Coronavirus: molte criticità nella gestione dell'emergenza

Chiude temporaneamente la Casa della Salute di Empoli. Accessi ridotti anche nei reparti materno infantili. Il Sindaco di Pisa Conti scrive al presidente della Regione Giani: «Aumentare punti di prelievo e personale che esegue tamponi. Far applicare correttamente ai Dipartimenti di Prevenzione la circolare ministeriale sulla quarantena breve». Lega Salvini: “Asl assente, situazione imbarazzante”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2020 14:08
Coronavirus: molte criticità nella gestione dell'emergenza

Per la gestione dell’emergenza Covid-19 nella scuola è necessario attenersi a precisi protocolli sanitari previsti per legge. Ma suscita ormai numerosi dubbi la sicurezza sanitaria dei cittadini con sospetto di contagio.

E' il caso di una lettrice di Nove da Firenze che ci scrive: "Il figlio del mio compagno è a casa perché un compagno di classe è positivo. Dalla Asl non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione, nemmeno per me, che lavoro come operatrice domiciliare per una cooperativa sociale. Al momento non sono soggetta a controllo, o tampone. Come è possibile che io possa lavorare senza essere sottoposta a tampone, pur in convivenza con chi sta in quarantena fiduciaria? Ho chiamato i medici curanti di entrambi e la mia cooperativa, ma si dice che non sono soggetta né a tampone né a restrizioni. A me non pare vero lavorare (lo dico contro il mio interesse). Ma mi domano quale sia la coerenza delle direttive sanitarie".

La lettrice del nostro giornale on line non è la sola a esprimere perplessità. “A Firenze - dichiara il Consigliere Andrea Asciuti - succede che, se una classe di una materna va in quarantena causa Covid, i genitori non ricevono la notifica dall’Asl necessaria per comunicare l’assenza dal lavoro”. “Non solo - continua Asciuti – ma, al numero indicato per contattare la stessa Azienda Sanitaria, non risponde nessuno. Questo causa disagi gravi ed irreparabili per le famiglie fiorentine che, anziché sentirsi tutelate dal nostro sistema sanitario, vengono lasciate abbandonate.

Un danno che combattiamo, come quello causato dall’interruzione delle gite scolastiche: se svolte in sicurezza permettono di tenere in piedi un intero settore economico”. “Abbiamo presentato - evidenziano il Capogruppo Bussolin e Asciuti - una interrogazione urgente, oggi, in Consiglio Comunale per avere le spiegazioni dovute e per comprendere dall’Assessore competente quale sia lo stato reale di salute nelle nostre scuole, alla luce anche della richiesta avanzata da Nardella per i Covid test salivari.

Non solo, occorrerà capire quali contromisure prenderemo, visto il sovraffollamento dei mezzi pubblici. Non vorremmo- concludono Bussolin e Asciuti - che nelle nostre scuole non venisse prestata la dovuta attenzione”.

In effetti i protocolli prevedono che se la scuola, durante l’orario scolastico, rileva un alunno con potenziali sintomi, procede a isolarlo, avvisa la famiglia e la Asl; se la Asl riceve comunicazione da parte di una famiglia di un bambino con potenziali sintomi provvede a prenderlo in carico. In entrambi i casi la Asl avvia immediatamente un’indagine per verificare la eventuale positività del caso, eventuali contatti diretti e all’esito dell’indagine emette i relativi provvedimenti. I provvedimenti possono andare dall’isolamento dell’alunno a quello della classe, fino alla chiusura della scuola. A questo proposito è fondamentale chiarire che tutto è comunque e sempre codificato secondo quanto previsto dalle disposizioni e dai protocolli in materia di contenimento del virus e nessun provvedimento può essere adottato al di fuori delle normative.

Tuttavia stamani il Sindaco di Pisa Michele Conti ha inviato una lettera al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, chiedendo risposte celeri ad alcune criticità riscontrate sul territorio nella gestione dell’emergenza Coronavirus. Al centro della missiva la richiesta di aumentare i punti prelievo in città e il personale che esegue i tamponi, prevedere l’incremento di posti letto necessari per i pazienti positivi al Covid e, soprattutto, disporre la corretta applicazione della circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre, recepita dall’ordinanza 92/2020 dal Presidente della Giunta Regionale Toscana, affinché vi sia un’interpretazione uniforme e corretta delle nuove misure di isolamento/quarantena e guarigione dei casi di positività al Covid-19 da parte dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali.

«Gentile Presidente - ha scritto il Sindaco di Pisa Michele Conti - mi faccio latore di alcune pressanti istanze ed esigenze che mi giungono, con forza, dalla comunità che rappresento. In particolare faccio riferimento innanzitutto alla vicenda, davvero kafkiana, in cui si trovano molte famiglie che hanno figli che frequentano le scuole Biagi di Pisa. Nonostante l’adozione di circolari ministeriali, pareri ed ordinanze regionali, che come noto fissano nuove regole per le quali è sufficiente un periodo di 10 giorni per interrompere la quarantena e l’isolamento (con un solo tampone negativo in uscita e non più due, il Dipartimento della Prevenzione dell’Azienda ASL Nord Ovest ritiene che la nuova disciplina, conforme alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, non possa trovare applicazione – in via retroattiva – per quei soggetti risultati destinatari di provvedimenti di isolamento/quarantena prima del 12-15 ottobre scorsi. Orbene, premesso, che vi è chi ritiene che una tale lettura possa essere oltre che illegittima, manifestamente illogica, e si collochi in patente violazione dei più elementari principi che informano il nostro ordinamento e che sono posti a presidio delle libertà costituzionali, è un fatto che questa numerosa moltitudine di cittadini pisani è costretta, contro la propria volontà e a questo punto anche contro le evidenze scientifiche, nelle proprie abitazioni: si tratta di una pessima gestione della sanità e di un esempio preclaro di quella peggiore burocrazia, tanto vituperata a parole, ma che, come gramigna malefica, continua ad allignare in certe strutture amministrative danneggiando anch’essa». «Purtroppo, a questa situazione di per sé angosciante – continua Conti - si aggiunge un’insufficiente organizzazione dei punti di prelievo per i tamponi.

