Da Pontremoli a Firenze treni in pericolo?

Mugnai (FI): «Gli orari non vanno modificati e, anzi, va aggiunta una corsa». Ceccarelli: "Nessuna modifica in vista. Da FI polemica strumentale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 marzo 2016 19:35
Da Pontremoli a Firenze treni in pericolo?

FIRENZE– Non solo chiede alla Regione di modificare l’accordo quadro con RFI in maniera che ora a giugno e poi sempre gli orari delle quattro corse utilizzate dai pendolari per spostarsi lungo l’asse Pontremoli-Carrara-Pisa-Firenze rimangano inalterati, ma addirittura rilancia chiedendo di implementare il servizio con una nuova corsa, cosa a cui la giunta era per altro impegnata fin dal 2009 in virtù di una mozione approvata all’unanimità e rimasta senza seguito: a domandare il rinnovo degli impegni passati e il mantenimento del servizio presente è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai (Coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana) attraverso una mozione appena protocollata. Perché in sostanza, spiega Mugnai, l’accordo quadro da poco sottoscritto tra Regione Toscana e Rete Ferroviaria Italiana reca «un’amara sorpresa per la Lunigiana, laddove si prevede, nella sostanza, di azzerare i benefici delle 4 corse (coppie di treni andata e ritorno) Pontremoli-Carrara-Pisa-Firenze tanto agognate nel tempo ed ottenute nel 2009 solo dopo anni di richieste e di battaglie grazie ad una serratissima discussione, perché fino ad allora esse si fermavano addirittura a Carrara, come se la Lunigiana non fosse Toscana».

Secondo l’accordo quadro, la fermata di fine o inizio tratta per queste corse non dovrebbe più essere Pontremoli, bensì La Spezia. «Ma in questo modo – osserva Mugnai – si tagliano via in un sol colpo gli indispensabili collegamenti diretti su tale tratta sino ad ora fruiti dai cittadini della Lunigiana nelle stazioni di Pontremoli, Filattiera, Villafranca ed Aulla, costringendo quindi tutti gli utenti lunigianesi che ne fruiscono a scomodi e spesso non puntuali cambi a vantaggio dei viaggiatori liguri».

Che la pillola non fosse appetibile si dev’esser sospettato, tanto che nello stesso accordo quadro viene previsto l’aumento dei collegamenti tra Pontremoli e La Spezia. Che serve, per carità, ma non «a scapito degli importanti collegamenti garantiti solo da pochi anni nel territorio toscano per collegare la Lunigiana, che per l’appunto se qualcuno lo avesse dimenticato per ora è in Toscana». Per di più, incalza il capogruppo azzurro, «ci risulta che quelle corse siano e saranno ancora proprio i toscani a pagarle con le proprie tasse». Dunque, alla giunta regionale si chiede l’impegno «a rimediare al più presto al proprio errore modificando fin da subito tale accordo quadro con RFI e quindi di non modificare affatto nell’orario di giugno, come in quelli successivi, la previsione delle 4 corse Pontremoli-Carrara-Pisa-Firenze e ritorni, utilissime ai cittadini della Lunigiana che si spostano quotidianamente» e «a dare un segno di positività a questo accordo inserendo una corsa in più, anche questa chiesta da anni, per ora invano, da Pontremoli, con fermate a Filattiera, Villafranca ed Aulla, per consentire intorno alle 6.30/6.45 del mattino ai pendolari della Lunigiana di raggiungere la costa, dando peraltro esecuzione alla mozione n.

752/2009 all’epoca approvata in Consiglio regionale all’unanimità».

"Da quanto leggo sulla stampa locale della Lunigiana è evidente che sulla questione dei treni Pontremoli-Firenze non sono riuscito a spiegarmi, oppure c'è qualcuno che non vuol capire", lo ha detto l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli tornando a parlare dei presunti tagli ai collegamenti tra Pontremoli e il capoluogo regionale in risposta a Forza Italia "Per fugare ogni dubbio, anche quelli dei più scettici - precisa Ceccarelli - sono costretto a ripetere che non sono in programma tagli ai servizi Pontremoli-Firenze con il cambio orario di giugno, nè con quelli successivi.

Al contrario di quello che si cerca di far credere l'Accordo Quadro che presto sarà firmato con RFI pone le condizioni per poter, in futuro, effettuare modifiche se queste serviranno per venire incontro alle esigenze trasportistiche locali. E', infatti, mia abitudine condividere con i territori le eventuali modifiche agli orari ed ai servizi di tpl, perchè l'obiettivo comune deve essere quello di fornire un servizio sempre più efficiente e commisurato alle esigenze di mobilità". "Nessuno - aggiunge Ceccarelli - può chiedere di far viaggiare treni che in pochissimi utilizzano, magari impedendo di attivare servizi oggi mancanti.

Comunque, come credevo di aver chiarito, tutte le ipotesi future di cambiamenti alla programmazione sulla tratta in questione saranno condivise con le amministrazioni territoriali e i comitati dei pendolari". "Ricordo anche a Ferri - conclude l'assessore - che l'unico taglio al trasporto pubblico locale, anche ferroviario, è stato fatto dal Governo Berlusconi con il decreto legge 78/2010 di Tremonti. Taglio che in Toscana non si è tradotto in riduzione di servizi solo perchè la Regione fece fronte con il proprio bilancio alle minori risorse trasferite.

Tanto che, ad oggi, la Toscana resta la regione italiana con il più alto numero di treni programmati rispetto alla popolazione residente".

In evidenza