Domani la decisione del Tar del Lazio circa il ricorso del Codacons sulle banche

Sarà possibile un'azione di responsabilità contro i vecchi amministratori?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2016 21:20
Domani la decisione del Tar del Lazio circa il ricorso del Codacons sulle banche

Domani 18 aprile il Tar del Lazio deciderà sul ricorso promosso dal Codacons contro i provvedimenti della Banca d'Italia adottati in attuazione della legge sul bail-in, che hanno portato all'azzeramento del valore dei titoli a danno degli investitori di Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Carife. Con tale ricorso il Codacons mira a portare la legge sul bail-in in Corte Costituzionale e ottenerne l’annullamento, così da consentire ai risparmiatori danneggiati di tornare in possesso dei soldi investiti in obbligazioni subordinate. Tra i vari profili di illegittimità dei provvedimenti impugnati – spiega l’associazione – emerge anche un evidente conflitto di interessi tra soggetti vigilati (le 4 banche salvate) e il vigilante. Si legge infatti nel ricorso del Codacons:

“i soggetti vigilati successivamente posti in risoluzione detenevano, al contempo, quote del capitale dello stesso vigilante. I nuovi soggetti vigilati (Nuova Banca Marche Spa, Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara Spa, Nuova Cassa di Risparmio di Chieti Spa) detengono, a far data dall’1 gennaio 2016, quote del capitale di Banca d’Italia rispettivamente per:

- Nuova Banca Marche Spa: 2.459 quote;

- Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara Spa: 949 quote;

- Nuova Cassa di Risparmio di Chieti Spa: 151 quote”.

“Si assiste dunque ad un doppio conflitto di interessi tra controllore e controllati che appare del tutto illegittimo – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Se il Tar accoglierà le nostre tesi, la legge sul bail-in decadrebbe e, di conseguenza, il salvataggio delle 4 banche sarebbe annullato. I risparmiatori traditi tornerebbero così automaticamente in possesso del valore delle obbligazioni azzerato, senza bisogno di arbitrati o decreti ad hoc”.

 È notizia di questi giorni l’annuncio del Presidente delle 4 nuove Banche di aver intrapreso azione di responsabilità contro i precedenti vertici delle 4 Banche fallite. L’azione si aggiunge a quella annunciata dal commissario liquidatore delle 4 vecchie Banche. Confconsumatori non intende partecipare ad alcun incontro convocato da Nicastro il 20 aprile per confrontarsi con le nuove/vecchie Banche su documenti ed intenti fumosi e generici. E chiede che Nicastro accetti la propria legittimazione passiva e successivamente si metta a sedere per determinare, insieme alle associazioni di consumatori, uno strumento deflattivo delle controversieConfconsumatori ha costituito come parte civile ben 140 risparmiatori, tra titolari di obbligazioni subordinate e azioni.

Di questi 120 sono toscani, altri provengono da diverse parti d’Italia. Il controvalore dei titoli bruciati di cui si chiede la restituzione è di 4 milioni di euro. Per costituirsi parte civile nel processo c’è ancora tempo fino al prossimo 4 maggio.

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