Covid-19: protezioni anche all'aperto

E' finita l'estate italiana noncurante della pandemia. Torselli (FdI): "Imprenditori e lavoratori costretti ad un secondo lockdown per colpa di un governo incapace"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 agosto 2020 21:08
Covid-19: protezioni anche all'aperto

Una nuova ordinanza del Ministro della Salute inerente la pandemia Covid-19 dispone l'obbligo alle protezioni anche all'aperto dalle ore 18:00 alle ore 6:00. Nelle prossime notti di questo caldo di agosto le forze dell’ordine dovranno invitare tanti giovani a tornare a casa, se sbadati non si ricordano che  siamo ancora nel bel mezzo della pandemia. Pena il pagamento di sanzioni per molti euro.

"Con la decisione di chiudere le discoteche adesso, questo Governo ha mostrato ancora una volta tutta la sa incapacità nel gestire l'emergenza Coronavirus. E a rimetterci sono solo imprenditori e lavoratori del settore che si vedono costretti a chiudere le loro attività". E' quanto affermato da Francesco Torselli, candidato di Fratelli d'Italia in consiglio regionale nel collegio Firenze 1, dopo aver appreso della decisione del Governo di chiudere discoteche e sale da ballo "La salute dei cittadini è la nostra priorità ma sin dall'inizio della pandemia il Governo giallo-rosso ha stabilito regole tardive e contraddittorie per contenere il contagio.

Questo nuovo decreto colpisce tutti indistintamente ed è una mazzata soprattutto per coloro che hanno lavorato nel rispetto delle regole. I gestori stimano una perdita di fatturato attorno ai 4 miliardi di euro ed intanto a molti non è arrivata nemmeno la cassa integrazione per i mesi di marzo, aprile e maggio". "E così - conclude Torselli - soltanto pochi giorni fa il ministro Speranza e il governatore Rossi hanno introdotto l'obbligatorietà del tampone a chi rientra da alcuni Paesi stranieri.

Una decisione tardiva visto che da settimane in Spagna, Croazia e Grecia c'è un'impennata di casi di contagio. Non basta l’impegno del Governo e delle Regioni a sostenere economicamente il settore. Siamo stufi di promesse a vuoto come la famosa ‘potenza di fuoco’ di Conte. Vogliamo sapere quali sono queste misure e il valore esatto dei fondi stanziati".

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