Coronavirus: una rete capillare di punti vendita per i buoni spesa

L’appello degli assessori Vannucci e Gianassi a grande distribuzione e negozi di vicinato: “Vi invitiamo ad aderire per agevolare i cittadini”. Da lunedì 6 aprile via al servizio fino a esaurimento delle risorse: chi può accedere e come fare richiesta. La Lega: "Vigilare sui rincari"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 aprile 2020 18:53
Coronavirus: una rete capillare di punti vendita per i buoni spesa

Grande distribuzione e negozi di vicinato insieme nella catena di solidarietà creata dai Comuni, su input del governo, per aiutare persone e famiglie che hanno difficoltà a fare la spesa a causa dell’emergenza per il Coronavirus. Dalla prossima settimana saranno distribuiti, a coloro che hanno i requisiti, i buoni spesa, misura di solidarietà alimentare messa a punto dall'assessorato a Welfare dopo lo stanziamento da parte del governo di 400 milioni di euro destinati al ‘soccorso alimentare’ degli italiani a causa della crisi per il Covid-19. I buoni spesa sono titoli cartacei nominali del valore di 10 euro l'uno. Sono già diverse le adesioni da parte della grande distribuzione e dei negozi di vicinato, dove possono essere consumati i buoni spesa.

Affinché aumenti il numero dei punti vendita convenzionati e i cittadini possano avere la possibilità di rivolgersi al negozio più vicino a casa per fare acquisti, gli assessori a Welfare Andrea Vannucci e al Commercio Federico Gianassi fanno un appello sia alla grande distribuzione che ai negozi di vicinato: “Vi invitiamo ad aderire all’iniziativa e ad accettare i buoni spesa. Così i cittadini che hanno diritto al sostegno alimentare possono utilizzare i buoni più facilmente e in più punti vendita, magari proprio nei negozi vicino a dove abitano e dove sono soliti recarsi per acquistare i generi alimentari”. “Vorremmo che in città si creasse una rete capillare di negozi convenzionati - hanno detto Vannucci e Gianassi - affinché i fiorentini possano mantenere intatte, per quanto possibile ovviamente, le proprie abitudini d’acquisto”.

I supermercati e i negozi di vicinato che vogliono informazioni sulle condizioni per l'adesione possono inviare una e-mail all’indirizzo firenze-it@edenred.com.

"È fondamentale che in questa fase ci sia un controllo dei prezzi per evitare speculazioni a danno dei cittadini, sia per i dispositivi di protezione individuale che anche per i generi di quotidiana necessità" e, per i consiglieri metropolitani della Lega nel Centrodestra Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa "è importantissimo in questo momento tutelare cittadini, consumatori e soprattutto persone che vivono situazioni di indigenza e non possono essere colpite oltre che dal problema della pandemia il corso anche da quello di avere ulteriori sofferenze economiche". Non va poi sottovalutato il fatto che "molte partite iva e molti professionisti vivono momenti drammatici. Dunque è importantissimo impedire di guadagnare su tanta sofferenza sociale e difficoltà per le persone".

Per i beni di prima necessità, sono circa 135 mila euro le risorse a disposizione del Comune di Bagno a Ripoli per supportare le famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19. Previsti contributi da 150 a 450 euro in base all’ampiezza del nucleo familiare. “Ci sono persone che in queste settimane, con l’emergenza in atto, hanno perso il lavoro, interrotto o ridimensionato fortemente la loro attività – spiega il sindaco Francesco Casini -.

È concreto il rischio che l’emergenza sanitaria si trasformi in una crisi sociale e vogliamo scongiurarlo. Il buono spesa è una prima misura di supporto per le famiglie e si aggiunge a quelle già in campo dall’amministrazione come la sospensione delle tariffe per i servizi scolastici e le agevolazioni per le imprese. Abbiamo semplificato al massimo le procedure per partire con l’erogazione del contributo il prima possibile. E fin da subito effettueremo controlli serrati per garantire la massima trasparenza nell’assegnazione.

Abbiamo inoltre richiesto la collaborazione del volontariato locale, di Caritas e dei rappresentanti delle parti sociali per avere segnalazioni ‘qualificate’ di persone in difficoltà a causa dell’emergenza”.

A partire da lunedì 6 aprile alle 12 saranno pubblicati e scaricabili sul sito web del Comune di Lastra a Signa i moduli per inoltrare domanda per ottenere il bonus spesa o il pacco alimentare relativi alle misure urgenti di solidarietà alimentare (ordinanza Protezione Civile 658/2020). I moduli in forma cartacea invece saranno disponibili, sempre dal 6 aprile, presso lo Sportello Unico al cittadino in piazza del Comune. La modulistica andrà riconsegnata via mail all’indirizzo urp@comune.lastra-a-signa.fi.it o a mano presso lo Sportello Unico negli orari lunedì, mercoledì, venerdì, sabato dalle 8.40 alle 13.40 e il martedì e giovedì dalle 8.40 alle 13.40 e dalle 15 alle 17.40 (suonare il campanello al portone in piazza del Comune) o via mail all’indirizzo urp@comune.lastra-a-signa.fi.it. L'assegnazione del buono spesa avverrà tramite i servizi sociali del Comune mentre la distribuzione del pacco alimentare verrà effettuata tramite i volontari della Caritas Parrocchia della Natività e della Misericordia di Lastra a Signa.

