Coronavirus: la Toscana potenzia la capacità di analisi dei tamponi

La Fp Cgil Firenze: “Assumere nuovi tecnici per analizzare più campioni Covid19”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 aprile 2020 21:19
Coronavirus: la Toscana potenzia la capacità di analisi dei tamponi

Firenze, 11-4-2020- La Regione Toscana potenzia la sua capacità di analisi dei tamponi in grado di determinare la positiva al coronavirus. E' stato lo stesso presidente, Enrico Rossi, ad annunciare di aver stipulato un accordo con la casa farmaceutica Menarini che fornirà a partire da lunedì ben 16 strumenti a processo rapido in grado di esaminare un tampone in 20 minuti. In arrivo anche oltre 20.000 reagenti in più. Gli strumenti a processo rapido Menarini sono stati testati a Careggi nel laboratorio del professor Rossolini.

I primi 9 arriveranno la prossima settimana. Gli altri 7 la settimana successiva. L’esito del test su questi strumenti è risultato ottimo su tutti i parametri e ha evidenziato un notevole risparmio di tempo.

“Ieri – spiega il presidente Rossi - sono stati effettuati 3.755 tamponi molecolari e sono ancora 9.100 quelli ancora in corso di analisi. Nelle ultime 24 ore i laboratori di microbiologia toscani ne hanno tuttavia processati ben 5188. Sono stato io stesso a dare la disposizione di effettuare più tamponi anche in assenza di reagenti, perché oltre all’incidenza giornaliera dei contagiati, è altrettanto importante conoscere e stimare la presenza e la diffusione potenziale del virus sull’intera popolazione regionale.

Sapevo che questo avrebbe creato difficoltà nella risposta tempestiva ai cittadini circa l’esito diagnostico, ma sono convinto di avere fatto la scelta giusta. I tamponi non si perdono e l’eventuale attesa non mette a rischio la qualità dell’esito dell’analisi. E inoltre le misure preventive e di tracciamento d el contagio abbinate all’esecuzione del tampone ci consentono di mantenere una più radicale sorveglianza sui casi sintomatici e suggestivi”. “Voglio ringraziare per questo – aggiunge il presidente - Lucia Aleotti per la tempestività e l'efficacia con le quali ha risposto alle nostre richieste.

E' grazie a lei che sono riuscito ad assicurare al nostro Sistema sanitario 20 mila kit reagenti estrattori e amplificatori nelle prossime 2 settimane. La Asl Sudest ha poi esteso il contratto con Synlab che effettuerà altri mille esami al giorno. Infine un’altra azienda senese contribuirà con altri 100 reagenti. Ulteriori 100 diagnosi verranno effettuate da un’azienda lucchese e altre 360 al giorno da un’azienda romana. Se aggiungiamo questa nuova disponibilità a quella di reagenti di cui è già in grado di rifornirsi ora la nostra centrale acquisti Estar credo che arriveremo presto a completare la domanda di analisi molecolare dei tanti tamponi che stiamo effettuando". Il presidente ha però aggiunto, con rammarico, che più volte la Toscana ha chiesto i reagenti a Roma, ma senza ricevere alcuna risposta. “Ci scusiamo – questa la conclusione di Rossi - per i disagi che abbiamo procurato, ma vogliamo anche ricordare a tutti che il tampone non è certo la terapia.

E che chi tra i sintomatici ha bisogno di cura viene prese in carico immediatamente dal Sistema sanitario regionale appena ne manifesta la necessità clinica. Noi dobbiamo continuare a fare e ad esaminare molti tamponi. In ogni caso il anche test sierologico, con le disposizioni che ho dato, consente di adottare fin da subito tutte le misure di prevenzione previste in caso di esito positivo. Insomma, nell’ambito delle disponibilità che non dipendono tutte da noi, stiamo veramente facendo tutto il possibile per dare ai cittadini le risposte giuste”.

La Cgil Toscana sin dall’inizio dell’emergenza ha posto come elementi centrali la prevenzione e la sicurezza di coloro che sono i più esposti al contagio del Covid-19. In primo luogo il personale sanitario: "Su nostra sollecitazione, sono stati attivati nuovi protocolli da parte della Regione Toscana per effettuare analisi di laboratorio al personale sanitario, test sierologici e tamponi, poi estesi a tutto il personale operante nell’emergenza ed a comunità fragili come quelle che vivono nelle RSA e nelle RSD -spiega Alessandro Giorgetti, Segretario Generale Fp Cgil Firenze- Una strategia di mappatura dei casi positivi con analisi a tappeto a fasce di popolazione sempre più ampie che deve trovare il Sistema Sanitario Regionale pronto e riteniamo sia una condizione necessaria per immaginare una fase due di riapertura delle attività.

Ma che già riscontra i primi problemi dovuti al numero limitato di tamponi che possono essere analizzati quotidianamente. La scarsità delle risorse sta imponendo giustamente di effettuare le analisi in via prioritaria, oltre che a persone con sintomi, a categorie ben definite e in primo luogo a coloro che sono più esposti al rischio. Ed è per questo che è fondamentale che ci sia una regia pubblica che definisca le priorità e che eviti di creare differenziazioni di accesso, magari legate al reddito, di porzioni di popolazione a questo tipo di analisi. Negli scorsi giorni avevamo già iniziato ad assistere a varie offerte da parte di privati con prezzi da 25 a oltre 100 euro a test.

In una fase di emergenza sanitaria non può essere lasciato spazio a soggetti privati che legittimamente mirano a fare profitto, senza che la loro azione rientri dentro una cornice di interesse pubblico. Non è sopportabile che per mancanza di personale e attrezzature adeguate, alcuni laboratori del sistema sanitario regionale non possono essere impiegati per aumentare il numero di test giornalieri effettuati. Serve un sistema che abbia come baricentro una solida rete di laboratori sanitari pubblici.

Occorre un investimento in addestramento del personale, in assunzioni di ulteriori Tecnici di Laboratorio nelle Aziende Sanitarie e Universitarie, ed investimenti in infrastrutture per adeguare i laboratori pubblici esistenti, così da poter consentire ai macchinari in dotazione di operare a ciclo continuo per analizzare molti più campioni rispetto ad oggi".

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