Covid-19: a regime decine di migliaia di tamponi a settimana nei porti e nelle stazioni

Attive le postazioni con personale specializzato. L’allarme di Fp Cgil Firenze: “Mancano guanti e camici per gli operatori sanitari, a rischio il mantenimento dei servizi essenziali. Siamo pronti a forme di lotta e azioni legali”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 agosto 2020 23:45
Covid-19: a regime decine di migliaia di tamponi a settimana nei porti e nelle stazioni

Firenze, 26-8-2020- Come previsto dall’ordinanza firmata martedì 25 agosto dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, entro breve ai viaggiatori che transitano nei porti di Livorno e Piombino e nelle stazioni ferroviarie di Pisa e Viareggio verranno proposti test tamponi molecolari gratuiti e su base volontaria. Ad occuparsi di gestire il servizio saranno gli operatori dell’Asl all’interno di postazioni di accoglienza “drive-trough” o “walk-trough” predisposte nei pressi dei porti e delle stazioni ferroviarie sopra citate. In queste ore sono in corso le operazioni di pianificazione ed allestimento in stretta collaborazione con tutti gli enti, Prefettura e Comuni in primis, e le compagnie coinvolte.

Entro pochi giorni, come previsto dall'ordinanza regionale sarà quindi possibile effettuare tamponi per i viaggiatori in transito, che siano residenti o meno sul territorio regionale. Per garantire il servizio erogato all’interno di tende o tensostrutture che verranno montate nelle prossime ore a cura della Protezione Civile, l’Asl ha pianificato e messo in piedi un’organizzazione davvero imponente. Queste le postazioni che verranno allestite: 3 al porto Livorno; 2 al porto di Piombino; 1 alla stazione Pisa (dal lunedì al venerdì); 1 alla stazione di Viareggio (dal lunedì al venerdì).

Le postazioni diventeranno poi due sia alla stazione di Pisa che a quella di Viareggio nel corso del fine settimana (sabato e domenica). L’orario di apertura previsto è sulle 12 ore, dalle ore 8 alle 20, con tempo di effettuazione previsto per ogni test di 3 minuti circa. E’ quindi prevista, a regime, una produzione settimanale di oltre 25 mila tamponi. Nel dettaglio verranno assicurati ogni giorno 2.400 tamponi nei porti (1.400 Livorno e 1.000 Piombino), 960 tamponi nelle stazioni ferroviarie dal lunedì al venerdì, 1.920 tamponi nelle stazioni tra sabato e domenica. Ogni giorno, dal lunedì al venerdì, saranno impegnati in questa attività, oltre 100 operatori tra sanitari (infermieri ed OSS) ed amministrativi. Nei fine settimana saranno invece, quotidianamente, oltre 130 gli operatori che garantiranno il servizio, sempre tra sanitari ed amministrativi.

Iniziata la campagna di test di tracciamento anti-covid alla stazione ferroviaria di Arezzo. Un gazebo ed un’ambulanza con personale infermieristico ed amministrativo della USL TSE da stamani sono posizionati a lato della stazione ferroviaria di Arezzo, vicino alla sede del servizio taxi, per fornire il servizio gratuito di tamponi per i viaggiatori in arrivo ed in partenza da Arezzo.Gli esami sono eseguiti dal personale della Ausl dalle 7:30 alle 22:30.Il team della Ausl registrerà le persone ed effettuerà il tampone. I tamponi verranno inviati direttamente al laboratorio analisi dell'Ospedale San Donato per essere processati.

“Questa iniziativa -afferma il Direttore Generale USL TSE Dott. Antonio D’Urso- potenzia significativamente le attività di tracciamento del virus nel solco di quello che abbiamo sempre fatto: Tamponi, Tracciamento,Trattamento sono i tre pilastri su cui l’Azienda USL TSE ha sviluppato le strategie di azioni di questi mesi. Oggi, che siamo di fronte ad un aumento dei casi, principalmente di ritorno da luoghi di vacanza e villeggiatura, questo servizio assume una importanza ancora maggiore, anche in vista del rientro al lavoro ed allo studio di tanti pendolari.

