Deflazione, prezzi stracciati, ve ne siete accorti?

La vita costa meno, ma non è una bella notizia

Antonio
Antonio Lenoci
02 settembre 2014 13:19
Deflazione, prezzi stracciati, ve ne siete accorti?

Siamo in deflazione, i prezzi sono crollati sotto ai nostri occhi. Ve ne siete accorti?Ci ha scritto una casalinga di Firenze che in piena era social-media in cui tutti sono esperti di qualcosa, analizza con estrema lucidità la situazione economica e rivolge una semplice domanda "Sapete dirmi dove è in atto la deflazione perché i prezzi sono troppo alti e se qualcuno vende le cose a meno è bene che si sappia".Una richiesta che suscita infinita tenerezza e pone una riflessione: ma se non se ne è accorta una casalinga della diminuzione dei prezzi, allora, sarà vero? Purtroppo cara lettrice la deflazione non è una promozione attuata da una marca di prodotti, non è un sottocosto di iniziativa privata, ma una spirale infernale che coinvolge tutti i consumatori in tutti i reparti del grande magazzino Italia.

La deflazione è quel fenomeno economico che deriva dalla debolezza della domanda. I consumatori non consumano più, posticipano gli acquisti a giorni migliori, che però rischiano di non arrivare.Perché? Perché l'azienda che dovrebbe produrre il bene che aspettiamo di acquistare a prezzo ridotto probabilmente chiuderà senza produrlo. Questo comporta il "Fuori Tutto" dai magazzini e chi ha l'occhio esperto riconosce tra i prodotti in vendita beni ed accessori datati accanto a, pochi, ultimi arrivi.Tanti i volantoni nelle cassette della posta che offrono prodotti al 50% e più di sconto: come ad esempio quel tosaerba a motore che non si capisce perché in un momento simile si debba investire in un tosaerba, però la scena ricorda la serenità ritrovata di Forrest Gump e, forse, può essere una soluzione.Difficile innescare l'effetto contrario del meccanismo.

Per alcuni le aziende dovrebbero tornare a produrre a ritmi e prezzi competitivi senza la concorrenza dei mercati esteri, chiudendo dunque i confini nazionali ed autoprovvedendo ai propri bisogni. Altri economisti indicano come strada quella dell'incentivo che supera la barriera del risparmio: in effetti, risparmiare per cosa? Gli 80 euro del governo Renzi in busta paga, nelle intenzioni, servivano ad essere spesi. Tra tasse, servizi, e beni primari c'è chi non è riuscito a farci rientrare gli extra utili ad innescare la ripresa.Non è un caso se sempre più famiglie pubblicano su internet annunci di questo tenore: "Babbo artigiano e mamma operaia con figli piccoli sono pronti a trasferirsi con un piccolo investimento per avviare una azienda agricola in ambiente rurale".Troviamo anche: "Metto le mie conoscenze tecniche a disposizione per il recupero di un nuovo insediamento abitativo, no capitale, tanta buona volontà".

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