Cure: vile aggressione di due incappucciati a un venditore ambulante nel sottopasso

Mike Okoh, nigeriano di 27 anni, da tre anni in città, è stato preso a calci e pugni da due uomini poi fuggiti. Lui ha sporto denuncia alla Polizia. Le telecamere hanno ripreso gli aggressori. La solidarietà della gente. Vannucci: "Episodio inaccettabile". Pierguidi: "L'affetto per questo ragazzo mi riempie il cuore". SPC: "Serve una risposta". Condanna anche da parte della Lega. Nardella chiama il questore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2019 14:57
Cure: vile aggressione di due incappucciati a un venditore ambulante nel sottopasso

Si chiama Mike Okoh, è nigeriano, ha 27 anni e alle Cure è un volto conosciuto. Uno di quei venditori ambulanti che scelgono una parte di città e ci passano mesi se non anni, facendo naturalmente conoscenza con chi ci abita. Mike da tre anni vive e vende la sua merce alle Cure. Si guadagna da vivere così, con pochi spiccioli al giorno. Ieri è stato vilmente aggredito e picchiato a calci e pugni da due uomini incappucciati. Senza alcun motivo. Mike è andato alla farmacia più vicina e poi ha sporto denuncia alla Polizia. Le numerose telecamere della zona hanno ripreso i due aggressori. 

Come riporta l'Agenzia Dire, "E' un episodio inaccettabile", commenta l'assessore alla Sicurezza del Comune di Firenze, Andrea Vannucci. "Nel 2020 aggredire od odiare una persona per il colore della pelle è inspiegabile e inconcepibile. Purtroppo viviamo in tempi che su questo fronte fanno segnare diversi passi indietro". Vannucci, che abita in quella zona e che conosce Mike, sottolinea però anche la solidarietà arrivata da molte persone del quartiere, che, spontaneamente, sono passate dal sottopasso per portare conforto al ragazzo: "C'è stata una reazione civica e civile molto forte: in tanti sono passati a salutarlo.

C'è chi gli ha portato la colazione, sono stati fatti piccoli, grandi gesti di solidarietà e vicinanza. Portando i bambini all'asilo, ad esempio, su una lavagna ho trovato scritto 'Noi stiamo con Mike, le Cure rifiutano la violenza e il razzismo'", racconta l'assessore, che aggiunge: "Lo chiamerò al telefono e passerò a trovarlo".

Anche il presidente del quartiere 2, Michele Pierguidi, è passato a salutare il giovane: "Tanta solidarietà per Mike. Viviamo un momento difficile ma l'affetto dimostrato per questo ragazzo dalla comunità delle Cure mi ha riempito il cuore", ha scritto su Facebook.

Sull'aggressione, su cui sta indagando la polizia dopo la denuncia del giovane, la consigliera regionale del Pd, Alessandra Nardini, parla di gesto "vigliacco e umanamente inaccettabile". Ma "leggo che la comunità delle Cure sta esprimendo affetto e vicinanza a Mike: c'è chi ha deciso di condividere con lui la colazione, chi lo invita a cena e chi è passato a fargli un saluto. Perché Firenze e la Toscana sono questo: terre accoglienti e solidali. Mai ci stancheremo di ripeterlo e di dimostrarlo".

“La città sta rispondendo nel migliore dei modi all'aggressione di un ragazzo alle Cure, come nel caso della targa di di Ponte Vespucci. Una solidarietà diffusa e importante. Come abbiamo fatto ieri in Consiglio proseguiamo a incalzare l'Amministrazione per risposte istituzionali e ufficiali. Siamo preoccupati per la scelta della Lega di esprimere solidarietà chiedendo di evitare presunte strumentalizzazioni. Mentre infuria la strumentale polemica sulla sicurezza si vuole negare l'esistenza di un clima di odio diffuso presente in città” dichiarano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, consigliera e consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune.

“Oggi siamo andati a esprimere la nostra vicinanza a Mike, aggredito e preso a pugni all'interno del sottopasso delle cure. Si tratta di un ragazzo conosciuto da tutti e tutte, in particolare da chi abita nel quartiere. Un ragazzo speciale sempre pronto a regalare un sorriso o un aiuto ai passanti. La solidarietà che si è manifestata in queste ore è stata grandissima. Toccante. Da un semplice post sui social ad un abbraccio commosso di alcuni ragazzi e ragazze. In un periodo politico come questo nulla è scontato, ma Firenze si sa, Firenze è diversa, Firenze è presente e solidale” dichiarano Lorenzo Palandri e Francesco Gengaroli, consiglieri del Quartiere 2. 

Il sindaco Nardella ha chiamato il questore Nanei: "Appena saranno chiariti esattamente i contorni di questa vicenda, potremo commentare", ha detto il primo cittadino di Firenze.

Un'aggressione vile, in stile nazifascista e anche la Lega si è sentita in dovere di intervenire condannandola. Hanno espresso la loro solidarietà Federico Bussolin (Capogruppo Lega in Consiglio comunale) e Manfredi Ruggiero (Capogruppo Lega al Quartiere 2). “Vogliamo esprimere – commentano i consiglieri della Lega Salvini Firenze – solidarietà al giovane Mike per il triste episodio di ieri che lo ha visto vittima di due delinquenti. Ogni violenza deve essere condannata, a prescindere da chi la riceve o da chi la mette in atto”. Ruggiero spiega: “Spero non venga strumentalizzata la vicenda per scopi politici, nei prossimi giorni andrò a salutare Mike di persona per fargli capire che noi della Lega condanniamo ogni tipo di violenza”.

“Quanto è accaduto al giovane straniero aggredito nel sottopasso delle Cure è grave, a lui va la nostra più totale vicinanza. Inammissibile che qualcuno possa colpire una persona ancora oggi perché di un altro colore della pelle, importante, quindi, tenere sempre alta l’attenzione su questi fenomeni e prevenire a ogni livello germi d’intolleranza e razzismo. Ma Firenze nel suo dna ha ben altri valori. Lo ha dimostrato con l’enorme solidarietà che il quartiere 2 ha espresso nei confronti del ragazzo picchiato.

Lo hanno dimostrato, sempre nel quartiere 2, gli atleti della squadra under 16 della Firenze Basket Academy che domenica si sono presentati in partita con una maglietta dalla frase esplicita, “no al razzismo”. Lo hanno fatto per dare un messaggio forte dopo episodi che hanno destato preoccupazione, gli attacchi a Liliana Segre, costretta a ricorrere alla scorta, il caso di Alessandria e della bambina di sette anni che non è stata fatta sedere sul bus per via del colore della pelle. Ragazzi che hanno voluto dire attraverso lo sport da che parte stanno.

Questa è Firenze, questa è la città che siamo. Una città che respinge con chiarezza ogni tipo di violenza e discriminazione” così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio.

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