Domani la giornata internazionale contro l'omotransfobia

Draghi e Ranieri (FdI): “Migliaia di euro per finanziare iniziative Lgbt? Vergogna assoluta”. Il Presidente Del Q5 Balli e il presidente della commissione cultura Q5 Ciulli rispondono ai consiglieri di destra. Armentano, Albanese e Perini (PD) rispondono: "Malafede o impreparazione? In ogni caso, chi diffonde notizie false non è serio e perde credibilità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 maggio 2020 18:20
Domani la giornata internazionale contro l'omotransfobia

Come ogni 17 maggio, in occasione della Giornata Internazionale contro omo-, lesbo-, trans- e bifobia, si scatenano le polemiche della destra politica più conservatrice e reazionaria.

“Come ogni anno, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia 2020, il Q5 di Firenze organizza - sui suoi canali social - un’iniziativa volta a far riflettere i cittadini sul tema delle pari opportunità. L’evento sarà promosso dai Teatri d’Imbarco e dalla rete dell’Associazionismo LGBTIQ+. La giornata di domenica 17 avrà come titolo Il diritto, vi chiedo, all’amore. Non ci troviamo assolutamente d’accordo con quanto avallato dal Presidente del Q5 Cristiano Balli, dal Presidente della Commissione Cultura Andrea Ciulli e da tutti coloro che cercano di imporre un paradigma sociale alternativo” dichiarano il Consigliere Comunale Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d’Italia e Federico Ranieri, Consigliere del Quartiere 5. “Il copione lo conosciamo bene: si inserisce perfettamente nel contesto del ‘marxismo culturale’, che ha sostituito la ‘lotta di classe’ con la ‘difesa delle minoranze’, imponendo le teorie gender per decostruire la famiglia naturale e l’equilibrio complementare tra uomo e donna.

Una profonda opera di sradicamento, attuata con il pretesto della lotta alle discriminazioni e al patriarcato” proseguono i due esponenti del centrodestra. “In un momento drammatico per l’Italia, è inconcepibile che, ogni anno, vengano elargiti - da parte della Regione e del Comune - decine di migliaia di euro per finanziare iniziative simili. La sola discriminazione che ci viene in mente, è quella nei confronti dei tanti cittadini in seria difficoltà che abbisognerebbero di quei fondi per questioni più serie” concludono Draghi e Ranieri.

“L'iniziativa realizzata, Il diritto, vi chiedo, all’amore, come quella analoga per il 25 Aprile, è a costo zero ed è inserita nel quadro degli indirizzi programmatici del Q5 per la cultura decisi in commissione e votati dal consiglio. E fa parte di una consolidata collaborazione con i Teatri d'imbarco. Per quanto riguarda il valore dell'iniziativa - dichiara il presidente del Q5 Cristiano Balli - confermo l'importanza di dare valore a ogni persona, specie in questo momento, in cui la diversità corre il rischio di essere ancora più occasione per aumentare diffidenza e discriminazione”. “La reazione dei consiglieri di Fratelli d'Italia non sorprende nei contenuti, anzi conferma tale preoccupazione” conclude infine il presidente Balli con il presidente della commissione cultura Andrea Ciulli.

"Malafede o impreparazione? In ogni caso, chi diffonde notizie false non è serio e perde credibilità" Così il capogruppo e le vice capogruppo del Partito Democratico rispondono ai consiglieri di Fratelli d'Italia, riconfermando il valore dell'iniziativa dedicata alla Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia 2020, come già sottolineato dal Presidente del Quartiere 5 balli e dal presidente della commissione cultura del Quartiere 5 Ciulli, spiegano che "ciò che emerge dal comunicato dei consiglieri Draghi e Ranieri è la loro scarsa serietà nel ricoprire il ruolo istituzionale.

Il consigliere Ranieri è vicepresidente della commissione cultura del Quartiere 5 ed in quanto tale doveva sapere della gratuità dell'iniziativa o almeno avrebbe dovuto informarsi. Perciò delle due l'una: o ha agito in malafede o in modo superficiale. In entrambi i casi, non è un comportamento serio. Lo stesso dicasi per il consigliere Draghi che ha urlato "vergogna" per le migliaia di euro spese per l'iniziativa - in realtà gratuita -, senza aver prima verificato le informazioni che stava diffondendo".

Armentano, Albanese e Perini infine concludono ricordando che "chi diffonde notizie false inquina la democrazia e non rende alcun servizio ai cittadini che a buon diritto lo hanno votato".

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