Dimissioni Matteo Renzi da Segretario PD: le reazioni in Toscana

Il Segretario del Partito Democratico avrebbe deciso di rimettere il mandato, ma il portavoce rimanda all'intervento fissato per le 17

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2018 12:17
Dimissioni Matteo Renzi da Segretario PD: le reazioni in Toscana

 Il Segretario del Partito Democratico ha deciso di dimettersi? Come riporta Agenzia Dire "Il segretario del Pd Matteo Renzi parlera' oggi pomeriggio alle 17" scrive su twitter Marco Agnoletti, portavoce del segretario del Pd.Sempre Dire "A quanto si apprende da ambienti parlamentari Matteo Renzi avrebbe maturato l'intendimento di rassegnare alla direzione nazionale le dimissioni da segretario alla luce dei risultati elettori. Sara' poi l'assemblea a decidere per l'elezione di un segretario. Ma il portavoce del segretario Marco Agnoletti non conferma: "A noi non risulta", dice".

Intanto Claudio Borghi consigliere regionale toscano della Lega è intervenuto allo Speciale elezioni su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sui risultati delle elezioni. "Se non fossimo stati in coalizione nel centrodestra magari la Lega avrebbe preso più voti –ha dichiarato Borghi-. Non c'è la controprova. Il dato certo è che all'interno del centrodestra abbiamo raggiunto un risultato notevole, è stata confermata la leadership di Salvini. All'interno di tutte le coalizioni in gara il centrodestra risulta il primo gruppo parlamentare, è stata una vittoria su tutta la linea”.

Dialogo con M5S. “Sarebbe sbagliato far finta che non esista il M5S, che è stato votato da un terzo dagli italiani, allo stesso modo spero che il M5S riconosca che più di un terzo degli italiani ha votato centrodestra e quindi mi auguro che ragionino da persone adulte" ha affermato Borghi.

Reazioni dell'Europa al voto? "Se l'Europa è spaventata vuol dire che si spaventa della democrazia –ha affermato Borghi-. All'Europa è stato recapitato un messaggio preciso, vale a dire che le politiche finora fatte non vanno bene. Le forze che si dichiaravano esplicitamente europeiste sono state penalizzate".Fulvio Mancuso vice sindaco di Siena candidato alla Camera per Leu “Ringrazio davvero moltissimo, oltre i volontari che hanno passato la notte insonne ai seggi, tutti gli elettori del mio collegio. Il risultato di LeU nel Comune di Siena, con il 4,42%, è superiore di 1 punto percentuale rispetto al dato nazionale.

Ringrazio per il grande lavoro fatto in tutta la provincia. È un punto di partenza importante e non era per nulla scontato, anzi. Ma questo non mi conforta più di tanto. Il dato vero, forte e pesante è che la sinistra e il centro sinistra toccano il loro momento storico di maggiore frattura rispetto al proprio elettorato tradizionale, rispetto a quegli strati sociali traditi dalle politiche economiche e sociali degli ultimi anni, volute da Renzi, che hanno determinato questa separazione profondissima, anche nel nostro territorio. LeU è nato da questo profondo disagio politico e in poco tempo ha dovuto ricominciare un cammino che ha bisogno di dedizione, tempo e tanto lavoro per ricostruire credibilità e fiducia, come mi ha detto un vecchio compagno in queste settimane di campagna elettorale. Quanto è successo sia da monito per tutti, per tutta la sinistra e per il centro sinistra. Per quanto riguarda LeU, questa base elettorale, al primo confronto elettorale nazionale, ci spinge a continuare un lavoro importante per ricostruire la sinistra, con serietà, radicalità e inclusività. Ci vorrà un orizzonte lungo e molta resistenza.

Con gruppi dirigenti credibili. Spero che questa consapevolezza porti nel giro di pochi giorni chi deve, nel primo partito del centro sinistra, ad assumersi la dovuta responsabilità politica, per liberare le tante buone energie che anche in quel campo esistono ancora. Il cammino è appena iniziato, avanti tutta”.

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