Dalla stazione Leopolda è partito il treno della campagna elettorale renziana

Matteo Renzi al termine dell'edizione numero 8 lancia le sue proposte: il servizio civile obbligatorio per tutti ragazzi e ragazze e 80 euro estesi a famiglie che hanno figli

Redazione Nove da Firenze
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26 novembre 2017 22:24
Dalla stazione Leopolda è partito il treno della campagna elettorale renziana
Fotogallery di Alessandro Rella - Photo Press

(DIRE) Firenze, 26 nov. - "Ho scoperto di avere amici inestimabili, ce li ho qui davanti a oggi". Dice Matteo Renzi alla Leopolda citando la scrittrice J.K. Rowling. "Donne e uomini della Leopolda dopo tutto quello che ci hanno fatto in quest'anno siamo ancora qui- aggiunge- col sorriso di prima, per dire che diamo incontro a persone con chi ha voglia di lottare". "Lo scorso 4 dicembre, con referendum costituzionale "abbiamo perso la sfida e io dico qui, alla Leopolda, che la rifarei domani mattina.

Era una battaglia per i nostri figli non per dare piu' poteri al premier". "Vogliamo avere il coraggio di partire con cio' che ci ha bruciato. Non sarebbe onesto non fare i conti con la sconfitta del 4 dicembre. Giusto che l'ultima volta fosse alla Leopolda. Quando vediamo la crisi dell'Europa, dove persino la Germania ha perso quell'immagine di invincibilita', persino la Germania soffre di problemi della potenziale instabilita', fa i conti con crisi democrazia, quante volte ci e' capitato di dire se avessimo vinto referendum oggi si' che l'Italia giocherebbe un ruolo diverso" afferma il segretario nazionale del Pd.

"Grazie a chi nel 2014 diceva quest'anno troppi vip, troppi politici e oggi dice troppi pochi politici. Fate pace con voi stessi. Questo non e' luogo di polemiche" afferma Matteo Renzi.

"Agnese non ha mai fatto una intervista nei mille giorni, solo un intervento su nostra nipote. Sono orgoglioso di essere zio di Maria, che sara' una donna straordinaria. Non accettero' mai che venga considerata cittadina serie B, questa e' la differenza fra noi e gli altri. Pensiamo che queste leggi siano il nostro valore fondamentale" afferma il segretario nazionale del Pd "Non siamo quelli che rincorrono un collegio, una candidatura".

"Fra qualche mese comincera' campagna elettorale. Ammesso che sia mai finita precedente. La prima nostra proposta non saranno bonus. Eppure noi li difendiamo, perche' significa dare piu' soldi in tasca ai cittadini. Ma non sara' un diritto la nostra prima proposta. La prima proposta e' il servizio civile obbligatorio per tutti ragazzi e ragazze. Una nuova stagione di diritti ha bisogno di una nuova stagione di doveri" afferma Matteo Renzi.

"Non si fanno referendum sui vaccini, si vaccinano i nostri figli per la loro salute" cosi' dal palco della Leopolda 8 rivolgendosi al Movimento 5 Stelle "Piaccia o non piaccia, la scienza ci aiuta e se qualcuno vuole negare la scientificita' dei vaccini noi saremo sempre dall'altre parte" dice.

"Il primo valore che vogliamo portare nel futuro ha sei lettere, lavoro, lavoro e si richiama lavoro. Il futuro non nega il lavoro". Cosi' Matteo Renzi alla Leopolda "Questo e' un punto chiave perche'- continua- quando si parla di reddito di cittadinanza si sta mettendo in discussione e l'idea stessa di comunita'. Noi siamo figli della cultura del lavoro, non dell'assistenzialismo e del sussidio".