L’inefficienza dell’organizzazione dei tamponi, sia chiaro, non è certo per demerito o negligenza del personale sanitario che, come al solito, conferma altissima professionalità, chiarissima competenza ed esemplare abnegazione. Si tratta però di personale limitato che, malgrado lo spirito di sacrificio e la dedizione al servizio, non riesce a fronteggiare l’ondata che si sta profilando. Malgrado questi molti mesi passati, pur essendo appena ad inizio autunno, le strutture sono già in grande affanno.

Il coronavirus pur essendo un nemico sempre temibile, appare oggi vincibile, grazie alle metodiche di rapida diagnosi che consentono l’individuazione della malattia all’esordio ed alle cure che sono state individuate e che - se somministrate tempestivamente, nella fase di insorgenza della malattia - riportano un’elevata percentuale di guarigione. Tutto questo comporta – da un lato – la necessità di una efficiente organizzazione della gestione delle strutture ospedaliere e territoriali, in cui medici e personale sanitario devono essere messi in condizione di operare in modo sicuro ed efficiente per guarire i malati: se nella prima fase Coronavirus è apparsa esiziale, oggi è possibile sconfiggerla: ma la sconfitta dipende in larghissima parte da una efficiente organizzazione della risposta sanitaria». «La vicenda delle famiglie della scuola Biagi – conclude Conti - merita di per sé attenzione e rispetto per i cittadini che vi sono coinvolti, che sono ormai in quarantena/isolamento da più di 20 giorni.

Questa situazione può realisticamente ripetersi in futuro, mentre le famiglie dei bambini hanno bisogno di certezze, quelle stesse certezze di cui ha bisogno l’intera comunità nella fase storica che stiamo vivendo. Considerato che è diritto della cittadinanza tutta di godere di una rete assistenziale che sappia garantire il diritto alla salute costituzionalmente previsto, la invito formalmente:

- a dare, senza indugio, disposizione al Dipartimento di Prevenzione della ASL Nord Ovest a rivedere immediatamente la propria interpretazione in ordine all’applicazione della corretta disciplina della quarantena/isolamento, uniformandosi, per tutti i casi, alla circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020 e all’Ordinanza n. 92/2020 a firma del Presidente della Giunta Regionale Toscana, nello specifico sensibilizzando il dirigente della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale ad impartire direttive applicative immediate ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali affinché vi sia un’interpretazione uniforme e corretta delle nuove misure di isolamento/quarantena e guarigione di casi di positività a COVID-19, restituendo tutti i cittadini coinvolti alla normalità dei loro rapporti lavorativi, sociali, culturali ecc. che stanno perdendo irrimediabilmente perché - come è noto - le lancette della vita non tornano indietro.

- a dare disposizione al Dipartimenti di Prevenzione della ASL Toscana Nord Ovest di aumentare i punti di prelievo (tamponi) per il territorio del Comune di Pisa individuando luoghi raggiungibili più agevolmente rispetto a quello attuale di via Garibaldi 198 che appare inadeguato e sta creando già oggi gravi disagi al quartiere e alla viabilità tutta cittadina, se del caso utilizzando capannoni dismessi o tensostrutture ad hoc; di aumentare il personale dedicato a questo servizio che è già allo stremo perché sommerso di un numero di processi ingestibile già oggi; di aumentare i posti-letto necessari alle cure intermedie di coronavirus, assegnando le risorse necessarie alle strutture sanitarie territoriali».

Intanto la Casa della Salute di Empoli è stata chiusa stamani a seguito della rilevazione di positività al Covid-19 di un medico in servizio presso la struttura. Questo pomeriggio saranno effettuate le operazioni di sanificazione straordinaria. La Casa della Salute riprenderà a pieno le attività già dalla mattina di domani, giovedì 22 ottobre.

Anche nel dipartimento materno infantile della Ausl Toscana centro il recepimento dell’ordinanza regionale sulle visite in ospedale, è applicato nell’ottica della riduzione delle presenze nei reparti ospedalieri che fanno parte del dipartimento diretto da Marco Pezzati. In linea anche con le misure di accesso previste dalla Ausl Toscana centro, gli aggiornamenti riguardano in particolare il passo ai visitatori e la gravidanza Covid 19 positiva.

Per il passo è pertanto autorizzata la presenza h24 di un genitore per i bambini in età pediatrica e naturalmente per il neonato; in sala parto è autorizzata la presenza del padre mentre nel reparto di ostetricia quella del marito o del compagno una sola volta. Per quanto riguarda invece la gravidanza Covid 19 positiva, anche in imminenza di parto, il presidio di riferimento della Ausl Toscana centro diventa l’ospedale Santo Stefano di Prato.

Qualora non fosse possibile la centralizzazione sull’ospedale Santo Stefano, madre e figlio dovranno essere gestiti nel presidio dove è avvenuta la nascita. La donna in gravidanza Covid 19 positiva asintomatica dovrà eseguire i suoi controlli routinari presso il punto nascita di pertinenza o nelle sedi territoriali dedicate.

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