​Direttiva Bolkestein: a Firenze il caso San Lorenzo

Bettarini: “Piazza San Lorenzo non tornerà area mercatale”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 gennaio 2017 20:02
​Direttiva Bolkestein: a Firenze il caso San Lorenzo

Il Milleproroghe ancora protagonista, slitta la temuta applicazione della direttiva europea, ma a Firenze resta aperto il caso delle aree mercatali da ridefinire e soprattutto quello riguardante la qualità dei prodotti esposti e commerciati. “Il decreto cosiddetto Milleproroghe contiene il rinvio dell’applicazione della direttiva Bolkestein al 31 dicembre 2018, al quale ovviamente come Comune ci atterremo prorogando l’uscita dei bandi alla nuova scadenza” ha detto l’assessore allo Sviluppo economico Giovanni Bettarini in Consiglio comunale in merito alla recente proroga dell’applicazione della direttiva Bolkestein.Arianna Xekalos del Movimento 5 Stelle e Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia concentrano l'attenzione sull'operazione San Lorenzo dove i banchi sono stati ridistribuiti per "aprire la visuale" della Basilica e "consentire il transito dei minibus", ma qualcosa non tornerebbe, sarebbero infatti troppe le auto in sosta“Il progetto renziano di liberare piazza San Lorenzo dallo storico mercato, per valorizzare una delle basiliche più belle del mondo è fallito.

Al sindaco Nardella ed alla giunta non resta che prenderne atto e riportare in piazza San Lorenzo lo storico mercato che, sicuramente, oscurerà la vista della basilica molto meno delle auto, dei furgoni e dei camion che quotidianamente sostano in piazza, dove un tempo c'erano le bancarelle. Per non parlare dei venditori abusivi e delle strutture temporanee e dei servigi igienici chimici che, come quest’anno a Capodanno, vengono saltuariamente autorizzati in piazza”

“Oggi finalmente apprendiamo dalle parole dell’assessore Bettarini - spiegano Torselli e Xekalos - che anche Firenze si allineerà al ‘Decreto Milleproroghe’ rimandando i bandi previsti dalla direttiva Bolkestein al 2018, crediamo possa essere finalmente l’occasione per riaprire il dibattito su piazza San Lorenzo. L’intenzione di liberare la piazza per valorizzare la basilica non ha portato i risultati sperati ed oggi piazza San Lorenzo non ospita più lo storico mercatino, ma una serie continua di automobili, furgoni e camion in sosta vietata praticamente a tutte le ore del giorno.

Riportare di fronte alla basilica il mercato non significherebbe arrendersi alla maleducazione di chi parcheggia le auto ed i furgoni in sosta vietata, ma piuttosto capire che la decisione di cancellare quel pezzo di storia cittadina fu, a suo tempo, una scelta sbagliata. Purtroppo - proseguono Arianna Xekalos e Francesco Torselli - a fianco della buona notizia del rinvio dei bandi al 2018, dobbiamo prendere atto di come la giunta Nardella, per un motivo o per un altro, continui a spostare gli ambulanti dal centro storico, in luoghi dove sarà praticamente impossibile lavorare.

Decisioni che, se dettate da motivazioni contingenti di urgenza, dovrebbero essere prese comunque assieme ai lavoratori, ma questa amministrazione comunale continua a decidere da sola. E per gli sfortunati ambulanti che si ritrovano, da un giorno a l’altro, spostati dal centro storico ad aree periferiche ed isolate, l’amministrazione si rifiuta anche di prendere in considerazione l’ipotesi di concedere sgravi ed agevolazioni sul pagamento del suolo pubblico. Nonostante il rinvio al 2018 della Bolkestein - concludono Torselli e Xekalos - questa amministrazione continua nella propria personale guerra agli operatori commerciali su suolo pubblico.

Un atteggiamento inaccettabile che continueremo a contrastare in tutte le sedi opportune, dal comune al parlamento italiano”.

Bettarini ha precisato che lo slittamento della direttiva "Non sospende la discussione sulle aree mercatali della città, che resta valida e sarà portata a tempo debito all’attenzione del Consiglio comunale: un discorso è la Bolkestein che riguarda le modalità di concessione dei banchi e della possibilità di fare commercio su area pubblica, un altro è la discussione sulle piazze e sulle aree mercatali che può procedere in maniera parallela. In ogni caso – ha ribadito Bettarini - nella revisione delle aree non prevediamo che piazza San Lorenzo torni area mercatale. Confondere la questione Bolkestein con quella di San Lorenzo è strumentale e fuori luogo: abbiamo restituito piazza San Lorenzo ai cittadini e lì non si torna. Non solo – ha concluso l’assessore - per questa Amministrazione resta centrale il tema della qualità che qualcuno sembra dimenticare, ma non noi”.

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