Costume Colloquium VII: Fashion and Dress in Space and Place

L’edizione di quest’anno è dedicata a Lucca e al suo territorio. Pochi giorni alla diretta streaming dell’evento che quest’anno si terrà in forma virtuale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2020 22:42
Costume Colloquium VII: Fashion and Dress in Space and Place

Firenze, 12 novembre 2020 – Saranno Lucca e il suo territorio a fare da cornice, seppur virtuale, alla VII edizione di Costume Colloquium, l’evento biennale promosso dalla Fondazione Romualdo Del Bianco di Firenze e organizzato dal Movimento Life Beyond Tourism-Travel to Dialogue. Un evento che dalla sua prima edizione coinvolge il settore moda e fashion chiamando a raccolta esperti, studiosi e appassionati di costume da tutto il mondo.

Costume Colloquium VII – Fashion and Dress in Space and Place, che si propone di mettere in relazione il concetto di moda con spazio e tempo, si sarebbe dovuto tenere a Firenze dall’11 al 15 novembre, negli spazi dell’Auditorium al Duomo di Firenze. La situazione di incertezza internazionale legata alla pandemia ha indotto i suoi promotori a ripensare l’evento, proponendo un format virtuale. L’edizione di 2020 sarà tutta declinata online, nell’intento di andare comunque avanti forti della convinzione che la cultura debba essere uno degli strumenti adeguati a mantenere vive le attività quotidiane.

Come per gli altri eventi promossi dalla Fondazione, anche Costume Colloquium si è sempre caratterizzato per la volontà di valorizzare le tradizioni culturali dei luoghi coinvolti, in particolare la Toscana e i suoi territori. Ogni edizione ha sempre incluso visite esclusive in luoghi della nostra regione ricchi di un significato storico e culturale: quest’anno, l’evento avrebbe portato i suoi partecipanti fisicamente alla scoperta di Lucca e del suo territorio.

Grazie alla collaborazione dell'Ente Territoriale del Turismo della Città di Lucca i partecipanti potranno assistere alla proiezione di un video promozionale del territorio lucchese e del Museo di Palazzo Mansi. Un modo per non perdere l’opportunità di scoprire le bellezze culturali e le altre attrattive territoriali che ne contraddistinguono l’identità.

La VII edizione di Costume Colloquium potrà contare su 33 relazioni da autori di 15 Paesi: Australia, Belgio, Canada, Croazia, Danimarca, Giappone, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Perù, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Thailandia.

Nei giorni del convegno (14 e 15 novembre) sarà attiva la trasmissione in diretta dall’Auditorium al Duomo degli interventi, da dove – nel rispetto delle normative vigenti – verranno coordinati gli interventi degli ospiti locali, con i loro contenuti esclusivi. Tra questi: Firenze Patrimonio Mondiale (Ufficio UNESCO Comune di Firenze), Fondazione Zeffirelli, Museo Salvatore Ferragamo, Museo di Palazzo Mansi, Città di Lucca, Idea Toscana. Per accedere ai contenuti video e alle dirette streaming si consiglia la registrazione.

Registrandosi su https://www.lifebeyondtourism.org/costume-colloquium-iiv-2020/, si potrà beneficiare di speciali condizioni di partecipazione riservate esclusivamente a coloro che sono interessati ai temi trattati dall’evento, sia in passato che per la presente settima edizione.

La storia di Costume Colloquium

Costume Colloquium nasce nel 2008 con la prima edizione dedicata a Janet Arnold (Costume Colloquium I – A tribute to Janet Arnold, 2008). Le edizioni successive (Costume Colloquium II – Dress for Dance, 2010; Costume Colloquium III – Past Dress - Future Fashion, 2012; Costume Colloquium IV – Colors in Fashion, 2014; Costume Colloquium V: Restraint and Excess in Fashion and Dress, 2014; Costume Colloquium VI – Textiles in Fashion: Creativity in Context, 2018) fanno di questo convegno un appuntamento per favorire incontri e scambi internazionali tra professionisti del settore, studiosi, studenti e semplici appassionati di moda e costume.

Come da tradizione con Costume Colloquium, la Fondazione Romualdo Del Bianco e il suo Movimento Life Beyond Tourism Travel to Dialogue intendono valorizzare l’identità del nostro territorio che sotto così tanti aspetti ha condizionato la crescita e lo sviluppo del patrimonio della nostra regione. Questo è un aspetto centrale della missione della Fondazione Romualdo Del Bianco, orientata fin dal 1991 al riavvicinamento delle culture e a favorire l’interpretazione e la presentazione dei luoghi, specie i meno conosciuti, per una loro valorizzazione a livello internazionale.

L’attività della Fondazione Romualdo Del Bianco di Firenze si è concentrata sulla promozione del dialogo tra culture tramite il viaggio e il patrimonio. La Fondazione, nel corso di 30 anni di attività costellati di convegni internazionali, seminari e corsi di formazione per giovani, di premi e di riconoscimenti nazionali e internazionali, si è mossa prima verso l’Europa dell’Est, e progressivamente verso altre aeree del mondo -dal Giappone agli Stati Uniti, dalla Cina all’Australia, fino al più recente coinvolgimento del continente africano- creando una solida ed estesa rete di relazioni: 500 istituzioni in 111 paesi nei 5 continenti.

Obiettivo primo di tutte le attività svolte è stato -ed è- il perseguimento di una crescita civile diffusa, una pacifica coesistenza tra popoli attraverso strumenti basati su un’idea di viaggio che va oltre il consumo e i servizi massificati, ed è invece finalizzata al dialogo e allo scambio di esperienze nel pieno rispetto delle diversità.

Nella visione della Fondazione il patrimonio -in tutte le sue forme, naturali e culturali, tangibili e intangibili- è chiamato a veicolare valori di pace, di rispetto e capacità di ascolto, di accoglienza e di ospitalità, come recita lo stesso titolo de recente Forum 2020 Building Peace through Heritage I e l’Appello lanciato nella primavera 2019 alla comunità internazionale.

Dalla Fondazione sono nati il Movimento Life Beyond Tourism e l’Istituto Internazionale Life Beyond Tourism, quest’ultimo dedicato allo studio e alla disseminazione di tutte le tematiche connesse ad un modello alternativo di viaggio e alla valorizzazione delle espressioni culturali viste come anima dei luoghi, elementi di stabilità individuale e sociale. Nell’ottica Life Beyond Tourism l’incontro tra il visitatore e il luogo visitato offre al primo l’occasione di vivere un’esperienza formativa, conoscitiva e umana, e al residente l’opportunità di conoscere nuove culture, accrescere la consapevolezza della propria identità culturale e di trasmetterla per farne il cardine del proprio sviluppo sostenibile, così trasformando i viaggiatori in “residenti temporanei” e le comunità locali in “comunità di apprendimento”.

Il viaggio culturale è in grado di avvicinare le persone e di promuovere la solidarietà e la fiducia, elementi essenziali per il progresso sociale ed economico dell’umanità

Foto gallery
Notizie correlate
In evidenza