Da Bibbona a San Vincenzo: "Pronti subito a riaprire". E persino il Cavallino Matto...

Il parco divertimenti più grande della Toscana ha realizzato "uno straordinario piano di sicurezza". Giani rassicura imprenditori e famiglie: "Avanti con determinazione e volontà"

Marco
Marco Bazzichi
11 maggio 2020 11:09
Da Bibbona a San Vincenzo:

Siamo ancora tutti frastornati dalle settimane passate, chi più chi meno, in casa, ma eccoci gradualmente ritornare a prenotare le vacanze: in Toscana, per andare sul sicuro. Non tutto si è fermato veramente in questo periodo e persino campeggi e villaggi turistici, che hanno proceduto in silenzio per garantire vacanze e posti di lavoro, si dicono certi di poter far fronte alla nuova situazione. Luogo simbolo della riapertura, per le famiglie toscane, potrebbe essere a breve il Cavallino Matto, il parco divertimenti a Marina di Castagneto Carducci, che ha lavorato sotto traccia per restituire giornate di spensieratezze a grandi e piccini, nonostante l’emergenza coronavirus.

Uno scenario impensabile per i più pessimisti a inizio a marzo, eppure: “il Cavallino matto -spiega Sandra Scarpellini, sindaco di Castagneto Carducci, in collegamento Facebook con Eugenio Giani- ha realizzato un servizio di sicurezza eccezionale”. Il parco, guidato da Nando Manfredini, è immerso in un enorme spazio, completamente nel verde, “con una sostenibilità straordinaria”. “I gestori del parco -continua il sindaco-mi hanno chiamato e hanno realizzato un sistema di sicurezza eccezionale che parte dall’arrivo al parcheggio fino all’ultimo dei giochi, con una riduzione di alcune attrazioni, il mantenimento delle distanze”. Anche le superfici sono a prova di contagio: “un piano di sicurezza straordinario e costosissimo per loro. L’azienda ha colto questa sfida e l’ha fatto buttando il cuore oltre l’ostacolo. Adesso hanno necessità di sapere dalla Regione quando riaprire”.

Il Cavallino Matto colpisce nell’immaginario, ma tutti i campeggi e i villaggi turistici della Costa degli Etruschi “sono pronti, sono organizzati, hanno solo bisogno di sapere quando sarà la data di partenza”.

“Anche noi come sindaci della zona stiamo lavorando -continua Scarpellini- chiedendo l’anticipazione delle date di apertura, fatta con grande prudenza ma noi dobbiamo ripartire. Possiamo farlo avendo delle linee guida, pochi paletti, una cornice entro la quale poter stare per organizzarci. Noi dovremo rivendere le nostre destinazioni come insieme di relax e sicurezza. Le persone hanno bisogno di riprendere contatto con la natura e la bellezza, con i ritmi della socialità pur con regole diverse. Noi siamo pronti ad organizzarci con tutta una serie di norme di sicurezza. I numeri non saranno quelli di sempre ma possiamo farcela”.

La soddisfazione traspare dallo sguardo del presidente del Consiglio regionale, che insiste: “ci sono tanti chilometri di spiaggia da Castagneto a Bibbona, e fino a San Vincenzo. E ‘una spiaggia molto passeggiabile. Ritengo che ci siano tutte le condizioni perché si possa rivivere il mare senza assembramenti. Nella spiaggia libera è più difficile un servizio di controllo attraverso i bagnini ma penso che il Comune possa organizzarsi con associazioni. Occorre mettersi d’accordo sulle distanze. Lo sforzo deve essere reciproco, tra la Regione e i Comuni. Ma una volta definite le modalità di distanziamento e di controllo, ci sono tutte le potenzialità. Bisogna poi creare dei percorsi alternativi nei borghi storici come a Bolgheri, che possono essere un’alternativa al mare. Ma dobbiamo partire ora con determinazione e volontà”.

Un quadro complessivo inimmaginabile fino a qualche settimana fa, ma, complice il caldo e la mancanza di turisti dall’estero, più che concretizzabile. 

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