Crisi idrica: sospesi i prelievi dal lago di Massaciuccoli

Si agisce sul Pubblico condotto e sul Magra. Numerosi interventi sia ordinari che straordinari sul Fiume Frigido

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 agosto 2017 17:14
Crisi idrica: sospesi i prelievi dal lago di Massaciuccoli

FIRENZE– La Regione Toscana ha deciso di sospendere tutti i prelievi di acqua per usi diversi da quello potabile dal Lago di Massaciuccoli. La decisione è stata presa nel corso della cabina di regia sulla crisi idrica che si è tenuta ieri presso il Genio civile di Lucca. Il provvedimento è stato deciso in attuazione delle disposizioni del Piano di assetto idrogeologico del bacino del Serchio, ora confluito nel Distretto dell'Appennino Settentrionale, che stabilisce la sospensione dei prelievi dal lago quando si raggiungono determinati livelli idrometrici. Alla riunione hanno partecipato tra gli altri il Consorzio di bonifica 1 della Toscana del nord, l'Autorità di distretto dell'Appennino settentrionale, l'Arpat e la stessa Regione Toscana con le sue direzioni Difesa del suolo e Agricoltura.

"La decisione, adottata all'unanimità – spiega l'assessore regionale all'ambiente e al servizio idrico integrato, Federica Fratoni – è stata assunta perché il livello del lago è sceso a meno 0,56 metri sul livello medio del mare. Questo limite è stato raggiunto altre volte nelle annate peggiori, ma a fine settembre. In questa situazione diventa prevalente l'aspetto di tutela dell'ecosistema lacustre e della stessa risorsa idrica. Il rispetto del provvedimento che vieta gli attingimenti era diventato quindi obbligatorio ed inevitabile".

Per la migliore tutela ambientale del lago, è stato deciso di mantenere attiva l'idrovora sul Serchio che, tramite il canale Barra, alimenta il lago di Massaciuccoli. Nella prossima riunione della cabina di regia, prevista per mercoledì 30 agosto, verranno valutati i benefici di questa misura e sarà nuovamente valutato il da farsi. Una analoga decisione di sospensione dei prelievi non potabili era stata presa dalla cabina di regia all'inizio di agosto relativamente al lago di Montepulciano.

La cabina di regia per affrontare l'emergenza idrica riunita ieri a Lucca, oltre a quello relativo al Lago di Massaciuccoli, ha deciso altri due provvedimenti che riguardano il pubblico condotto e il Magra, così da regolare la scarsa risorsa idrica disponibile e da soddisfare per quanto possibile i fabbisogni sia ambientali che delle attività agricole. Il primo provvedimento prevede la regolazione delle portate del Pubblico condotto, un canale che, prelevando acqua dal Serchio, approvvigiona le aziende agricole della piana, e attraversa con una sua diramazione la città di Lucca.

La regolazione è tale da mantenere un flusso idrico sufficiente alla tutela della fauna ittica nei tratti urbani e periurbani e contemporaneamente soddisfare i fabbisogni irrigui. Il secondo provvedimento deciso dalla cabina di regia riguarda una sperimentazione, in collaborazione con Edison, di rilascio nel Magra di una parte dell'acqua invasata nella diga del Teglia. In questo modo si alimenta il Canale lunense, la cui rete irrigua è a servizio delle aziende agricole contermini della Liguria e della Toscana.

Senza questo provvedimento il Consorzio del Canale lunense avrebbe dovuto infatti sospendere il prelievo in conseguenza della scarsa portata del fiume. Alla riunione della cabina di regia hanno partecipato tra gli altri l'Autorità di Distretto dell'Appennino Settentrionale, Il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, la Regione Liguria, Il Consorzio del Canale Lunense, l'Arpat, oltre alla Regione Toscana.

Numerosi gli interventi che il Consorzio 1 Toscana Nord ha eseguito negli ultimi sei mesi sul Fiume Frigido, tutti finalizzati alla sicurezza idraulica e alla prevenzione dal rischio allagamenti e tutti necessari per questo corso d'acqua che è docile solo in apparenza. Tagliata in primavera e in estate la vegetazione spontanea cresciuta sulle sponde e all'interno della golena nel lungo tratto che va dalla ferrovia alla foce e che comprende anche il parco fluviale. Sempre su questo tratto i lavori verranno replicati una terza volta a settembre, alla fine del periodo estivo. Concentrati in ottobre invece, gli interventi per la parte a monte, quella in cui il fiume assume carattere più torrentizio e l'acqua scorre più velocemente con minori difficoltà di esondazione. Qui il consorzio prevede una manutenzione approfondita, svolta non a caso prima del periodo delle piogge, in modo che il fiume sia pronto a gestire le portate maggiori tipiche della stagione autunnale.

"Oltre a quelli previsti nel piano della manutenzione ordinaria, che vengono finanziati con il contributo di bonifica, quest'anno abbiamo eseguito tre importanti interventi straordinari all'alveo del fiume, che vengono finanziati dalla Regione Toscana - spiega il Presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi - Sono tutti lavori di movimentazione dei detriti trasportati dalle correnti nel tempo, che in alcuni casi avevano creato grandi isole di accumulo nella parte centrale del greto, costringendo il fiume a scorrere ai margini invece che al centro."

Partendo dalla foce, sistemata a marzo, ad aprile è stato scavato il tratto centrale dell'alveo del parco fluviale e da pochi giorni è terminato un analogo intervento, nella parte a monte, tra via Marina Vecchia e l'autostrada. Scavando l'alveo e spostando i detriti lungo le sponde, il fiume ha ripreso il suo corso originario e centrale migliorando notevolmente il deflusso e quindi la sicurezza idraulica.

"Abbiamo riposto attenzioni particolari al Frigido, che è un fiume importante di tutto il bacino massese, intervenendo recentemente anche per portare in salvo pesci in sofferenza per la siccità - conclude Ridolfi - anche concentrando al parco fluviale la forza lavoro impiegata nell'ambito del progetto per lavori di pubblica utilità "SPAESATI", condotto in collaborazione con il Comune di Massa, che ha coinvolto sedici operai. Un intervento che ha consentito anche di recuperare la staccionata lungo il camminamento fluviale e di ripulirlo dai rifiuti nascosti lungo le sponde del fiume, contribuendo in questo modo, a rendere più bello e fruibile il parco fluviale del Frigido."

Foto gallery
In evidenza