Da La Sirenetta a La Capannina: Gherardo Guidi ha sedotto la notte

Il patron della notte si racconta tra veri miti del passato, esperienza manageriale e grande umanità

Antonio
Antonio Lenoci
18 luglio 2017 17:31
Da La Sirenetta a La Capannina: Gherardo Guidi ha sedotto la notte

All'inizio è stata La Sirenetta, il locale di Castelfranco di Sotto acquistato dal babbo e ceduto al giovane figlio che guardava altrove per costruirsi un futuro, fino a La Capannina di Franceschi al Forte dei Marmi, luogo divenuto simbolo della Versilia in Toscana ma anche simbolo dell'Italia degli anni '70.Generazioni di eterni giovani lo ricordano con affetto ed artisti indimenticabili lo hanno seguito ed abbracciato sul palco di quei locali che ha gestito da imprenditore di successo. Gherardo Guidi è conosciuto come un grande seduttore della notte.

Non avrebbe mai pensato di poter raccontare un giorno i propri successi, ma lo ha fatto con malcelata commozione, gli occhi lucidi coperti dagli occhiali da sole. Nasce batterista, fra Pontedera ed Empoli, ma soprattutto è esperto di musica, un talent scout che doveva solo prendere coscienza del proprio ruolo nella società degli anni '70.Guarda Gabriele Toti, il sindaco di Castelfranco di Sotto, e sorride ricordando un paese di poche anime ma dalla grande attività dove riuscì a portare i mostri sacri figli dei primi Festival di Sanremo. Ha 19 anni quando il padre gli regala La Sirenetta "un gran regalo, ma se lo potè permettere", ma lo stato lo chiama all'obbligo della leva.

"Prendo La Sirenetta il 26 ottobre 1960 ed avevo solo la sensibilità musicale, ma è servita per portare grandi orchestre per le quali ancora mi ringraziano dell'ascolto nel primo locale della provincia di Pisa aperto nel '55". Guidi a fine degli anni '70 arriva a Firenze, per la precisione al Parco delle Cascine dove prende in mano I Tigli, all'ingresso della grande area verde "Un locale impegnativo con un pubblico dalla grande cultura musicale, ma ho portato grandi artisti da tutto esaurito ed oltre al fine settimana mi sono inventato il martedì, ricordo le sorelle Berté e le orchestre romagnole fino a Gaetano Curreri degli Stadio.

Poi Ivana Spagna e Mingardi e Drupi. Amici impresari romani fanno arrivare anche Renato Zero, e scritturai Amanda Lear. Non sono mancati Corrado e Pippo Baudo. Nel '76 la scalata alla Fiorentina dove entro nel Consiglio di Amministrazione quando in viola c'è Giancarlo Antognoni ed è la Fiorentina che mi aiuta nel lanciare un altro locale che, ristrutturato in stile liberty, ospiterà I Gatti di vicolo miracoli dai quali prenderà vita il fenomeno Jerry Calà ancora oggi a La Capannina".

Visti i successi ottenuti arriva dall'altra parte dell'Appennino l'offerta dello Sporting Club di Bologna che rileva e trasforma "Avevo tre locali da mandare avanti e nonostante i viaggi in auto e le notti passate a pianificare le serate mi occupo anche del Festival dell'Amicizia tra Roma e Viareggio". Un altro successo, così come hanno successo le serate Rai con le orchestre che fruttano oltre il 50% di share. La Capannina arriva nel '77 e la prima intuizione di Guidi è di lasciare inalterato il nome rispettando il passato glorioso del locale nato nel '29 al Forte dei Marmi "Non lo volevo prendere in gestione, ma sarebbe poi stata la mia Università.

Aveva soprattutto un ristorante dove occorrevano molte attenzioni, perché nei locali da ballo in cucina non era molto presente la qualità, ma lì era necessaria. Per quanto riguarda la musica negli States c'era la Disco Music ed io avevo un locale buio. Per prima cosa ho messo quattro riflettori e non l'avessi mai fatto, sono arrivate grandi critiche su Il Corriere della Sera tanto che ho dovuto fare una conferenza per spiegare che occorreva illuminare chi suonava.

Suonavano grandi maestri e nessuno riusciva a vederli". 

Un locale frequentato da un pubblico di alto livello "C'erano il principe Orsini e la marchesa Medici, una clientela molto blasonata che mi ha costretto ad imparare inchino e baciamano..  ed ho imparato ad essere umile perché non si può sapere tutto, specialmente a 36 anni".Il blues avrebbe stravolto la Versilia mentre Gloria Gaynor importa la disco music fino a Grace Jones, scoperta in Francia e portata sul mare toscano con La vie en rose. Un grande successo.Ospiti immancabili le firme dell'alta moda "Giorgio Armani, Ermanno Scervino, Ferragamo, ma il più irruente ed intelligente che ricordo con affetto è stato Enrico Coveri". 

Sapore di mare. "Stavo valutando di prendere in mano la gestione della Bussola quando un noto piazzista romano mi propose un film che avrebbero girato i figli di Steno. I conoscevo Steno, ma non i giovani Vanzina. In grande imbarazzo chiesi chi fossero gli attori e mi disse Jerry Calà, il giovane De Sica ed altri.. ma mi mancava il grande nome. Rifiutai. Dopo 20 giorni un'altra chiamata "C'e' anche Virna Lisi". Una grande attrice che aveva lavorato in America.. bastò per farmi dare l'ok. E' stato un successo incredibile, tutti in tutta Italia hanno scoperto La Capannina. Il film ha avuto 10 miliardi di incasso 35 anni fa e sarebbero usciti dei giovani talenti come Isabella Ferrari, Marina Suma fino allo stesso Christian De Sica". 

Guidi una notte d'estate ha aperto le porte all'Aria Fresca e con Vittorio Cecchi Gori ha lanciato Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello.Per Leonardo Pieraccioni un ricordo speciale, un aneddoto che alla vigilia dei 48 anni di matrimonio lo fa ancora battibeccare con l'amata moglie "Ho perso tanti miliardi a non produrre Leonardo.." perché dopo un primo viaggio a Roma, su consiglio della moglie, abdicò al progetto di diventare produttore e lasciò tre film in eredità a Vittorio e Rita che avrebbero poi sbancato il botteghino con il golden boy del Cinema italiano. Nel libro un ricordo speciale è dedicato ad Oriana Fallaci "Le avevo promesso che non ne avrei mai parlato.

Mi fece promettere che non avrei mai raccontato di quella cena.. Ma a distanza di anni ricordo quando mi chiese di poter toccare per l'ultima volta l'acqua del Tirreno. Dissi che non doveva reagire così, che c'erano tante cure, ma la accompagnai sulla spiaggia. Lei sfiorò l'acqua con una mano.. felicissima. Conservo questo ricordo con enorme affetto".La Capannina è diventato un punto di riferimento. "Se uno viene in Versilia e non passa da La Capannina non può dire di esser stato in Versilia" 

Ha curato e coccolato le notti della provincia di Pisa, poi Firenze e Bologna ed infine la Versilia. Ha dormito poco la notte, Gherardo Guidi, ma l'ha riempita di sogni per i tanti ospiti che hanno avuto la fortuna di assistere a grandi spettacoli.Il Libro è edito da PolistampaGherardo Guidi. Così ho sedotto la notteI segreti della Capannina

 Gianluca Tenti cura il libro che contiene anche interviste di Simone Innocenti ed interventi di Jerry Calà, Carlo Conti, Gigi Paoli, Enrico Salvadori

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