Coronavirus, la Toscana torna sotto i 2000 casi: oggi 1972

I dati del 19 novembre (su 17.830 tamponi). 51 decessi. +14 nei posti letto dedicati ai pazienti Covid , +5 in terapia intensiva. 52.023 persone sono in isolamento a casa. Info Covid, rafforzato il Centro ascolto regionale. Ospedale di San Miniato: da domani 16 posti letto per le cure intermedie. Giani: “Tempi da record per il centro Covid Pegaso di Prato”. Vaccini anti-Covid: l’Interporto si candida a essere il polo logistico regionale di riferimento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 novembre 2020 15:48
Coronavirus, la Toscana torna sotto i 2000 casi: oggi 1972

Sono 1.972 in più rispetto a ieri (1.304 identificati in corso di tracciamento e 668 da attività di screening) su un totale complessivo, da inizio epidemia, di 88.677 unità. I nuovi casi sono il 2,3% in più rispetto al totale del giorno precedente. L'età media dei 1.972 casi odierni è di 49 anni circa (il 12% ha meno di 20 anni, il 22% tra 20 e 39 anni, il 35% tra 40 e 59 anni, il 20% tra 60 e 79 anni, l’11% ha 80 anni o più).

I guariti crescono del 6,2% e raggiungono quota 32.480 (36,6% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.403.341, 17.830 in più rispetto a ieri, di cui l’11,1% positivo. Sono, invece, 8.244 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 23,9% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 3.616 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 54.124, +0,03% rispetto a ieri. I ricoverati sono 2.101 (14 in più rispetto a ieri), di cui 287 in terapia intensiva (5 in più).

Oggi si registrano 51 nuovi decessi: 26 uomini e 25 donne con un'età media di 82,2 anni.Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 15 a Firenze, 3 a Prato, 5 a Pistoia, 4 a Massa Carrara, 4 a Lucca, 8 a Pisa, 3 a Livorno, 4 a Arezzo, 3 a Siena, 2 residenti fuori Toscana.

Alcuni dei decessi comunicati agli uffici della Regione nelle ultime 24 ore si riferiscono a morti avvenute nelle settimane scorse.

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.Si ricorda che a partire dal 24 giugno 2020, il Ministero della Salute ha modificato il sistema di rilevazione dei dati sulla diffusione del Covid-19. I casi positivi non sono più indicati secondo la provincia di notifica bensì in base alla provincia di residenza o domicilio.Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri.

Sono 25.070 i casi complessivi a oggi a Firenze (561 in più rispetto a ieri), 7.799 a Prato (179 in più), 7.524 a Pistoia (198 in più), 5.538 a Massa (105 in più), 8.674 a Lucca (184 in più), 12.214 a Pisa (201 in più), 6.207 a Livorno (164 in più), 8.360 ad Arezzo (189 in più), 3.720 a Siena (81 in più), 3.016 a Grosseto (110 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Sono 938, quindi, i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro (somma delle province di Firenze, Prato, Pistoia), 654 nella Nord Ovest (Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno), 380 nella Sud est (Arezzo, Siena, Grosseto).La Toscana si trova al 7° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 2.378 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 2.108 x100.000, dato di ieri).

Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 3.026 casi x100.000 abitanti, Pisa con 2.915, Massa Carrara con 2.842, la più bassa Grosseto con 1.361.

Complessivamente, 52.023 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (stabili rispetto a ieri).Sono 50.138 (878 in meno rispetto a ieri, meno 1,7%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 17.593, Nord Ovest 20.971, Sud Est 11.574).

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 2.101 (14 in più rispetto a ieri, più 0,7%), 287 in terapia intensiva (5 in più rispetto a ieri, più 1,8%).

Le persone complessivamente guarite sono 32.480 (1.907 in più rispetto a ieri, più 6,2%): 2.001 persone clinicamente guarite (35 in più rispetto a ieri, più 1,8%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 30.479 (1.872 in più rispetto a ieri, più 6,5%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.Sono 2.073 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 776 a Firenze, 119 a Prato, 160 a Pistoia, 243 a Massa Carrara, 211 a Lucca, 212 a Pisa, 129 a Livorno, 106 ad Arezzo, 57 a Siena, 41 a Grosseto, 19 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 55,6 x100.000 residenti contro il 78,2 x100.000 della media italiana (11° regione).

Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (124,7 x100.000), Firenze (76,7 x100.000) e Pistoia (54,7 x100.000), il più basso a Grosseto (18,5 x100.000).

QUESTI I DATI DIFFUSI DA NORD OVEST. Nell’Azienda USL Toscana nord ovest i casi positivi di oggi, 19 novembre, sono 604.