Anche a Pisa la Giunta Comunale ha approvato questo pomeriggio i criteri e le modalità operative per l’assegnazione dei Buoni alimentari per i nuclei familiari che hanno subìto una riduzione di entrate economiche a seguito dell’emergenza Coronavirus, nell’ambito degli interventi urgenti di solidarietà previsti dalla Ordinanza del 29 marzo scorso del Dipartimento della Protezione civile, che assegnano al Comune di Pisa 471 mila euro.

«Nella giunta di oggi, svolta in videoconferenza come prevede il DPCM del Governo – spiega il Sindaco Michele Conti - abbiamo approvato la delibera per la distribuzione dei buoni alimentari con le risorse assegnate ai Comuni dall’ordinanza della Protezione Civile. In appena tre giorni e mezzo abbiamo individuato i criteri, fatto gli atti necessari, modificato l’organizzazione interna degli uffici comunali per essere pronti a una distribuzione capillare che inizierà da lunedì prossimo. Tutte le informazioni utili saranno pubblicate sul sito istituzionale del Comune di Pisa. Cercheremo di soddisfare le esigenze di tutti nel più breve tempo possibile. Come faccio spesso in questo periodo di emergenza, ai Pisani chiedo pazienza e collaborazione. Noi ci assicureremo che i buoni arrivino davvero a tutti coloro che sono in difficoltà»

Da lunedì prossimo (6 aprile) e fino a esaurimento delle risorse, sarà dunque possibile per i cittadini fare specifica richiesta per ottenere i Buoni Alimentari. Le domande potranno essere inoltrare tramite posta elettronica o per telefono. I Buoni, stampati dalla tipografia comunale, saranno numerati progressivamente e, al momento dell’emissione, datati e sottoscritti dal dirigente del servizio; saranno nominativi e potranno essere spesi entro il 15 maggio 2020 presso gli esercizi commerciali individuati appositamente dal Comune e comunicati tramite i canali ufficiali (Sito internet, Social). Il Buono Alimentare, uno per nucleo familiare, potrà avere un importo variabile a seconda dei componenti: da 150 euro per una persona componente il nucleo familiare, 300 euro per due persone, 400 euro per tre persone.

È previsto un aumento di 50 euro per ogni componente il nucleo familiare superiore a tre. Possono presentare domanda i soggetti iscritti all’ufficio anagrafe del Comune di Pisa al 29 marzo 2020. Sono esclusi i nuclei nei quali sia presente: uno o più stipendi derivante da impiego pubblico; uno o più membri beneficiano di cassa integrazione; uno o più membri siano titolari di Reddito di Cittadinanza o altro sussidio pubblico; un reddito pensionistico; redditi derivanti da rapporti di locazione di immobili di proprietà; alla data del 30 marzo 2020, una giacenza complessiva (per nucleo) nei conti correnti superiore a: € 6.000 per famiglia; ciò a meno che il conto corrente sia congelato o il titolare non si trovi nella indisponibilità temporanea dei propri beni.

Mentre sono ammessi i nuclei con lavoratori autonomi, o liberi professionisti, che abbiano perso oltre il 30% dei ricavi mensili, sempre che non siano esclusi per i motivi sopra indicati. I richiedenti potranno inviare una mail allegando il modello di autocertificazione che sarà possibile scaricare dal sito del Comune oppure telefonare a una serie di numeri che verranno indicati. In questo caso l’operatore valuterà il possesso dei requisiti, compilerà on line l’autocertificazione (oppure darà le istruzioni al cittadino sulla compilazione), darà le informazioni sull'importo del Buono riconosciuto e sulla data di consegna. I Buoni alimentari saranno consegnati al domicilio del cittadino a cura degli operatori del Comune, Polizia Municipale, messi comunali e altri.

Ammonta a circa 140.000 euro la somma assegnata dalla presidenza del consiglio dei ministri, tramite il dipartimento della protezione civile, al Comune di Cortona, come misura urgente di solidarietà alimentare, per l’attuale emergenza coronavirus. Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, aveva reso noto lo stanziamento di complessivi 400 milioni di euro per tutti i comuni italiani. L’amministrazione comunale, in attuazione dell'ordinanza emessa dalla protezione civile, ha disposto l'erogazione di pacchi alimentari a favore delle famiglie in difficoltà economica, causata dall’emergenza sociale determinata dal Covid 19. Il comune ha individuato la Caritas come prezioso braccio operativo per la consegna dei pacchi.

Per attivare questo supporto è disponibile l'apposito modello sul sito internet del comune. L’erogazione può essere richiesta compilando l’apposito form presente sul sito, inviando una e-mail al comune di Cortona, o contattando i servizi sociali. La richiesta deve essere accompagnata da un’autodichiarazione che attesti la condizione di bisogno e l'effettiva sussistenza di problemi economici.

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