Covid-19: si aggravano i focolai di Rsa e Cas

22 casi a Fiesole. Il consigliere metropolitano di Forza Italia Gandola: "Situazione sfuggita di mano a Borgunto". Da Villa Guidotti saranno trasferiti domani altri sei pazienti alle Cure Intermedie di Pistoia. Coreglia Antelminelli: 23 ospiti su 24. Positive due addette alla lavanderia della Casa di Riposo "Fossombroni" ad Arezzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 ottobre 2020 19:13
Covid-19: si aggravano i focolai di Rsa e Cas

Un focolaio di 22 casi Covid a Fiesole si è sviluppato tra gli ospiti di un Centro di accoglienza straordinaria a Borgunto. Si tratta di giovani sotto i trent’anni, tutti asintomatici, che sono stati subito isolati e messi in quarantena sotto il monitoraggio dell'Azienda sanitaria. In seguito ad una riunione di urgenza in Prefettura ieri ne è stato disposto il trasferimento negli alberghi sanitari che avverrà nella giornata di oggi 24 ottobre. Il focolaio è stato scoperto dopo che un ospite del CAS che svolgeva servizio di volontariato in un altro Comune, essendo venuto a contatto con un soggetto positivo, è stato sottoposto alle analisi di rito.

Dopo l’esito di positività al Coronavirus, i test sono stati estesi anche agli altri ospiti della struttura. La ASL, insieme alla Cooperativa che gestisce il CAS, ha inoltre effettuato prontamente tutti gli accertamenti di tracciamento per risalire agli eventuali contatti avuti dai positivi nei giorni scorsi.

Il Sindaco Anna Ravoni rassicura la popolazione sul fatto che la situazione sia assolutamente sotto controllo visto che i ragazzi in pratica non hanno avuto contatti con l’esterno. “Nonostante i casi in aumento in tutta la Toscana e la difficoltà da parte di ASL nel reperire posti negli alberghi sanitari, la situazione è stata gestita bene grazie ad un intervento immediato e sinergico di Prefettura, Asl, Comune e Cooperativa” è il commento di Ravoni.

"Forza Italia manifesta piena preoccupazione circa il focolaio di casi Covid-19 che ha coinvolto i migranti ospitati presso il Cas di Borgunto nel Comune di Fiesole, un centro di accoglienza fin da subito avversato dalla popolazione locale, collocato nel centro della città i cui ospiti, fin dal loro arrivo, hanno creato apprensione nella popolazione locale per la mancata e doverosa sorveglianza della struttura. La situazione era già sfuggita di mano da molto tempo ed oggi è esplosa con la presenza del focolaio.

Un fatto grave che testimonia il fallimento del sistema di controllo da parte della istituzioni locali": lo dichiara Paolo Gandola, consigliere metropolitano Fi-centrodestra per il cambiamento, insieme a Elio Ferlaino, coordinatore comunale azzurro commentando la notizia del focolaio sviluppato presso il Cas di Borgunto a Fiesole. "Solo nella giornata di oggi - dicono i due esponenti politici - da quando abbiamo appreso al momento, saranno trasferiti i migranti presso le strutture e gli alberghi sanitari.

La notizia, tuttavia, è stata resa pubblica con grave ritardo rispetto alla comunicazione dei 22 casi positivi all'interno del Cas. Si tratta di fatti che stanno ingenerando nella popolazione forte preoccupazione. Forza Italia, infine, avanza qualche dubbio sull'assenza di contatti recenti dei migranti con la popolazione locale. Alcuni cittadini hanno riferito di averli visti, non più tardi nella giornata di ieri, a comprare qualche bottiglia di alcolico presso il vicino supermercato. Finora la quarantena in struttura da chi è stata sorvegliata?" Adesso "superiamo l'emergenza sperando che la loro positività non ingeneri altri casi Covid-19 in paese - concludono Gandola e Ferlaino - Per il futuro andrà rivista la collocazione del Cas a Borgunto non essendosi mai integrato con la popolazione locale ed essendo foriero da sempre di preoccupazioni ed ansie dai parte dei cittadini della frazione fiesolana".

A Pistoia altri 6 pazienti nella giornata di domani (domenica 24) verranno trasferiti nel reparto di Cure Intermedie al "Ceppo". Si tratta degli ospiti che, nella giornata di ieri erano risultati debolmente positivi e, vista l'accertata negatività, il Girot in collaborazione con la rete territoriale sanitaria aziendale ha deciso lo spostamento. Sono pertanto, 15 gli ospiti (9 erano stati trasferiti ieri sera) della RSA Villa Guidotti che saranno ricoverati nelle Cure Intermedie. Resta invece al momento invariata la situazione degli altri 38 ospiti positivi che rimangono isolati nella RSA. Prosegue invece da parte dell'AUSL la sorveglianza sanitaria all'interno della Rsa e l'assistenza agli ospiti che è stata rafforzata con personale dell'Azienda.

Rsa Pierotti di Coreglia Antelminelli: su 24 ospiti, 23 sono risultati positivi al Covid-19. Positivi anche sei operatori, di cui tre a bassa carica. È la situazione emersa oggi a Coreglia e subito comunicata dal sindaco, Marco Remaschi, che ha già chiesto all’Asl di trasformare subito l’Rsa in struttura Covid, così da mettere in sicurezza le persone, curarle con tempestività e contenere il più possibile la diffusione del contagio.

“La situazione è estremamente delicata - spiega il sindaco -. Appena appresa la notizia mi sono subito attivato con l’Asl per conoscere nel dettaglio la situazione e prendere tutti i provvedimenti per mettere in sicurezza le persone, pazienti e personale. Per questo motivo ho già chiesto all’Asl di trasformare l’Rsa in struttura Covid. Si parla di persone anziane quindi bisogna essere estremamente tempestivi e precisi. L’Asl ha già iniziato a fare l’indagine epidemiologica su tutte le persone entrate in contatto con gli anziani e con gli operatori risultati positivi e a tutte le persone che hanno avuto accesso alla struttura, la quale, come previsto per le altre Rsa, aveva già sospeso le visite dei parenti e dei familiari.

Sono in contatto diretto con l’Asl e con i responsabili della struttura, per monitorare l’andamento della situazione e informare tempestivamente la cittadinanza. Ai cittadini chiedo, una volta di più, di rispettare le regole in modo rigoroso, evitare assembramenti e limitare le uscite allo stretto necessario. La responsabilità individuale, in questo momento, è la misura più efficace per proteggere l’intera comunità”.

Due addette alla lavanderia interna della Casa di Riposo “V. Fossombroni” sono positive al Covid19. Tutti i dipendenti dello storico istituto aretino sono stati sottoposti ai periodici controlli per monitorare il virus e, dai risultati dei sessantadue tamponi effettuati, due hanno evidenziato la presenza di contagio. I due casi, di cui uno a bassa carica virale, interessano operatrici addette al reparto di guardaroba e lavanderia che non sono state a contatto diretto con i residenti e per cui sono state già attivate le adeguate procedure di isolamento domiciliare, mentre i locali dove erano impegnate sono stati sanificati e sono state messe in atto procedure di ulteriore compartimentazione dei vari moduli assistenziali per evitare la diffusione del contagio.

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