APUANE: 82 casi

Carrara 47, Massa 29, Montignoso 6;

LUNIGIANA: 23 casi

Aulla 11, Bagnone 2, Comano 1, Fivizzano 3, Licciana Nardi 4, Mulazzo 1, Pontremoli 1;

PIANA DI LUCCA: 66 casi

Altopascio 5, Capannori 19, Lucca 33, Montecarlo 1, Pescaglia 2, Porcari 5, Villa Basilica 1;

VALLE DEL SERCHIO: 26 casi

Bagni di Lucca 4, Barga 3, Borgo a Mozzano 7, Coreglia Antelminelli 2, Gallicano 4, Minucciano 2, Molazzana 2, Pieve Fosciana 1, Sillano Giuncugnano 1;

PISA: 89 casi

Calci 1, Cascina 23, Crespina Lorenzana 2, Pisa 38, San Giuliano Terme 12, Vecchiano 3, Vicopisano 10;

ALTA VAL DI CECINA VAL D’ERA: 59 casi

Bientina 4, Buti 8, Calcinaia 10, Capannoli 2, Casciana Terme Lari 3, Palaia 1, Peccioli 2, Ponsacco 7, Pontedera 10, Santa Maria a Monte 11, Volterra 1;

LIVORNO: 120 casi

Collesalvetti 7, Livorno 113;

VALLI ETRUSCHE: 41 casi

Bibbona 3, Campiglia Marittima 3, Castellina Marittima 2, Cecina 13, Montescudaio 1, Piombino 8, Rosignano Marittimo 10, Suvereto 1;

ELBA: 6 casi

Porto Azzurro 1, Portoferraio 2, Rio 3;

VERSILIA: 92 casi

Camaiore 21, Forte dei Marmi 1, Massarosa 10, Pietrasanta 13, Seravezza 4, Stazzema 1, Viareggio 42.

I guariti ad oggi (19 novembre 2020) su tutto il territorio aziendale sono 11.069 (+535 rispetto ad ieri).

Negli ultimi giorni si sono registrati 16 decessi di persone residenti nel territorio aziendale: uomo di 90 anni, donna di 69 anni, donna di 88 anni e donna di 99 anni dell’ambito territoriale di Massa Carrara; uomo di 56 anni e uomo di 81 anni dell’ambito di Lucca; uomo di 85 anni, uomo di 84 anni, donna di 90 anni, donna di 82 anni e uomo di 71 anni dell’ambito di Pisa; uomo di 87 anni, donna di 91 anni e uomo di 92 anni dell’ambito di Livorno; donna di 84 anni e donna di 87 anni dell’ambito della Versilia.

Per quanto riguarda i ricoveri per “Covid-19”, negli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest sono in totale 527 (ieri erano 528), di cui 71 (ieri erano 67) in Terapia intensiva.

All’ospedale di Livorno 114 i ricoverati, di cui 12 in Terapia intensiva.

All’ospedale di Lucca 108 i ricoverati, di cui 18 in Terapia intensiva.

All’ospedale Apuane 107 ricoverati, di cui 20 in Terapia intensiva.

All’ospedale Versilia 105 ricoverati, di cui 12 in Terapia intensiva.

All’ospedale di Pontedera 47 ricoverati, di cui 5 in Terapia intensiva.

All’ospedale di Cecina 28 i ricoverati, di cui 4 in Terapia intensiva.

All’ospedale di Pontremoli 18 i ricoverati.

Dal monitoraggio giornaliero, infine, su tutto il territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest, ad oggi (19 novembre) sono 20.971 (-155 rispetto a ieri) le persone in quarantena perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

SAN MINIATO. 16 posti letto per pazienti Covid da domani saranno attivi al secondo piano del padiglione di piazza XX settembre, presso l’Ospedale degli Infermi di San Miniato. Saranno dedicati alle cure intermedie di tipo 3, ovvero a gestione della medicina territoriale con il supporto del team Usca e Girot.

All’interno del reparto sarà presente h24 personale infermieristico insieme ad operatori socio sanitari.

Con l’aumento della curva epidemiologica del contagio da Covid-19 l’azienda sanitaria ha ritenuto opportuno, in accordo anche con le autorità territoriali, individuare una ulteriore struttura sanitaria, per ospitare quei pazienti che non necessitano di ricovero ospedaliero.

La struttura garantisce giornalmente, in fascia diurna, la presa in carico e gestione dei singoli casi da parte dell’USCA, con il supporto del GIROT per garantire adeguata assistenza. Attraverso un monitoraggio giornaliero sarà possibile individuare tempestivamente un aggravamento delle condizioni cliniche dei pazienti e valutare la possibilità di un trasferimento in ospedale.

I pazienti vengono trasferiti all’interno della struttura da un ingresso secondario, seguendo un percorso dedicato, in totale sicurezza; tramite un ascensore ad uso esclusivo, dal piano seminterrato, accedono al setting al secondo piano. Restano attive le attività ambulatoriali presenti nell’Ospedale, spostate al piano terra e al primo piano.

I letti covid low care attivati nel presidio di San Miniato si aggiungono ai 34 , già presenti all’interno dell’ospedale San Pietro Igneo di Fucecchio, dove attualmente sono ricoverati pazienti positivi che necessitano ancora di assistenza.

