Distribuzione delle mascherine: esce il problema delle residenze

Mentre è iniziata la consegna sul territorio degli stock della Regione, suscitano la questione i consiglieri fiorentini Antonella Bundu e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 aprile 2020 15:00
Distribuzione delle mascherine: esce il problema delle residenze

Ieri il presidente Rossi ha annunciato l’arrivo di 10 milioni di mascherine per i cittadini toscani. Il primo contingente di mascherine proveniente dalla Cina per la Regione Toscana e stoccato a Calenzano nei magazzini della Protezione civile della Città Metropolitana è in fase di consegna a ogni provincia toscana da parte della Prociv della Metrocittà in collaborazione con la Regione. Entro oggi, al massimo domattina, le mascherine saranno date anche a tutti i Comuni del territorio metropolitano fiorentino.

"Ciascun Comune - spiega Massimo Fratini, consigliere della Città Metropolitana delegato alla Protezione civile - si attiverà in maniera autonoma per la distribuzione che sarà curata, nella maggior parte dei casi, dalla Prociv con l'aiuto del volontariato, che ringraziamo".

Gli operatori della Protezione civile metropolitana sono impegnati 24 h nell'operazione e potranno anche rendersi disponibili a supporto della distribuzione diretta.

"Tengo a raccomandare ai cittadini - sottolinea Fratini - che le mascherine sono chirurgiche e non esonerano chi le indossa a mantenere il distanziamento e a lavare frequentemente le mani".

Le mascherine cosiddette chirurgiche possono essere utili alla maggioranza dei cittadini nelle situazioni in cui si vengono a trovare più persone, magari inconsapevolmente malate, e dove non si riesce sempre a mantenere la giusta distanza. Queste le indicazioni finora consigliate con riferimento alle linee guida elaborate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che sono in questi giorni in discussione e che potrebbero essere, sulla base di nuove evidenze scientifiche, modificate consigliando un uso ancor più diffuso e continuativo delle mascherine.

"Da molto tempo ormai evidenziamo il problema, tutto amministrativo, della residenza nel nostro Comune -dichiarano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Una questione centrale, perché la residenza è un diritto perfetto che non potrebbe essere messo in discussione e, al contempo, è la registrazione che le amministrazioni pubbliche fanno della presenza di ogni persona dimorante in un dato territorio, registrazione sulla quale si basano tanto le funzioni delle stesse amministrazioni, che alcuni diritti e doveri delle stesse persone. In questa emergenza Covid-19 il punto acquista una rilevanza ancora maggiore per tante ragioni: dal cosiddetto medico di famiglia, alle ricette da poter ritirare direttamente in farmacia, senza passare dal Pronto Soccorso e limitando gli spostamenti non necessari, ma anche la distribuzione degli aiuti alimentari e dei beni di prima necessità previsti dal governo nazionale. E il problema si ripresenta con tutte le sue contraddizioni per quanto riguarda la novità delle mascherine, fornite dalla Regione Toscana. Molte persone si chiedono perché si sia scelto di distribuirle solo a chi ha la residenza.

La risposta pare sia che si parte da quelle persone di cui si conosce l'indirizzo in cui vivono. Per le altre, che comunque vivono la nostra città e che dovranno rispettare l'obbligo di indossarle? Ancora non si sa. Viene però giustamente fatto notare che quantomeno i domiciliati e chi è chiamato a pagare la TARI anche senza residenza poteva essere compreso in questa prima fase. Comprendiamo le difficoltà e l'inedita situazione affrontata dalla Giunta. Ma chiederemo di rispettare l'universalità del diritto alla salute - propria e altrui - a cui fa fronte questa iniziativa regionale a cui ha aderito anche il Comune di Firenze. La dotazione non può essere indefinita certo, ma la distribuzione non può essere limitata dalla residenza e grande attenzione dovrà anche essere data alle modalità, per evitare la paura già molto diffusa rispetto alle truffe.

Attenzione reciproca, senso di responsabilità e possibilità di segnalare con facilità chi subisce tentativi di raggiro. Da qualche tempo abbiamo sollevato la questione delle residenze negate, in parte per altri aspetti, in parte anticipando la questione dell'assistenza medica. Una questione ora molto più grave... Confidiamo di riuscire a risolvere la situazione a partire già da questa settimana, appena avremo modo di confrontarci con le altre forze consiliari e la Giunta".

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