Covid-19: ci sono contagiati al Fuligno di via Faenza?

Interrogazione di Fratelli d'Italia sulla diffusione del Coronavirus a Firenze. Altro focolaio al Cas di Carrara. La denuncia del segretario Uil Fpl, Claudio Salvadori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 agosto 2020 14:04
Covid-19: ci sono contagiati al Fuligno di via Faenza?

Interrogazione urgente del gruppo Fratelli d'Italia, primo proponente Alessandro Draghi, sulla presenza del Covid-19 al Fuligno di via Faenza. La struttura, situata nel centro storico, è sede del Centro Servizi e Formazione dell’A.S.P. Montedomini che è una controllata del comune. Dopo la ristrutturazione immobiliare opera nel campo dei servizi di sostegno alla marginalità e come centro di inclusione sociale. Il servizio di accoglienza, struttura di seconda soglia, è costituito da due settori: 13 mini-appartamenti per 45 posti letto destinati a nuclei familiari e 11 camere per 24 posti letto destinate a donne con o senza figli. Secondo alcuni residenti in zona nella struttura si sarebbero manifestati casi di contagio da Covid-19, i particolare nel reparto delle camere degli ospiti stranieri. Su questo tema si concentra l'attenzione del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.

Nei giorni scorsi si era manifestato un focolaio Covid anche al centro di accoglienza gestito da Casa Betania a Carrara. "Pretendiamo risposte urgenti perché quanto sta accadendo è solo la punta dell’iceberg di un comportamento scorretto da parte dell’associazione”. a puntare il dito stavolta è il segretario della Uil Fpl, Claudio Salvadori, che ha scritto alla direzione della Onlus per chiedere chiarimenti sulla gestione dell’emergenza con particolare riferimento al caso di un operatore.

“Il nostro iscritto ci ha contattato allarmato per quanto sta avvenendo. Ha prestato servizio, infatti, in vari Cas fra cui proprio quello di Bonascola dove è emerso un focolaio Covid19 con una ventina di positivi. Eppure – prosegue Salvadori – nonostante la grave emergenza ci risulta che non siano state attivate le procedure del caso”. Il segretario Uil Fpl ci va giù duro con la dirigenza dell’associazione: “Ricordiamo che le disposizioni normative nazionali e regionali emanate per contrastare l’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 prevedono l’adozione di misure di contenimento alla diffusione del virus ben specifiche.

Chi è entrato in contatto con un caso confermato o anche solo probabile deve essere segnalato all’Usl che farà le opportune valutazioni e prenderà le misure più opportune, dall’isolamento al tampone. Il lavoratore, nostro iscritto, in mancanza di disposizioni urgenti, sta effettuando percorsi con il nostro supporto a titolo esclusivamente personale ed è per questo che vogliamo chiarimenti con estrema urgenza e un incontro al più presto, quando le condizioni di sicurezza lo permetteranno, con la dirigenza di Casa Betania.

Vogliamo infatti discutere anche altri aspetti prettamente sindacali – conclude Salvadori – come le ripetute mancanze e i continui ritardi nell'erogare gli stipendi che spesso e volentieri vengono dati solo in percentuale sul dovuto e che a volte ‘saltano’ anche mesi”.

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