Coronavirus: Nardella chiede l'esercito per presidiare i parchi

Il sindaco di Firenze stamani a Lady Radio: "L'ho proposto al prefetto, così si libererebbero gli agenti della polizia municipale e delle forze dell'ordine, che potrebbero svolgere attività su altre zone. Troppe code davanti ai supermercati, è un problema serio. Comuni italiani a rischio fallimento"

Redazione Nove da Firenze
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23 marzo 2020 10:04
Coronavirus: Nardella chiede l'esercito per presidiare i parchi
foto Twitter Esercito

(DIRE) Firenze, 23 mar. - Servirsi dell'esercito per far rispettare le misure di contenimento del coronavirus "è una possibilità già prevista" dal Viminale, visto che i militari sono già impegnati nell'operazione 'strade sicure'. "Non ci vedrei nulla di strano" se presidiassero "anche alcune aree dove c'è ancora un afflusso di persone pericoloso" e "ho proposto al prefetto di utilizzarli a presidio dei grandi parchi, agli ingressi". Lo sottolinea il sindaco di Firenze, Dario Nardella, nel corso di un intervento a 'Lady Radio'.

Così, spiega, si potrebbero "liberare gli agenti della polizia municipale e delle forze dell'ordine, che potrebbero svolgere attività su altre zone. Il punto è garantire un presidio del territorio capillare, se l'esercito può aiutare" con funzioni di pubblica sicurezza "ben venga". Sempre sul fronte dei controlli, Nardella nei giorni scorsi ha ipotizzato l'utilizzo delle celle dei cellulari, annunciando che ne avrebbe parlato con i gestori della telefonia mobile. Una strada, su cui però precisa: "Sono macro dati" che rivelano "i flussi delle persone che si spostano, come abbiamo usato per capire i flussi turistici.

Non c'è assolutamente alcun rischio di andare a violare la privacy".

L'ultimo fine settimana a Firenze "è andato decisamente meglio rispetto a quello precedente.Evidentemente sempre più persone sono consapevoli del rischio che corrono andando fuori spesso e senza motivi particolari", spiega ancora Nardella, ricordando anche i controlli che la polizia municipale (ieri 9 denunce) sta mettendo in campo per il rispetto delle misure di contenimento del coronavirus. Il problema, però, è che "si registrano code molto lunghe davanti ai supermercati. Sabato è stato il giorno critico; domenica, anche per la chiusura dei punti vendita di Unicoop, non si sono create file particolarmente significative.Però, dalle foto che mi arrivano la situazione è ricominciata gia' stamattina: la coda all'Esselunga di via del Gignoro è impressionante".

Per Nardella "l'eccessiva e ingiustificata affluenza davanti ai supermercati" crea un "problema serio". In questa fase, quindi, la consegna della spesa a domicilio è un elemento "fondamentale. Ho invitato tutte le aziende della grande distribuzione a garantire questo servizio e mi pare si stiano dando da fare". 

Molti residenti nell'area metropolitana, confinanti con Firenze, sollevano inoltre un quesito: se sia possibile cioè percorrere alcune centinaia di metri, 'scavallando' i confini comunali imposti ieri dal Viminale e dal ministero della Sanita', per raggiungere i grandi supermercati cittadini. Un tema colto da Nardella: "Come sindaco metropolitano ritengo che ci voglia un minimo di margine e di flessibilità, che però deve valere solo per quei comuni dove non ci sono grandi supermercati", perché "non deve essere una scusa per spostarsi. Da Scandicci in molti vanno a fare la spesa a Ponte a Greve, al grande centro commerciale". Oppure a sud, "con gli abitanti di Bagno a Ripoli che vanno a alla coop di Gavinana". Va vista "la situazione comune per comune: vedremo con il prefetto come interpretare questa flessibilità".

Per le casse dei comuni, travolte dall'emergenza coronavirus, serve "un fondo di almeno 3 miliardi, che dia liquidità immediata per portare avanti i servizi essenziali. Ed è necessaria la riduzione del fondo crediti di dubbia esigibilità", per sbloccare risorse altrimenti congelate, spiega sempre a 'Lady Radio' Nardella, che aggiunge: "Se andiamo avanti così nell'arco di tre, quattro mesi tutti i comuni italiani falliscono. Ma un'ipotesi del genere è impossibile, non voglio crederla".A Palazzo Vecchio, aggiunge, "ci stiamo attrezzando in ogni caso, anche se arriveranno gli aiuti dal governo", perché "il bilancio di quest'anno sarà durissimo. Nelle prossime settimane faremo già delle proiezioni".

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