La postazione è esclusivamente riservata ai viaggiatori (toscani e non toscani) purché esibiscano un tagliando che evidenzia il viaggio e sarà ad accesso diretto non prenotabile. Naturalmente, prosegue il DG D’Urso, le persone che si sottopongono al test dovranno attenersi ai comportamenti previsti per l'isolamento fiduciario presso la propria abitazione, fino alla comunicazione del test che avverrà tra le 24-36 ore successive. In caso di negatività del test non verrà adottato alcun provvedimento restrittivo; in caso di positività la persona sarà presa in carico dal Dipartimento di Prevenzione della Asl di riferimento per la procedura di quarantena e di sorveglianza sanitaria.”

“E’ stato un lavoro rapido e di grande impatto -dichiara Simone Caselli coordinatore infermieristico del Distretto sanitario di Arezzo- e siamo molto orgogliosi di aver messo in piedi questa postazione, mobile per il momento ma pensiamo di renderla stabile a breve, che fornisce un servizio fondamentale per i cittadini ed i viaggiatori. Il nostro personale è altamente qualificato e sarà in grado di fare i tamponi a tutti coloro che si presenteranno.”

Le persone che si sottoporranno al test dovranno attenersi ai comportamenti previsti per l’isolamento fiduciario nella propria abitazione, fino alla comunicazione del test entro le 24-36 ore successive. In caso di negatività del test non verrà adottato alcun provvedimento restrittivo; in caso di positività la persona sarà presa in carico dal dipartimento di prevenzione della Asl di riferimento per la procedura di quarantena e di sorveglianza sanitaria. Per evitare lunghe attese nei porti e nelle stazioni, i soli viaggiatori residenti in Toscana già da ieri (25 agosto 2020) possono prenotare il tampone - in un “drive-trough” o “walk-trough” della propria città di residenza - entro le 24 ore dall'arrivo sul sito http://viaggiasicuro.sanita.toscana.it/.

La prenotazione può essere effettuata anche al momento dell’arrivo o della partenza.

"Nonostante le nostre ripetute denunce e segnalazioni persiste ancora, nei servizi sanitari dell’Azienda sanitaria Usl Toscana Centro e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi, una drammatica penuria di guanti monouso che sta mettendo a durissima prova la tenuta stessa dei servizi sanitari essenziali, i quali nei prossimi giorni, se non saranno presi urgenti e drastici provvedimenti, non potranno garantire la normale erogazione delle prestazioni -si legge in un documento della Fp Cgil Firenze- Una situazione drammatica che sta mettendo in grave difficoltà il lavoro di centinaia di operatori sanitari impegnati nei servizi ospedalieri e territoriali dell’Area Vasta Centro, che a breve si troveranno impossibilitati a svolgere il proprio lavoro per la mancanza di un importante e fondamentale presidio di protezione individuale. Tutti i servizi sanitari, Pronto soccorso compresi, andranno incontro a una paralisi operativa se non verranno adottate drastiche misure da parte di ESTAR, organo tecnico regionale responsabile del corretto approvvigionamento del materiale sanitario dei servizi sanitari regionali: da più di un mese gli operatori sanitari di tutta l’Area Vasta Toscana Centro sono costretti quotidianamente a fare miracoli per centellinare i pochi pezzi ancora in circolazione nei reparti, obbligati a lavorare con guanti di misure non idonee e fatti di materiale spesso scadente. Nel contrasto alla pandemia ancora in atto nel nostro Paese guanti, mascherine e camici risultano essere dispositivi di protezione individuale necessari per la salvaguardia della salute dei lavoratori sanitari e presidi fondamentali per il contenimento nella diffusione del virus. Vista l’attuale evidente impossibilità di Estar di garantire la corretta quantità del materiale necessario, la FP CGIL chiede l’immediata attivazione di provvedimenti urgenti, con l’attuazione dei decreti ministeriali già oggi in vigore, che affidano alle Regioni la possibilità di requisire nel mercato privato i dispositivi individuali di protezione necessari per il mantenimento del normale funzionamento dei servizi sanitari pubblici".

La FP CGIL è pronta a intraprendere tutte le forme di lotta e le azioni legali necessarie al fine di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori sanitari, richiamando il rispetto della Legge 81 che obbliga le Aziende sanitarie datrici di lavoro a fornire tutti i dispositivi di protezione individuali e individuandole come responsabili legali e penali di eventuali infortuni del personale.

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