Coronavirus: la vita quotidiana secondo il DPCM

Ulteriori precisazioni in ordine alle nuove disposizioni del Governo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2020 14:48
Coronavirus: la vita quotidiana secondo il DPCM

Il 9 marzo 2020 il Governo ha deciso di varare -con il DPCM 9/3/2020- nuove e più stringenti misure di sicurezza allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19. Le misure riguardano tutto il territorio nazionale che viene in pratica reso tutto "zona rossa (o arancione che dir si voglia)", con restrizioni particolari tra cui il divieto di entrata ed uscita e di spostamento all'interno, salvo che vi siano motivi di comprovate esigenze lavorative, di salute o situazioni di necessità. Le nuove disposizioni partono dal 10 marzo e sono valide, per ora, fino al 3 aprile 2020.

ZONE INTERESSATE DAL D.P.C.M. DEL 09 MARZO 2020

Non ci sono differenze all’interno del territorio nazionale. Per effetto del DPCM le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile. Non sono più previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente DPCM del 1° marzo (con l’istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con il DPCM del 9 marzo, le regole sono uguali per tutti. SPOSTAMENTI Restare a casa è un obbligo. Si può uscire per -andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. In particolare si può uscire:

- per andare e tornare dalla propria sede di servizio. Lo spostamento tra il comune di residenza e quello di lavoro è giustificato per esigenze lavorative. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa;

- per acquistare generi alimentari (non c’è alcuna necessità di accaparrarseli perché saranno sempre disponibili) o altri beni necessari per l’uso quotidiano;

- assistere anziani non autosufficienti. E’ considerata una condizione di necessità. Va sottolineato che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi vanno protetti il più possibile dai contatti;

- raggiungere i figli minori presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé;

- rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi ci si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. In sintesi si può uscire per “comprovate esigenze”, significa che si deve essere in grado di dimostrare che, ad esempio, si sta andando (o tornando) al lavoro. anche mediante autocertificazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle Forze di Polizia statali e locali. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni. Si ricorda che la non veridicità costituisce reato.

- È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. Se un soggetto ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5, in questo caso occorre rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone. Ci saranno controlli su tutto il territorio provinciale. Le Forze dell’Ordine e le Polizie Municipali, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.

TRASPORTI

Non è prevista alcuna limitazione per il transito delle merci. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Detto trasporto è considerato pari ad un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci. Pertanto i corrieri merci possono circolare e non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione, in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa.

UFFICI E DIPENDENTI PUBBLICI

Gli uffici pubblici rimangono aperti su tutto il territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche. Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle Pubbliche Amministrazioni, sull’intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. Le nuove misure incentivano il ricorso allo smart working, semplificandone l’accesso. Compete al datore di lavoro individuare le modalità organizzative che consentano di riconoscere lo smart working al maggior numero possibile di dipendenti. Il dipendente potrà presentare un’istanza che sarà accolta sulla base delle modalità organizzative previste.

PUBBLICI ESERCIZI

È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico, mediante consegne a domicilio.

E’ consentita solo la consegna a domicilio del cibo. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio. Lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma deve evitare che il momento della consegna preveda contatti personali. E' prevista la chiusura nei giorni prefestivi e festivi delle medie e grandi strutture di vendita, nonché degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. La chiusura non è disposta , tra l’altro, per i punti vendita di generi alimentari.

Non è prevista la chiusura della vendita di generi alimentari nei mercati coperti e in quelli all’aperto recintati, dove è previsto il controllo dell’accesso. E' possibile continuare a somministrare cibo e bevande nei pub, sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto delle limitazioni orarie già previste per le attività di bar e ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l’obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

I centri estetici, parrucchieri e barbieri possono continuare a svolgere le loro attività, ma solo su prenotazione degli appuntamenti e comunque garantendo la turnazione dei clienti con un rapporto uno ad uno, così da evitare il contatto ravvicinato e la presenza nel locale di clienti in attesa. Il personale dovrà indossare idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherine). Per i cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi di cultura è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale.

CERIMONIE ED EVENTI

su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati). Le attività ricreative dei circoli dedicati alle persone anziane sono sospese. Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. E’ sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica. Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro.

TURISMO

Sono da evitare sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio. Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo. Le strutture ricettive possono svolgere attività di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al DPCM dell’8 marzo. Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche.

SPORT

Sono sospesi eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento a porte chiuse per gli atleti professionisti o di categoria assoluta che partecipano ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali all’interno di impianti sportivi a porte chiuse o all’aperto senza la presenza di pubblico.

AGRICOLTURA

Non sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca. Inoltre non sono previste limitazioni all’attività lavorativa per imprenditori agricoli o lavoratori agricoli, anche stagionali.

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