Crescita, green economy e sostenibilità: le sfide dell’Italia

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i ministri Giovanni Tria e Sergio Costa al Festival Nazionale dell’Economia Civile di Firenze. Sommersi dai rifiuti: un destino ineluttabile? Nelle Startup vincono recupero e turismo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2019 23:50
Crescita, green economy e sostenibilità: le sfide dell’Italia

Con l’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dei ministri Giovanni Tria e Sergio Costa, si è concluso il primo Festival Nazionale dell’Economia Civile, svoltosi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze dal 29 al 31 marzo.

Il premier Giuseppe Conte ha ribadito che «in questi mesi di governo ho lavorato molto a singoli provvedimenti per realizzare importanti riforme. Ma forse le maggiori energie fisiche e mentali - ha continuato il Presidente del Consiglio - le ho spese per il perseguimento di un obiettivo fondamentale: ricostruire la fiducia tra le persone, tra i cittadini e le istituzioni».

Secondo il responsabile dell'Economia Giovanni Tria «la parte più produttiva dell'Italia è ferma. In questo momento c'è un rallentamento della crescita in Europa, perché si è fermato il motore, la Germania, e conseguentemente si è fermata anche la parte più produttiva dell'Italia, quella del manifatturiero che esporta. Il problema è che l'Italia da dieci anni cresce un punto percentuale in meno del resto d'Europa, significa – ha concluso Tria – che la nostra economia è allo 'zero' mentre la Germania riesce a rimanere allo 0,7-0,8 per cento». Rispondendo al documento presentato dagli organizzatori del Festival, il ministro dell’Economia ha affermato che «serve una crescita equilibrata. L'impatto di una crescita squilibrata ha conseguenze anche sociali». Parlando dei conti pubblici, ha poi aggiunto: «non c'è stabilità finanziaria senza stabilità sociale».

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenuto in mattinata, ha ricordato che l’Italia è il paese «con la tecnologia migliore per la 'green economy' e Confindustria certifica che l'84% delle aziende italiane è disposta a spendere in 'green economy', ed il 25% già ci spende». «Sulla gestione della raccolta dei rifiuti – ha aggiunto Costa – sappiamo che l'Italia ha una media del 55%, l'Europa ci chiede almeno di essere al 65% ed abbiamo alcune realtà come per esempio Catania e Palermo che sono intorno al 10-15%, ed alcune realtà che sono ben oltre l'80%, in particolare in alcune città del Nord».

Alcuni rappresentanti dei Black Lions Venezia, una squadra di hockey su carrozzina nata in seno alla Polisportiva Terraglio di Mestre, hanno incontrato i ministri Giovanni Tria e Sergio Costa. La delegazione – composta da Davide Giorgi (Presidente), Andrea Piccillo (team manager) e Sauro Corò (fondatore, allenatore e giocatore della squadra), Ion Jignea (giocatore della squadra e della Nazionale italiana, con la quale è diventato campione del mondo e vice campione europeo) e Manuel Giuge (giocatore della squadra) – ha illustrato ai ministri i risultati sportivi e il “Progetto 3S”.

Mettendo assieme sport, sanità e sociale, infatti, il team campione d’Italia in carica da due anni e vincitore della Supercoppa italiana, vede l’impegno sportivo come uno strumento di riabilitazione e mantenimento della salute e di inclusione sociale. Raccontando le proprio esperienze di vita, i ragazzi hanno sottolineato come sia stato importante per loro rimettersi in gioco attraverso lo sport, in una disciplina che genera aggregazione, amicizia e benessere fisico e psicologico, trovando particolare attenzione da parte dei ministri.

Pomeriggio di ieri dedicato alle dieci startup, o idee di startup sostenibili, selezionate tra oltre cinquanta progetti pervenuti da tutta Italia. I giovani hanno presentato le loro idee con grande professionalità, mettendo in difficoltà la giuria, che alla fine ha decretato i tre vincitori, insieme con il pubblico in sala che ha votato tramite la App del Festival. Terzo classificato WeHop, progetto di recupero degli scarti della birra artigianale per la produzione di pellet, che si è aggiudicato il premio di 1.000 euro. Secondo, FairBnB sistema di prenotazioni turistiche tra privati, che non solo è gestito in totale trasparenza, ma reinveste come no profit sui territori in cui è presente.

A questa startup di giovani provenienti da tutta Europa sono stati assegnati 3.000 euro. Primo in assoluto Rifò, con un premio di 6.000 euro. La startup di Prato nasce da un doppio recupero, quello del mestiere del ‘cenciaiolo’ - lo straccivendolo - e da quello degli abiti vecchi. La startup riesce a ottenere filo per maglioni, berretti, sciarpe, coperte, da qualsiasi materiale naturale rigenerandolo integrando anche bottiglie di plastica.

Ieri sera sono saliti sul palco Neri Marcorè, Roberto Vecchioni e Rick dei Pinguini Tattici Nucleari, che hanno dato vita ad una riflessione su “Bellezza &Musica” con parole e note.

«La parola economia è una parola “grossa” e importantissima, perché non si limita solo a rappresentare il mangiare, il bere ed il dormire, ma rappresenta anche il modo in cui conserviamo il mondo e le nostre idee. Migliorare la vita delle persone è, quindi, un argomento centrale, anche perché l’economia trasferisce ciò in cui credi e non credi» ha dichiarato Roberto Vecchioni. Il cantautore ha poi sottolineato l’importanza della cultura in economia, aggiungendo: «mi fido molto dei giovani, anche se non tanto di chi li educa.

Loro saranno in grado di salvare il pianeta e di coniugare, molto più di noi, bellezza ed efficienza». «La nostra generazione – ha detto Vecchioni – sta perdendo il senso estetico della vita. Un piacere enorme dello spirito, al quale non siamo capaci di abbinare la pratica della vita. Pratica e bellezza sono due attività che dovrebbero scorrere parallele». Parlando poi dei giovani, Vecchioni ha dichiarato con rammarico come i media trasferiscano «un’immagine scadente dei giovani , ma in realtà moltissimi di loro sono positivi e attivi.

Dobbiamo affidarci a loro per il recupero dei valori fondamentali che non sono i soldi, ma la dignità e l’eguaglianza».

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