Digital Divide: la Toscana scava, circondata dal wireless

​La parola "fibra ottica" è diventata sinonimo di velocità, ma c'è chi ha scelto i ponti radio 

Antonio
Antonio Lenoci
15 luglio 2015 14:40

La Toscana ha scelto l'Alta Velocità anche per la Connessione Internet; per ottenerla è pronta a scavare sul territorio per cablare la fibra ottica. Il 22 luglio la Conferenza dei Servizi vedrà i comuni dare il via libera a Telecom che ha vinto il Bando per l'installazione della rete veloce.Un investimento finalizzato alla realizzazione di una rete in grado di erogare servizi a banda larga ai cittadini/imprese residenti in 1.251 località della regione Toscana, appartenenti a 190 Comuni, finanziato con l’ammontare di Euro 17.327.500.In Emilia Romagna, con un progetto di investimento di 17 milioni di euro in parte finanziati da Infratel Italia, il Bando è stato vinto da NGI Spa che attraverso ponti radio mette a disposizione Internet veloce a cittadini e imprese di 1.239 località per un totale di 204 comuni, si tratta di oltre 2.500 imprese e 150.000 abitazioni attualmente prive di collegamento veloce a Internet.

In Umbria con un progetto di investimento di oltre 7 milioni di euro in parte finanziati da Infratel Italia, Internet veloce arriva a cittadini e imprese in 322 località all’interno di 54 comuni, ovvero 1.000 imprese e 27.000 abitazioni. Grazie alla rete wireless Eolo, già presente in oltre 4728 comuni di 13 regioni italiane, i 180.000 clienti privati possono godere di connessioni con velocità fino a 30 Mbit/s mentre per le aziende si parla di 1 Giga.Luca Spada, presidente di NGI ha dichiarato “Portare tutte le opportunità della banda larga anche nelle più remote aree del nostro Paese comporta, contestualmente, nuove opportunità di lavoro”.

Per agevolare l’informatizzazione della Pubblica Amministrazione, NGI fornisce anche una connessione gratuita a ciascun comune interessato.Oltre 220 dipendenti presso la sede di Busto Arsizio e nell’ultimo anno fiscale, chiuso il 31 marzo 2014, ha registrato ricavi per 33.5 milioni di Euro. Un’azienda privata a capitale interamente italiano che assume personale.La società conosciuta per il brand Eolo, la rete wireless fissa indipendente più estesa in Italia, è una eccellenza tutta da scoprire.Riccardo de Rinaldini, Marketing Manager di NGI Spa, accoglie l'invito di Nove da Firenze e racconta: "Pensate che NGI nasce come operatore tradizionale nel 1999, poi nel 2006 inventa Eolo.

L'AD di NGI si trovava a gestire migliaia di dati e connessioni super veloci a Varese per poi nel rientrare a casa, in periferia, restare senza connessione. Pensa così di mettere sul Monte alle porte di Varese una antenna collegata da una parte verso casa sua e dall'altra con la fibra di NGI. Risultato? Si porta a casa una connessione ottima. In 6 mesi la curiosità dei vicini si scatena e nasce una community di quartiere con 100 persone. Nel 2007 l'idea diventa una start-up e nasce Eolo; da una antenna, siamo oggi ad oltre 1200".Veniamo all'attualità regionale. La Toscana è circondata: "In Liguria abbiamo vinto, ma non era presente Telecom, in Emilia Romagna abbiamo vinto anche contro Telecom, in Toscana abbiamo partecipato ma ha vinto Telecom.

Tutti Bandi neutri, non c'erano preferenze sul tipo di connessione: le valutazioni sui meri dati economici e tecnici hanno fatto la differenza".Curioso però, in Toscana siete addirittura già presenti da prima del Bando: "In Toscana siamo presenti da tempo, in 192 comuni siamo già operativi, in Liguria e Marche non c'eravamo e ci siamo arrivati grazie ai contributi pubblici, altrimenti risulta difficile per le aziende investire su territori impervi". Parliamo di competitività: "Due settimane fa siamo arrivati anche all'Isola d'Elba, non so quando potrà arrivarci la fibra.." commenta il Marketing Manager NGI.Conviene più scavare o lanciare segnali radio? "Mettiamola così, il rame è estremamente sensibile alla distanza e spesso parliamo di rame di scarsa qualità e reti vecchie con centraline che si allagano.

'Arriva la fibra!' abbiamo sentito esclamare, ma poi mentre in città ci sono cabine ogni via, nei comuni periferici l'armadio (centralina, ndr) è nel Paese e chi sta nelle tante frazioni non riceve nulla. Noi siamo partiti dalle zone montane, è vero, era più facile installare antenne su tralicci già esistenti, ma una volta sistemate basta solo agganciare il segnale tramite antenne installate sui tetti. La nostra non è una tecnologia mobile ma per rete fissa, così controlliamo ed assicuriamo una qualità alta del servizio sapendo dove sono le singole antenne e l'installatore sa dove andare ad operare.

Ciò che è disponibile in poche città che hanno il cablaggio fino all'armadio e poi, eventualmente, fino a casa, noi lo forniamo già su oltre 4000 comuni. In sintesi con il wireless via radio raggiungiamo anche i comuni lontani senza scavi operosi da compiere".Fabio Maranta, tecnico specializzato che opera nel bresciano per conto di Eolo spiega: "E' un progetto entusiasmante per un appassionato come me di telecomunicazioni.

Portiamo internet veloce dove molti altri non arrivano, risolvendo problemi ad aziende, privati e attività commerciali".E dove anche gli altri arrivano? "Noi garantiamo una velocità minima, possiamo farlo. Non abbiamo il problema di trovare il rame che alla fine limita o annulla l'effetto della fibra ottica".In pratica cosa fate? "Controlliamo che il segnale giunga nei pressi dell'abitazione del cliente, facciamo un preventivo del lavoro che occorre per sistemare l'antenna e diamo conto dei servizi in abbonamento.

A me poi piace il contatto diretto con il cliente e cerco di curare al meglio l'aspetto dell'informazione cercando di esaurire ogni richiesta. Alcuni clienti Eolo mi hanno chiamato avvisandomi che con la fibra in arrivo si sarebbero staccati. Sono stato richiamato perché la fibra è arrivata in piazza del Comune mentre a casa si stava meglio con il ponte radio".Cosa ne pensa un tecnico della radio frequenza di chi ancora scava sotto terra? "Meglio che non dica nulla.

Anzi.. una cosa dobbiamo dirla. Largo ai giovani, diamo la possibilità a chi ha idee innovative di metterle in pratica. Il mio settore oggi risponde bene, ma nell'indotto mi rendo conto che ci sono troppe persone con le ali tarpate"

Il presidente NGI, Luca Spada, ha recentemente dichiarato: “Per vincere la sfida della banda ultra larga è fondamentale non commettere gli stessi errori commessi dai Governi passati per combattere il digital divide, ovvero generare una situazione di doppio binario, con una parte del paese servita dall’ADSL e un’altra che ha scoperto la banda larga 10 anni più tardi. Per recuperare il ritardo accumulato e rendere competitivo il nostro Paese nel più breve tempo possibile è necessario sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle tecnologie complementari alla fibra ottica, come il wireless fisso che richiede investimenti contenuti e tempi brevi”.La Toscana intanto si prepara a scavare..

Foto gallery
In evidenza