Cuochi contadini, i primi Agrichef della Toscana

A Guasticce (LI) consegnato il “diploma” ai primi 20 cuochi contadini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2018 11:47
Cuochi contadini, i primi Agrichef della Toscana

Agrichef o cuochi-contadini si “diplomano” al corso organizzato da Coldiretti Toscana e Terranostra agriturismo di Campagna Amica. Il primo corso per Agrichef toscani aveva preso il via a Firenze Bio nel saloni della Fortezza da Basso sotto la guida di Diego Scaramuzza primo agrichef d’Italia e presidente nazionale di Terranostra e Francesca Buonagurelli, primo agrichef toscana, titolare dell’agriturismo Al Benefizio di Barga (LU).

Ieri la chiusura del corso e la consegna dell’ambìto diploma a venti nuovi Agrichef toscani presso l'agriturismo Tenuta Bellavista Insuese a Guasticce di Livorno.

Alla consegna del premio Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana, Simone Ferri Graziani, presidente di Coldiretti Livorno e vice-presidente nazionale di Terranostra e Aniello Ascolese, direttore di Coldiretti Pisa-Livorno.

“La figura dell’agrichef è sempre più richiesta anche quale veicolo d’informazione, per questo dobbiamo essere in grado di rispondere con figure professionali ed adeguatamente formate – ha detto Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana - espressione sia dell’impresa agricola sia del territorio e del suo cibo. Saper cogliere questa sfida ci permette di dare ulteriore slancio e visibilità al nostro patrimonio enogastronomico e ci consente di distinguere l’offerta proposta dai nostri imprenditori rispetto a quella turistica locale poiché gli agrichef puntano su di una cucina di qualità fatta di pietanze la cui storia si arricchisce del racconto in prima persona dell’origine dei prodotti con cui vengono realizzate”.

Hanno ricevuto il diploma di Agrichef i livornesi, Stefania Paggetti (Agriturismo La Nocciolina), Paolo Graziani (Agriturismo Villa Graziani) e Sabina Vitarelli (Agriturismo Tenuta Bellavista Insuese), le pisane Paola Chiellini e Agnese Macchia (Agriturismo Terre & Aroma), le aretine Sara Barbara Guadagnoli (Agriturismo Le Rocche), Francesca Panci (Agriturismo Vecchia Quercia) e Giada Ciofi (Agriturismo La Terrazza), i lucchesi Michela Pierantoni e Franco Moscardini (Agriturismo Chioi) e Stefano Bravi (Agriturismo Polla Cantina Bravi) e i fiorentini Ivana Natali e Paolo Bartoli (Agriturismo Fattoria La Loggia), Elisabetta Focardi e Francesca Bellacci (Agriturismo Poderaccio), Laura Gianassi (Agriturismo Corzano) e Loriana Marzuoli (Agriturismo Renai e Monte) e la pratese Marzia Maso (Agriturismo Vaiano).

In Italia sono 22mila gli agriturismi che offrono la possibilità di stare all'aria aperta lontano dalle preoccupazioni e di questi ben 4.500 si trovano in Toscana. Leader dell’ospitalità agrituristica regionale è Siena con 1150 aziende seguita da Grosseto con 960 e Firenze con 600. I posti letto dell’agriturismo toscano parlano di 31mila camere, in struttura od appartamento, e 700 piazzole per una recettività di oltre 60mila persone. Crescono gli agriturismi che oltre all’ospitalità fanno anche attività di somministrazione pasti, con prodotti “made in Tuscany”, sono oltre 2000.

"Durante questo primo corso – ha affermato Simone Ferri Graziani – è stata posta la massima attenzione sulla valorizzazione dei prodotti del nostro territorio, sulle ricette e sulle preparazioni tradizionali innovate sul piano tecnico e di realizzazione. In questo modo vogliamo fornire ai nostri agriturismi gli strumenti necessari per essere sempre competitivi e al passo con le richieste del mercato. I temi affrontati infatti hanno spaziato dalle tecniche e tecnologie di cottura all’ottimizzazione e organizzazione dei tempi di preparazione, dalle modalità di conservazione degli alimenti al pricing del piatto e menù, dalla mise en place fino all’abbinamento vino e bicchiere. Siamo convinti – conclude Ferri Graziani- che tutto questo possa fornire ai neo-agrichef una panoramica sul mondo della ristorazione di qualità”.

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