Coronavirus: la spesa di solidarietà per le persone in stato di necessità

Dalla Regione sostegno straordinario all'affitto per le famiglie più bisognose

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2020 14:14
Coronavirus: la spesa di solidarietà per le persone in stato di necessità

Il Governo ha annunciato trasferimenti economici ai comuni per sostenere le persone che sono in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus. Occorreranno alcuni giorni per definire le modalità e dare ai cittadini il sostegno economico di cui necessitano. Il comune è già al lavoro con l’intento di ridurre al minimo i tempi di attesa Intanto però molte famiglie possono trovarsi in una situazione veramente critica.

Il Comune di Montelupo, assieme agli esercenti del territorio e alle associazioni ha lanciato un progetto di SPESA SOSPESA, che non a caso si chiama “La Spesa che non Pesa”. Presso i supermercati funzionerà come la colletta alimentare. Le persone comprano beni di prima necessità, fra quelli riportati in un elenco che periodicamente la Caritas aggiorna e l’associazione ogni giorno passa a ritirarli. Presso le botteghe di alimentari le persone potranno acquistare i beni fra quelli indicati in una lista disponibile, li lasceranno lì e saranno ritirati dai volontari.

Numerose sono le botteghe che hanno dato e che stanno dando la loro adesione. A breve l’elenco sarà pubblicato sul sito del comune e inoltre avranno un cartello fuori con scritto “LA SPESA CHE NON PESA”. Le persone che hanno necessità possono prendere contatti telefonici con la Caritas al numero 334/8745551. In questo particolare frangente è sufficiente un’autodichiarazione accompagnata da un documento d’identità.

Ovviamente saranno effettuati successivamente i controlli per verificare che le dichiarazioni siano veritiere e non ci siano persone che si approfittano della situazione.

«Quello che stiamo attraversando è senza dubbio un momento difficile, ma che mette in luce anche aspetti positivi delle persone, come l’estrema generosità. Nei giorni scorsi cittadini ci hanno scritto per chiederci come aiutare le persone e anche imprenditori del territorio come il proprietario di Enegan hanno dato questa disponibilità. La spesa sospesa è un piccolo gesto, ciascuno dona quello che può, ma che ci fa recuperare il senso della comunità, della solidarietà e del sostegno reciproco. Ringrazio tutti coloro che vorranno dare un contributo, piccolo o grande che sia e gli esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa; un grazie particolare alle associazioni di volontariato che anche in questa situazione dimostrano quanto siano preziose ed indispensabili per la nostra comunità», afferma il sindaco Paolo Masetti.

Gli uffici del Comune di Prato sono a lavoro per rendere operativo il supporto alle famiglie in stato di necessità con i cosiddetti buoni spesa. Mentre l'Associazione del Comuni ha emanato alcune linee guida e un modello di modulo generico, il Comune di Prato sta lavorando a un modello specifico per il nostro territorio che verrà messo a disposizione dei cittadini sul sito del Comune nei prossimi giorni. Le domande già presentate con modello generico al protocollo non sono quindi valide e dovranno essere ripresentate. Tra le altre informazioni infatti verrà fornito anche l'elenco dei punti vendita tra i quali si potrà scegliere dove spendere i contributi forniti.

Nei prossimi giorni inoltre verrà attivata una linea telefonica dedicata e saranno fissati i criteri di accesso ai contributi che, ricordiamo, sono finalizzati all'acquisto di beni alimentari. Dopo la messa a punto di tutto il sistema il Comune sarà in grado di partire con l'erogazione, presumibilmente la prossima settimana. Ricordiamo che tutte le informazioni aggiornate saranno a disposizione sul sito del Comune di Prato.

Un invito agli esercizi commerciali di Monteriggioni a non aumentare i prezzi dei beni di prima necessità tenendo conto dell’emergenza sanitaria in corso nell’interesse dell’intera comunità locale. E’ quello che il sindaco di Monteriggioni, Andrea Frosini, rivolge al tessuto commerciale del suo territorio facendosi portavoce di un appello nato su iniziativa dei gruppi consiliari “Centrosinistra per Monteriggioni - Frosini Sindaco” e “Per Giardini Sindaco” per sostenere il potere di acquisto delle famiglie già messo a dura prova dal periodo straordinario.

Dare un risposta immediata a chi è in difficoltà ed aiutare le famiglie più bisognose a pagare l’affitto. Con questo obiettivo la Regione Toscana, con una delibera proposta dall’assessore regionale alla casa Vincenzo Ceccarelli, ha destinato circa 8 milioni di euro a misure di sostegno straordinario all’affitto. Le risorse sono in buona parte già state trasferite ai Comuni toscani, che dovranno emettere rapidamente un bando straordinario ed assegnare le risorse in modo da coprire gli affitti del mese di aprile, con la possibilità di estendere il provvedimento a maggio e giugno 2020.

“Si tratta di una misura straordinaria per gestire una situazione di eccezionale criticità legata all’emergenza Coronavirus – spiega l’assessore Ceccarelli – Partiamo con le risorse disponibili per aiutare le famiglie più deboli economicamente, che in molti casi sono ulteriormente penalizzate dall’emergenza sanitaria e per questo rischiano di trovarsi nell’impossibilità di pagare gli affitti delle loro abitazioni. Le risorse che abbiamo utilizzato per questo sostegno straordinario sarebbero state destinate a varie tipologie di misure per tutto il 2020, ma abbiamo scelto di renderle immediatamente disponibili per fronteggiare l’emergenza. E’ evidente che per il prossimo futuro serviranno le risorse che renderà disponibili il Governo. La ministra De Micheli, con la quale ho già parlato, mi ha assicurato che sono in via di stanziamento fondi che utilizzeremo per i mesi successivi”.

Potranno partecipare al bando che verrà emesso dai Comuni toscani per il sostegno straordinario all’affitto, le famiglie di lavoratori dipendenti o autonomi che hanno un reddito certificato Isee 2019 inferiore a 28.600 euro e l’attestazione che l’emergenza Coronavirus ha comportato per loro una riduzione del reddito di almeno il 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

“In questo quadro nel quale stiamo cercando tutti di fare quanto possibile per ridurre l’impatto di questa grave emergenza – conclude Ceccarelli – sarebbe auspicabile che anche i proprietari degli immobili affittati adottassero forme di agevolazioni nei confronti degli affittuari più in difficoltà”.

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