Destra fiorentina: "Non siamo noi a essere razzisti, sono loro a essere extracomunitari"

Il Presidente della Regione dà mandato all'avvocatura di segnalare alla Procura le apologie del fascismo. Forza Nuova affigge uno striscione contro Rossi. L'Imam di Firenze annuncia la realizzazione in proprio della Moschea. Razzanelli: "Le affermazioni di Elzir sono l'espressione di un'arroganza inaccettabile". Sarti e Fattori (Sì): ” Approvata una mozione che impegna la Giunta a garantirne l’esistenza dei luoghi di culto islamico su tutto il territorio, Firenze in primis”. Stella (FI): "Il Comune non approvi la variante urbanistica"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 settembre 2017 20:35
Destra fiorentina:

Firenze, 2 settembre 2017- "Di fronte a certi rigurgiti fascisti e razzisti ci deve essere una reazione forte" aveva sottolineato appena due giorni il presidente della Toscana Enrico Rossi. Così ieri ha dato mandato all'avvocatura regionale per segnalare all'autorità giudiziaria le gravi affermazioni del coordinatore regionale di Forza Nuova in Toscana Leonardo Cabras, riportate anche dall'Ansa, che a proposito del parroco pistoiese don Biancalani ha sottolineato che il suo movimento "continuerà ad esser vigile e marciare laddove ce ne sia bisogno e, come già disse Mussolini, a picchiare come noi solo sappiamo picchiare sugli speculatori della religione stessa'. Rossi ha incontrato giovedì don Biancalani, il sacerdote finito nel mirino dell'ultradestra per aver portato dei ragazzi migranti in piscina.

Il mandato di segnalazione affidato dal presidente toscano all'avvocatura è il primo dopo l'annuncio, appena due giorni fa, del l'avvio di un monitoraggio attento sui comportamenti e le affermazioni che possano configurare apologia di fascismo o discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, contrari alla legge Scelba e alla legge Mancino. Spetterà naturalmente all'autorità giudiziaria valutare se ci siano gli estremi per procedere. "Non tutti i casi sono uguali – commenta Rossi – ma non si può neppure scherzare su certi temi.

La nostra Costituzione è antifascista e antirazzista e legittimare fascismo e razzismo significa delegittimare la Costituzione, che invece vogliamo difendere e far meglio conoscere, a partire dai giovani e gli studenti".

La risposta è uno striscione in via di Novoli contro il presidente Rossi appeso da Forza Nuova sui palazzi della Regione. “Vicinanza al presidente Rossi per un atto intimidatorio squallido e meschino e pieno sostegno nel contrasto a ogni forma di deriva fascista. Coi valori della democrazia non si scherza, è giusto e necessario che le istituzioni vigilino a ogni livello perché non trovi alcuno spazio chi con atteggiamenti di qualunque genere si richiama a una fase buia e drammatica della storia del nostro paese. Porta sbarrata a chi cerca di screditare questi valori. La Toscana è e sarà sempre terra fortemente antifascista, si rassegnino tutti coloro che vogliono dimostrare il contrario”. Così Dario Parrini, segretario Pd Toscana, e Leonardo Marras, capogruppo Pd Regione Toscana.

"La presunta goliardia di Forza Nuova con lo striscione posto davanti al Palazzo della Regione Toscana in via di Novoli, sottolinea, piuttosto di cancellare, la pericolosità della strategia di questo gruppo che si richiama apertamente al fascismo" Francesca Paolieri, capogruppo del Pd nella Città Metropolitana esprime solidarietà al Presidente della Regione Enrico Rossi "che ha proposto giustamente un osservatorio per individuare attività neofasciste ed estremiste di fronte a una modalità diversiva che punta a rassicurare, ma che evidenzia invece il silenzio sul razzismo, compreso il ripescaggio di un triste manifesto della Repubblica sociale italiana che da solo meriterebbe la condanna penale.E' evidente che questo non giustifica violenze nemmeno contro i forzanuovisti che invece vanno osservati visto che hanno la pretesa di osservare, ad esempio, un prete che si fa in quattro per aiutare anche quanti sono espressione, nel lungo periodo, del retaggio coloniale del beneamato Duce.

