Danni e rimborsi a Firenze: consigli utili e preghiere

All'indomani della tromba d'aria che si è abbattuta sulla zona sud del capoluogo toscano Regione e Comune hanno parlato di rimborsi. Aiuti? Solo assicurativi

Antonio
Antonio Lenoci
02 settembre 2015 14:08
Danni e rimborsi a Firenze: consigli utili e preghiere

Il Comune di Firenze a causa del "cambiamento climatico" ha deciso di ingabbiare Palazzo Vecchio per proteggerlo dagli eventi atmosferici disastrosi sempre più frequenti. La notizia ha fatto il giro del mondo: è giusto allora definire ancora i forti temporali "eventi straordinari"? Si tratta di una terminologia obsoleta, cara soprattutto al sistema assicurativo?Il miraggio dei rimborsi. A che punto siamo? Ottenere un risarcimento sembra una impresa impossibile, specie per chi non ha provveduto nell'immediato a fotografare abitazioni e veicoli ed a farsi rilasciare una fattura dettagliata dei lavori effettuati.Solo chi ha modo oggi di dimostrare non solo il danno subito, la dinamica perfetta dell'accaduto, ma anche l'altrui responsabilità, può sperare in un aiuto economico.. per gli altri non basteranno le preghiere.Dopo il Downburst, il temporale che ha colpito Firenze il 1 agosto scorso, i cittadini danneggiati hanno provveduto a riparare case e mezzi di trasporto ricorrendo ai professionisti rimasti aperti in città.Non tutti si sono potuti permettere di aspettare le indicazioni utili sul da farsi e così, chi ha pensato di fotografare i danni subiti, si è ritrovato con una documentazione che altri non hanno e non potranno mai mostrare.

Chi ha lasciato che delle foto si occupasse la carrozzeria si ritrova con immagini che non rispecchiano la reale ambientazione dei fatti: come dimostrare il luogo effettivo in cui è avvenuto il sinistro?Nove da Firenze ha accompagnato un cittadino in via Frusa, nel Quartiere 2 zona Stadio, dove la Polizia Municipale, sino al 15 settembre, raccoglie le richieste di rimborso in un elenco cumulativo da presentare all'ufficio Assicurazioni del Comune di Firenze.Il rimborso è automatico? "Le richieste di risarcimento saranno sottoposte alla valutazione della Compagnia che assicura il Comune di Firenze per la responsabilità civile verso terzi che, considerata l'eccezionalità dell'evento atmosferico, riconoscerà il diritto al risarcimento del danno solo ed esclusivamente in caso di comprovata responsabilità dell'Ente".

I mezzi di trasporto. "Molti cittadini chiedono come comportarsi in caso di veicoli (auto, scooter etc.) che abbiano subito danni in qualche modo riconducibili ad una responsabilità pubblica. Per questo tipo di situazione il punto di riferimento è rappresentato dalle sedi territoriali della polizia municipale dei due quartieri coinvolti (Q.2 e Q.3)" spiegava palazzo vecchio ad agosto.

Dove? "Q.2 Campo di Marte, via Frusa 2, ore 7,30-12,45 e 13,45-19, il sabato 7,30- 12,45. Q.3 Gavinana, via Villamagna 23, ore 7,30-12,45 e 13,45-19, il sabato 7,30- 12,45 (solo per il mese di agosto)".

La documentazione da presentare? "Foto e documentazione utile riguardante il danno. Carta di circolazione del veicolo. Descrizione sommaria del danno" avvisa Palazzo Vecchio.Attenzione, perché non è vero, serve di più. "Dalla foto deve essere chiara la targa del veicolo - spiega al cittadino la Polizia Municipale - perché altrimenti potrebbe trattarsi di un'auto qualsiasi" questo presupponendo la malafede dei fiorentini, forse. Inoltre "Serve il numero della polizza assicurativa ed il tipo di assicurazione in possesso del richiedente il rimborso". Infine "Una copia dei documenti di identità dei proprietari del veicolo".Per "documentazione utile riguardante il danno" può trattarsi di perizia, ma in molti sarebbero già presentati fattura alla mano, a testimonianza non solo del danno subito, ma anche della riparazione già effettuata.

Nove da Firenze ha contattato l'avvocatessa Elisa Fosi, di Firenze, esperta in materia. Fosi spiega che: "Per ottenere il risarcimento del danno occorre capire chi sia il responsabile del danno provocato; ad esempio, se un ramo cade su un motorino e lo danneggia, di chi era quel ramo? Faceva parte di un parco pubblico (e quindi di proprietà del Comune) o privato? E poi, siccome senza dubbio l'evento atmosferico che l'ha causato era di dimensioni notevoli (cosiddetto "evento straordinario"), è indispensabile, per ottenere quanto richiesto, poter provare che i danni siano stati causati non solo dalla tempesta, ma anche dalla scarsa manutenzione.

Occorre, infatti, quel che nel diritto viene chiamato "nesso di causalità" tra l'evento e il danno. La tempesta ha causato il danno e la tempesta, come tale, potrebbe essere qualificata come evento imprevedibile. Occorre provare che ci sia stato qualcosa di diverso che è intervenuto. Qualcosa che abbia interrotto il nesso di causalità tra la tempesta e il danno e l'abbia in qualche modo aggravato. Ogni caso è diverso e deve essere analizzato singolarmente".

Vi invitiamo a segnalare a nove@nove.firenze.it eventuali danni subiti e non certificabili oppure le difficoltà incontrate nell'ottenere il rimborso assicurativo, i nostri esperti potranno così suggerire accorgimenti utili da mettere in atto anche in futuro quando gli "eventi straordinari" si ripresenteranno puntualmente.

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