"Gli 80 euro vanno estesi a famiglie che hanno figli. Se non si fanno figli un Paese non ha futuro. Non risolviamo questo problema con spot e campagne fatti bene… poi se si fanno bene". Cosi' Matteo Renzi alla Leopolda 8. "Non vogliamo fare il secondo tempo del nostro governo, non abbiamo bisogno di rivincite. Qualcuno ha delle idee migliori per creare posti di lavoro come abbiamo fatto noi? Qualcuno ha credibilita'? Facciamolo, ma quando siamo intervenuti su strumenti come voucher non abbiamo piu' resa facile la vita, e crediamo che ci sia un aumento del lavoro nero" afferma il segretario nazionale del Pd.

"Non cambieremo l'Italia con questo sentimento costante di polemica e di rassegnazione. Non dobbiamo smettere di litigare dalla mattina alla sera con questo clima da congresso permanente" dice Matteo Renzi.

"Senza l'Europa non andiamo da nessuna parte, noi siamo per l'Europa, ma che abbia al centro stessa frase di Blade Runner, 'voglio piu' vita'. Rifiuto che il futuro sia talmente deresponsabilizzante che le scelte si fanno con la monetina 'testa e croce', rifiuto l'idea di una Europa che nei fatti fa crescere i populismi. Per questo ho speranza per il lavoro che sta facendo Emmanuel Macron in Francia. È il punto di riferimento e lo sara' se terra' insieme" la messa in discussione "dell'austerity e dall'altra" se sapra' "tenere viva quell'anima dell'Europa per cui di fronte a quello che sta accadendo nel mondo" il nostro continente "sia il luogo che renda piu' gentile la convivenza" afferma il segretario nazionale del Pd.

"Noi nei collegi metteremo i candidati migliori, nella partita metteremo le idee migliori. Ci sara' un grande testa e testa fra Di Maio e Berlusconi fra il gruppo parlamentare che arrivera' secondo e terzo nelle prossime elezioni. Non so chi scegliere. So che tutti i sondaggi sono quelli che danno il Pd come primo partito nella prossima legislatura. Pero', abbiamo bisogno di lottare" dice alla Leopolda.

"Di Maio non ha capito la differenza tra una dittatura e una democrazia. Il punto non e' se Pinochet e' in Cile o in Venezuela. Di Maio, il Venezuela e' una delle dittature piu' pericolose che va combattuta perche' c'e' gente che muore di fame". Dal M5s "non possono dire che il Venezuela e' una speranza per il Sud America. Non mi interessa se Di Maio sbaglia dittatore, ma che i M5s non riconoscano una dittatura", dice Renzi.

E alla stazione Leopolda promette "pari dignita'" a tutti gli alleati della coalizione di centrosinistra. "Chi non ci vuole stare- fa sapere- avra' rispetto e non rancore, perche' non facciamo politica con rancore". "Chi non ci sta avra' il nostro rispetto, non il nostro rancore" sottolinea il segretario del Pd dal palco a proposito delle alleanze nel centrosinistra.

"Ho visto che Di Maio ha proposto di chiamare l'Osce. Per me puo' chiamare anche i caschi blu, anche la croce rossa, ma visto che ha il telefono in mano chiami anche la Casaleggio, visto che" chi condivide le fake news "qualcuno li tagga anche lui" dice Matteo Renzi. "Ho visto che Salvini ha chiesto di fare patto dal notaio con Berlusconi. Del resto, e' un deja'-vu. Nel 2001 Bossi e Berlusconi firmarono un patto dal notaio.

Se vuole andare dal notaio gia' che c'e' prenda l'impegno" di spiegare "come Noi con Salvini ha relazioni con i 5 Stelle. Perche' questo giochino non passa piu' inosservato, vi abbiamo sgamato amici dell'opposizione. Vi diciamo che ogni 15 giorni presenteremo un rapporto sulla rete su tutte le schifezze che troviamo. Noi rispettiamo le regole, ci aspettiamo che anche voi rispettiate le regole, se vi riesce" afferma Matteo Renzi.

"Noi difendiamo la liberta' di stampa anche quando non condividiamo gli articoli. Questo e' il discrimine fra persone civili e animali" dice il segretario nazionale del Pd alla stazione Leopolda citando il caso della testata al giornalista Rai a Ostia. "Come il clan Spada a Ostia: animali", aggiunge. (Cap/ Dire)

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