Non dobbiamo dimenticare che non pochi richiedenti asilo provengono da Eritrea e Somalia (quest'ultima devastata dai fondamentalisti islamici). Se i forzanuovisti vogliono diventare credibili vadano in pellegrinaggio ad Auschwitz e, se gli pesa la distanza, alla Risiera di San Sabba, senza svicolare per andare, in modo strumentale, alle foibe, un'altra tragedia terribile che va ricordata e non usata come fanno loro per dimenticare e anestetizzare la memoria".

Non vorranno mai alcuna moschea

In Toscana vivono 104.400 stranieri di religione musulmana, oltre a coloro che professano la stessa fede e sono già cittadini italiani. Dopo anni di imbarazzanti tentennamenti degli enti locali, ieri il presidente della comunità musulmana cittadina Izzedin Elzir ha annunciato che la comunità islamica ha deciso di acquistare per conto suo un immobile da restaurare e in cui realizzare una moschea, rifiutando ogni dialogo con la città. L'Imam nell'intervista alla stampa ha parlato genericamente di poteri forti che impediscono la realizzazione della Moschea, ma è intuibile si riferisse agli ostacoli posti al progetto dal segretario del Partito Democratico Renzi, al termine della diatriba tra i sindaci Nardella e FalIani.

"I suoi toni ci spiegano invece molto bene quanto sia slegata e distante la comunità islamica fiorentina da una pacifica integrazione, soprattutto dopo le, a nostro modo di pensare, troppo blande prese di posizione contro il terrorismo islamico" commenta Pierluigi Pozzi del Fronte Nazionale Firenze.

"È inaccettabile la minaccia che arriva dall'imam di Firenze. Facciano pure, mi auguro solo che il Comune non approvi una variante urbanistica nel caso in cui le minacce dell'imam dovessero avere un seguito". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Il coordinatore fiorentino di Forza Italia Marco Stella "Bisognerà anche verificare - osserva Stella - da dove arriveranno i soldi per l'annunciato acquisto di un immobile, considerando che Elzir è anche leader italiano dell'Ucoii, associazione legata ai Fratelli Musulmani.

Comunque, la decisione di abbandonare un dialogo con le istituzioni è indice di una mentalità e di una cultura lontane dal confronto, dal dialogo, dalle istanze democratiche e dal rispetto delle leggi italiane. Sono aspetti che fanno pensare e che dovrebbero far riflettere il Pd". "In attesa di ulteriori decisioni unilaterali della comunità islamica di Firenze - aggiunge Stella - noi ribadiamo la nostra convinzione di sottoporre a referendum la realizzazione di una moschea a Firenze, e chiediamo intanto a Palazzo Vecchio di chiudere quei luoghi abusivi di preghiera come San Jacopino, contro i quali protestano da mesi, inascoltati, i residenti del quartiere".

“La posizione assunta di recente dall'Imam di Firenze Ilzedin Elzir, forse suggeritagli proprio dai suoi, è una provocazione tesa a forzare la mano che certo non aiuta a distendere gli animi e che non tiene conto di questioni burocratiche e normative che valgono per tutti in Italia. Ottenere permessi di edificazione o cambiare la destinazione d'uso – prosegue il consigliere di Forza Italia Mario Razzanelli– sono procedimenti che implicano la richiesta in Comune e le relative autorizzazioni, tanto più se si parla di un edificio - moschea che dovrebbe contenere migliaia di fedeli.

Affermazioni, le sue, che riflettono l'arroganza di una comunità che mette se stessa davanti a tutto, che non fa mai autocritica, che non rivela le sue fonti di finanziamento, che occupa e tiene in ostaggio un intero quartiere, che usa megafoni per richiamare i fedeli alla preghiera noncuranti di tutti gli altri. Se il sentimento antislamico sta crescendo – conclude Mario Razzanelli – forse sarebbe il caso di chiedersi il perché piuttosto che puntare il dito e battere i pugni sul tavolo contro chi li ha accolti”.

" Forse l'imam di Firenze Izzedin Elzir, è stato colpito da un tardivo colpo di sole dell'estate che sta finendo - dichiara il segretario cittadino della Lega Nord di Firenze Filippo La Grassa- se crede di dettare legge in casa nostra ha proprio sbagliato indirizzo. Evitasse alzate di testa ed ultimatum, Firenze è dei fiorentini, che non sono tenuti a fare alcuna concessione che non vogliano". "La costituzione italiana dispone che le confessioni religiose abbiano il diritto di organizzarsi se i propri statuti non contrastano con l'ordinamento italiano.

