Da Palazzo Vecchio solidarietà al PD di Dorgali

Attentati in Sardegna: Armentano, Albanese e Perini esprimono la loro vicinanza ai colleghi "vittime di un gravissimo attacco al loro circolo" e al sindaco Piras che ha visto la sua auto incendiata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 luglio 2019 16:57
Da Palazzo Vecchio solidarietà al PD di Dorgali

“Il gruppo del Partito Democratico in Palazzo Vecchio esprime solidarietà agli iscritti del PD di Dorgali, in Sardegna, vittime di un gravissimo attacco al loro circolo ed al sindaco di Cardedu, Matteo Piras, che ha visto la sua auto incendiata. Due atti intimidatori – sottolinea la vicecapogruppo Benedetta Albanese a nome di tutto il gruppo – frutto di questo clima ostile che si respira in Italia. Chiediamo che venga fatta immediatamente luce perché il Partito Democratico non può accettare simili intimidazioni. Siamo vicini agli iscritti di Dorgali ed al sindaco Piras, un amministratore pubblico che, con grande coraggio, quotidianamente è vicino e s'impegna per la sua comunità resistendo anche di fronte a questi atti vili e criminali. Continuando a soffiare sull'odio si arriva poi a queste tristi azioni che, fortunatamente, non hanno provocato morti o feriti”.

“È il momento – concludono il capogruppo Nicola Armentano e le vice capogruppo PD Benedetta Albanese e Letizia Perini – che, a livello nazionale, si smetta di fare propaganda e che il Ministero dell'Interno inizi a pensare alle evidenti situazioni di disagio presenti in Sardegna e in altre zone del nostro Paese”.

Non solo, i tre esponenti del PD intervengono congiuntamente anche su un'altra questione. “Riteniamo molto importante l'approvazione della delibera sui debiti fuori bilancio – sottolineano Armentano, Albanese e Perini – perché va ad incidere sul lavoro della Polizia Municipale. Si tratta di persone che tutelano i cittadini sul piano della sicurezza. Una delibera per debiti fuori bilancio relativa a delle indennità richieste dall'Agenzia del Demanio per la posa di corpi illuminanti in aderenza ad otto edifici che nel 2008 erano del Demanio. Ci saremmo augurati una maggiore responsabilità da parte dei consiglieri di minoranza che, invece, hanno votato contro. Le sentenze – concludono Armentano, Albanese e Perini – del tribunale di Firenze per noi vanno rispettate anche se vanno contro l'amministrazione comunale”.

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