Cultura ebraica: Firenze capofila in Italia della Giornata Europea

Barni: "Toscana costruttrice di ponti solidarietà"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 settembre 2015 16:31
Cultura ebraica: Firenze capofila in Italia della Giornata Europea

FIRENZE - E' Firenze ad aprire oggi i programmi della 16^ Giornata europea della cultura ebraica. L´evento vede il capoluogo toscano capofila nazionale di un calendario di appuntamenti che si articolerà in 72 città italiane. Il tema di quest´anno è Ponti e attraversamenti, a simboleggiare la necessità di creare un punto di incontro tra diverse culture in un periodo storico in cui il multiculturalismo sembra messo costantemente in discussione. Questa giornata rappresenta ormai da anni una grande occasione di crescita e di arricchimento culturale per tuttala Toscana, terra segnata anche nel volto architettonico e artistico del paesaggio dalla presenza ultramillenaria di una comunità come quella ebraica che qui viveva, gestiva commerci, pregava, lasciando un´impronta originale nelle usanze ed in tanti aspetti della vita quotidiana.

"Il rapporto tra la cultura ebraica e la Toscana è un rapporto indissolubile e profondo - commenta la vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni - che fa parte delle fibre più profonde della civiltà e dell´identità storica stessa di questa regione. Per questa ragione siamo impegnati a tutelare nei tratti distintivi spirituali e materiali con cui si è espressa nella sua tradizione millenaria, nella sua capacità di trarre linfa vitale dal passato e dalla tradizione, ma al tempo stessodi aderire alla contemporaneità. Un modello di civiltà edi convivenza per una società che sarà sempre più multietnica e crocevia di culture e religioni e nella quale è essenziale che l´identità si coniughi con quello di integrazione senza sopraffarsi reciprocamente. L´integr azione non può significare perdita della propria identità,né la conservazione della propria tradizione culturale può significare chiusura al mondo o esclusione".

La giornata è intitolata Ponti e Attraversamenti, metafora e simbolo per eccellenza del dialogo e del confronto tra le culture, il tema cruciale dei nostri tempi. E la Toscana, ricorda Barni, nella sua storia si è distinta agli occhi del mondo per il suo impegno nella costruzione di ponti di solidarietà e ponti di conoscenza. Nel suo passato la Toscana ha saputo offrire, accanto ai tempi bui dell´emarginazione e della segregazioni, luminosiesempi di accoglienza e di apertura. Come alla fine del XVI secolo quando Livorno, grazie alle Lettere Patenti di Ferdinando I , più note come le Livornine, diventò città aperta, rifugio degli ebrei sefarditi cacciati dalla penisola iberica, esempio ideale di accoglienza e integrazione. Ed ancora, seppure in non poche città esistessero i ghetti, anche la Toscana non medicea; non poche terre accoglienti e di sicuro rifugio come Pitigliano, Sorano e Sovana.

"La Toscana vuole continuare ad essere costruttrice di ponti di conoscenza e ponti di solidarietà - aggiunge la vicepresidente - come è impegnata nella costruzione di ponti di memoria con il passato, ed in particolare conla pagina di storia rappresentata dalla tragica catastrofe che nel novecento ha patito il popolo ebraico, per diffondere tra i giovani e nella società una cultura consapevole dei meccanismi che dalla discriminazione e dall´odio razziale hanno portato alla barbarie. In un Europa che ancora oggi conosce i veleni dell'antisemitismo, del razzismo, impaurita e incapace di dare una risposta al fenomeno delle migrazioni di massa ed alle derive del dei fondamentalismi, è compito comune della politica e della cultura e di tutte le istituzioni, riconoscere il dialogo interreligioso e interculturale, come fattori ineludibili della società contemporanea, della sua coesione e civiltà".

Collegamenti
In evidenza