Dissesto idrogeologico ambiente e territorio, cosa succede in Toscana?

Straripamenti, allagamenti, frane e smottamenti, bollettini di guerra ad ogni temporale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2014 14:37
Dissesto idrogeologico ambiente e territorio, cosa succede in Toscana?

Venerdì 4 aprile alle 14,30 presso l'Istituto Agronomico d'Oltremare a Firenze.

Tavola rotondaDissesto idrogeologico, ambiente e territorio. l’attività della VII Commissione della Camera dei Deputati (ambiente, territorio, lavori pubblici): i riflessi sulla Toscanaorganizzata dall’Ordine dei Geologi e dalla Fondazione dei Geologi Toscani alla quale parteciperanno i tre geologi toscani eletti al Parlamento: Raffaella Mariani, (PD), Luigi Dallai, (PD) e Samuele Segoni, (M5S). All'iniziativa saranno presenti anche l’assessore all’Ambiente della Regione Toscana, Anna Rita Bramerinie il presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana, Maria Teresa Fagioli, mentre l'incontro sarà moderato da Mauro Chessa, presidente Fondazione dei Geologi della Toscana.

Il governo ha stanziato 16 milioni di euro per gli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito la Toscana dal primo gennaio all’11 febbraio scorsi, aprendo la procedura per la ricognizione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture pubbliche e private danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali, e dal patrimonio edilizio.

In Mugello i comuni interessati sono Borgo San Lorenzo, Barberino, Scarperia-San Piero, Vicchio e Palazzuolo. I contributi riguardano il patrimonio pubblico, per la sistemazione del territorio, e contributi destinati a privati, per il risarcimento dei danni subìti. L’Unione montana dei Comuni del Mugello con l’Ufficio associato di Protezione civile ha attivato le procedure di ricognizione dei danni nelle aree colpite.

Per danni a privati possono richiedere il contributo, fino a 5.000 euro, i nuclei familiari danneggiati con Isee massimo di 36.000 euro riferito all’anno 2012. Da parte di ogni Comune viene emesso un avviso pubblico con le indicazioni e i criteri per produrre la segnalazione e la richiesta di contributo.

Anche la Regione Toscana ha stanziato contributi straordinari di solidarietà in favore dei cittadini danneggiati. Si tratta di contributi a fondo perduto, con un limite massimo di 5.000 euro. Anche riguardo allo stanziamento straordinario regionale, possono richiedere il contributo i cittadini danneggiati, con Isee fino a 36.000 euro (2012). La richiesta va presentata direttamente ai Comuni entro la scadenza del 9 maggio, con l’apposito modulo.

Avviso e moduli sono disponibili ai Comuni, presso gli Urp, e scaricabili dai rispettivi siti web.

Si accorciano i tempi per la realizzazione degli interventi di riduzione del rischio idraulico lungo il fiume Arbia, a tutela dell’abitato di Taverne. Dopo l’approvazione del progetto definitivo, la Provincia di Siena ha dato oggi il via libera in tempi record anche all’esecutivo, che consentirà di avviare le procedure di gara nel mese di aprile, affidare i lavori nel corso dell’estate 2014 e terminarli nel corso del 2015. L’intervento prevede la realizzazione di un argine lungo circa 900 metri, al fianco della viabilità di variante di Taverne d’Arbia, e comprenderà anche lavori sulle fognature per proteggere l’abitato dalle piene del fiume. L’investimento complessivo è di circa 2 milioni e 425 mila euro tra risorse proprie e della Regione Toscana.

L’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini ha risposto nell’ultima seduta dell’assemblea toscana all’interrogazione presentata dal consigliere Enzo Brogi, nella quale si chiedevano alcune risposte in merito alle criticità della collina del borgo di Ricasoli, che da anni si trova a far fronte a frequenti movimenti franosi. “La risposta dell’assessore Bramerini conferma l’attenzione e il pieno coinvolgimento della Regione per l’intervento di messa in sicurezza e bonifica della frana.

Nelle scorse settimane, anche a seguito di due nuovi movimenti franosi causati delle forte piogge, i tecnici della Regione e dell’Università hanno effettuato dei sopralluoghi” – dichiara Enzo Brogi – “Oltre all’attivazione delle procedure urgenti sule frane recenti, la Regione ha raccomandato l’accelerazione dei lavori di stabilizzazione della collina già avviati e finanziati con i fondi comunitari, visto anche il miglioramento delle condizioni atmosferiche che hanno fermato i lavori per alcuni mesi.

Viene confermata anche la necessità di un progetto complessivo di messa in sicurezza e sono già in corso gli approfondimenti tecnici con il Comune, sotto la supervisione del Dipartimento di Scienze della Terra, per la definizione di un progetto, con relativi costi e tempi di attuazione, a seguito del quale la Regione potrà finanziarlo con le risorse destinate alla difesa del suolo”.

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