E per i rapporti serve un intesa ed una legge. L'Islam dimostra di non riconoscere l'uguaglianza dei cittadini , non rispetta la pari dignità delle donne, ha un impostazione tesa a sottomettere le altre religioni, non permette alle persone nate da genitori musulmani di convertirsi e vorrebbe introdurre istituti incompatibili con le nostre tradizioni, come la poligamia. Se un cristiano avesse fatto una dichiarazione del genere in un paese come l'Arabia Saudita, sarebbe stato certamente arrestato, se non giustiziato .

Consentano a noi di costruire un gigantesco Duomo alla Mecca, ed allora parleremo di reciprocità. Cessi nel mondo islamico il genocidio dei cristiani, e cessino gli atti di violenza sulle donne, e poi valuteremo secondo la sensibilità della comunità locale ". Afferma il segretario provinciale della Lega Nord Alessandro Scipioni.

Eppure la Regione Toscana dovrà impegnarsi a garantire l’esistenza di luoghi di culto islamici su tutto il territorio. Lo stabilisce la mozione approvata in Consiglio regionale e presentata da Sì-Toscana a Sinistra. “E’ arrivato il momento di garantire una effettiva libertà di culto per tutti, creando nei diversi territori luoghi che abbiano condizioni strutturali ed igienico sanitarie adeguate, inseriti con armonia nel nostro paesaggio” dichiarano Tommaso Fattori e Paolo Sarti, Consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra.

La mozione di Sì Toscana a Sinistra approvata oggi a larga maggioranza in Consiglio regionale chiede alla Giunta di attivarsi proprio in questo senso. “Non è più accettabile vedere le persone pregare sui marciapiedi o dentro i garage, creare luoghi idonei significa offrire dignità ai frequentatori e al contempo contribuire ad una pacifica convivenza tra questi e in generale i residenti nelle città delle toscane. Firenze è l’esempio più lampante di una situazione inadeguata, a cui è necessario porre rimedio al più presto” concludono Fattori e Sarti.

E vogliono ostacolare a tutti costi l'integrazione degli immigrati

La Regione Toscana è impegnata anche ad aderire formalmente alla campagna “Ero Straniero – L’umanità che fa bene” e a dare opportuna diffusione alla stessa e alla relativa raccolta di firme. Lo prevede una mozione approvata dal Consiglio regionale con 29 voti favorevoli, 6 voti contrari e 3 astenuti. L’atto, presentato dalle consigliere Serena Spinelli (Art.1-Mdp) e Alessandra Nardini (Pd) impegna anche la Giunta a coinvolgere i sindaci toscani nella campagna di raccolta firme per la proposta di iniziativa popolare che prevede “nuove norme per la promozione del regolare soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”, e a varie altre iniziative di promozione.

Con un volantino diffuso a Scandicci, Sinistra Italiana accusa la Lega Nord di razzismo: "Ringrazio la Sinistra per la pubblicità gratuita che ci sta facendo con i loro manifesti e volantini -risponde il consigliere Leonardo Battistini- Non ci fermeranno di sicuro. Anzi, l'evento di domenica 10 settembre è aperto a tutti, ingresso libero anche per i simpatizzanti di sinistra. Molti ex iscritti al partito comunista saranno presenti, perché la sinistra dovrebbe aiutare i più deboli. Cosa che noi stiamo cercando di fare". "Ci definiscono razzisti? Solo perché vogliamo dare le case popolari anche agli italiani, solo perché riteniamo che anche i nostri poveri abbiano diritto a tutto il welfare che le cooperative danno ai richiedenti asilo? Credo che il vero razzista sia chi discrimina una persona solo perché è cittadina italiana". Conclude il Segretario Provinciale della Lega Nord di Firenze Alessandro Scipioni.

Lunedì 4 settembre dalle 17 alle 20, alla sede di CasaPound in via Felice Fontana 13 rosso, riprende lo "Sportello al cittadino". "Gli italiani -specifica il comunicato- potranno rivolgersi per ottenere assistenza legale, previdenziale, burocratica e fiscale dai nostri esperti. Per qualsiasi informazione è possibile telefonare al numero 3311926077". Come dire? Stranieri nisba.

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