Questo modello di assistenza integrata permette una stretta collaborazione tra i presidi di tutta la rete ospedaliera, ognuno nella loro rispettiva funzione, oltre a garantire adeguata assistenza sanitaria a tutto il territorio di riferimento.

“Sono felice che la struttura di San Miniato diventi presidio Covid, in un momento in cui la pressione sugli ospedali continua ad essere molto forte, e dove anche molti nostri concittadini sono ancora ricoverati – spiega il Sindaco di San Miniato Simone Giglioli - Sono convinto che il nostro presidio possa essere utile in questo momento, ma anche dopo, quando il Covid sarà passato e si potrà riprendere l’attività ordinaria. Apprezzo l’impegno che l’Asl Toscana Centro e la Regione Toscana stanno mettendo in campo per cercare nuovi spazi che ci permettano di affrontare questa emergenza sanitaria che, come vediamo dai numeri, è ancora in corso”.

INFOCOVID. “Il servizio di informazione e orientamento sui percorsi Covid-19, sarà implementato, già da oggi, con nuove risorse e aperto tutti i giorni, anche il sabato e la domenica, dalle 9 alle 16. E’ un momento complesso e intendiamo fornire tutto il supporto possibile con ogni tipo di strumento utile. Le istituzioni sono vicine ai cittadini. Continueremo a dare loro tutto il supporto necessario”.

A dare l’annuncio dell’implementazione del numero telefonico regionale info-Covid 055-4385850 del Centro ascolto, in termini di giorni e linee in più messi a disposizione dei cittadini per informazioni e orientamento ai servizi che riguardano il Covid 19, è l’assessore alla sanità, Simone Bezzini.

Dalla sua attivazione (marzo 2020) a oggi, il numero ha risposto a circa 186.000 chiamate di cittadini, grazie all’impiego di personale adeguatamente formato e in costante aggiornamento su tutto ciò che occorre sapere sul Coronavirus a partire dai contenuti delle ultime normative, nazionali e regionali.

Per approfondire su servizi e misure per la prevenzione e la gestione dell'emergenza epidemiologica tuttora in atto clicca qui.

CENTRO COVID PRATO. “Questa struttura diventerà il Centro Covid Pegaso, punto di riferimento per la Toscana e l’eccellenza per gli studi su quello che rappresenta la pandemia, con Prato destinata ad essere la capitale della ricerca e della sperimentazione nella lotta al virus. Un’eccellenza sanitaria in cui non abbiamo voluto concentrare tanti pazienti, riducendo la previsione inziale da 500 a 340 posti e che si sta completando a tempi di record”.

E’ questo l’annuncio che il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani ha fatto questa mattina nel corso della visita che ha effettuato insieme all’assessora regionale alla Protezione Civile, Monia Monni, all’ex Creaf di Prato, la struttura di proprietà della Regione, che è risultata pronta, a partire dall’8 dicembre prossimo, ad accogliere un primo contingente di circa 190 pazienti che permetteranno di alleggerire la pressione sui vicini presidi ospedalieri.

VACCINI ANTI-COVID. L’Interporto della Toscana Centrale si candida a essere il polo logistico regionale di riferimento per la distribuzione dei vaccini anti-covid. Il presidente del polo di Prato, Francesco Querci, ha infatti inviato una lettera al commissario straordinario per l’emergenza covid-19, Domenico Arcuri, mettendo a disposizione gli spazi, il personale e le infrastrutture per garantire il pieno successo della campagna vaccinale.

La candidatura dell’Interporto della Toscana Centrale viene rafforzata anche dalla posizione strategica in ambito regionale, potendo contare su connessioni stradali e ferroviarie tali da garantire una efficiente distribuzione del vaccino anti-covid.

La disponibilità dell’Interporto di Prato non si limita alla sola logistica vaccinale, ma si estende anche alle attività accessorie, compresa la distribuzione delle siringhe. Il polo è pronto a mettere a disposizione i propri piazzali di smistamento delle merci, gli spazi all’interno dei Magazzini Generali e anche gli uffici collocati nel polo direzionale. Quest’ultimi potrebbero risultare strategici per la parte amministrativa e organizzativa della distribuzione.

“In un momento così delicato per tutto il Paese – commenta il presidente Francesco Querci – l’Interporto mette a disposizione della Toscana i propri spazi e le competenze per assicurare una diffusione capillare del vaccino in tutta la regione”. Per quanto riguarda la parte tecnica, il direttore Daniele Ciulli spiega: “Restiamo in attesa di capire dal governo quali sono le esigenze logistiche per la distribuzione vaccinale. In base alle richieste ci muoveremo di conseguenza per strutturare puntualmente lo spazio richiesto”.

Della candidatura sono già stati informati il presidente della Regione, Eugenio Giani e il sindaco di Prato, Matteo Biffoni. A seguire la parte operativa è il membro del cda Andrea Dominijanni. “Siamo pronti a fare la nostra parte – commenta - Le strutture e i servizi dell’Interporto possono giocare fin da subito un ruolo strategico per la distribuzione del vaccino”.

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