Coronavirus, la Toscana svolta su isolamento domiciliare e Rsa

Due nuove ordinanze di Rossi. La Regione offre ai 3.500 pazienti positivi che si trovano in isolamento domiciliare di passare un periodo in uno degli alberghi sanitari attrezzati per l'emergenza. Inoltre nelle residenze per anziani i casi positivi saranno separati da quelli negativi e presi in carico dal servizio sanitario regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2020 17:10
Coronavirus, la Toscana svolta su isolamento domiciliare e Rsa

(DIRE) Firenze, 7 apr. - Nella lotta al Coronavirus la Toscana entra in una nuova fase. Il governatore, Enrico Rossi, firma due ordinanze con l'obiettivo di far fare ai servizi territoriali un doppio salto di qualità. 

In primo luogo la Regione offre ai 3.500 pazienti positivi che si trovano in isolamento domiciliare di passare un periodo in uno degli alberghi sanitari attrezzati per l'emergenza, in modo da ricevere assistenza costante da parte di infermieri e medici. 

Inoltre dispone che nelle residenze per anziani i casi positivi vengano separati da quelli negativi e siano presi in carico dal servizio sanitario regionale. 

Lo annuncia Rossi nel corso di un videomessaggio pubblicato su Facebook. Alle migliaia di persone che sono in quarantena a casa e risultano positive al Coronavirus, afferma il presidente della Regione, "è opportuno offrire la soluzione dell'albergo sanitario. Garantisce un isolamento maggiore e anche una capacita' di monitoraggio dello stato di salute piu' sicura, continua. Abbiamo stabilito che dentro l'albergo avvenga una visita al giorno da parte di un medico e di un infermiere".

I casi positivi attualmente in isolamento domiciliare sono invitati a dialogare con i medici e gli infermieri delle unità Usca: e' loro diritto declinare l'offerta, ma nel caso, fa sapere Rossi, devono esplicitare il loro diniego. Nelle residenze per anziani e disabili, invece, "le Usca possono intervenire per fare il test sierologico. Continueremo a seguire questa strada, ma - avverte- parallelamente abbiamo deciso di fare uno screening generale. Mano a mano che emergeranno casi positivi interverremo facendocene carico, istituendo Rsa pari alle cure intermedie con la presenza continua dell'infermiere e del medico e con la possibilita' di erogare l'ossigeno".

I casi negativi, secondo quanto disposto, sono destinati a restare all'interno delle residenze. Per quelli positivi viene sancito l'approdo in strutture differenti. Diversamente possono restare nella stessa residenza, a condizione pero' che ci sia "una forte separazione- precisa Rossi- in grado di non consentire alcuna commistione". È senz'altro, rivendica ancora, "un salto di qualità in termini di assistenza verso la parte di popolazione più fragile, gli anziani, maggiormente colpita dal virus". (Cap/ Dire)

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