Coronavirus: in Toscana più guarigioni che nuovi casi accertati

Sabato 18 aprile 2020 224 fuori dal tunnel e 127 positivi in più rispetto a ieri. Al Santa Maria Annunziata in due giorni positivi 28 operatori. Apparecchi portatili per l’ossigenazione a domicilio: dall’attività ordinaria al supporto dei team Usca di Firenze. In 10 giorni 175 visite e 190 tamponi. In arrivo al NOA 5 mila tute di protezione per gli operatori sanitari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2020 18:05
Coronavirus: in Toscana più guarigioni che nuovi casi accertati

In Toscana sono 8.237 i casi di positività al Coronavirus, 127 in più rispetto a ieri. Aumentano di un quarto, rispetto al totale di ieri, le guarigioni: 224 le nuove registrate oggi. I test eseguiti hanno raggiunto quota 99.903, 3.672 in più rispetto a ieri, quelli analizzati oggi sono 4.522. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all’andamento dell’epidemia in Toscana. Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri, ricordando che si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi. Sono 2.563 i casi complessivi ad oggi a Firenze (69 in più rispetto a ieri), 457 a Prato (8 in più), 554 a Pistoia (7 in più), 918 a Massa (6 in più), 1.165 a Lucca (7 in più), 774 a Pisa (8 in più), 480 a Livorno (5 in più), 548 ad Arezzo (7 in più), 399 a Siena (7 in più), 379 a Grosseto (3 in più).

La regione si consolida all’undicesimo posto in Italia come numerosità di casi, con circa 221 casi per 100.000 abitanti (a fronte di una media italiana di 286 casi per 100 mila, dato di ieri). Complessivamente, 5.389 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (89 in meno rispetto a ieri). Ben 17.987 (più 196 rispetto a ieri) sono le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL centro 8.420, Nord Ovest 8.254, Sud Est 1.313).

Si riducono ancora le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid, che oggi sono complessivamente 1.081, 24 in meno di ieri, di cui 198 in terapia intensiva (-9 rispetto a ieri). Il trend dei ricoverati, totali e in terapia intensiva, è in costante discesa dal punto più alto raggiunto il 3 aprile 2020: ad oggi i ricoverati totali sono il 25% in meno (il 12% in Italia), il 31% in meno nelle terapie intensive (dato in linea con quello italiano).

Le persone complessivamente guarite salgono a 1.149 (circa il 24% in più rispetto a ieri): 631 persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 518 dichiarate guarite a tutti gli effetti. Grazie al forte aumento dei guariti diminuiscono in Toscana il numero degli attualmente positivi, ovvero i casi positivi totali sottratti i deceduti ed i guariti, pari 6470 (-113 di ieri).

Purtroppo, si registrano 16 nuovi decessi: 9 uomini e 7 donne con un’età media di 81 anni. Relativamente alla provincia di notifica del decesso, 5 le persone decedute nella provincia di Firenze, 1 a Prato, 5 a Massa-Carrara, 2 a Lucca, 2 a Pisa, 1 a Grosseto. La provincia con la letalità (% deceduti sui casi) più alta continua ad essere Pistoia con 12,3% e la più bassa Grosseto con 3,7%. La Toscana ad oggi arriva al 7,5% contro la media italiana che ieri era del 13,2%.

Due apparecchi portatili, nello specifico due emogasanalizzatori portatili, sono stati forniti a supporto delle attività dei team fiorentini Unità speciali di continuità assistenziale per il servizio di ossigenoterapia domiciliare nella zona distretto di Firenze. Si tratta di apparecchiature che erano state individuate in un primo momento per un’attività ordinaria di presa in carico a domicilio di pazienti con malattie respiratorie in ossigenoterapia a lungo termine e che ora, con l’emergenza sanitaria da Covid-19, sono stati messi a disposizione delle Unità speciali di continuità assistenziale. Negli ultimi 10 giorni, dal 6 al 15 aprile, sono state 393 le segnalazioni ricevute da Usca Firenze, con 175 visite effettuate su 177 programmate e 190 tamponi effettuati al domicilio.

Dal 10 aprile i team Usca di Firenze, si sono recati anche presso gli alberghi sanitari ed hanno effettuato 522 valutazioni dei parametri degli ospiti. I pazienti Covid presso i quali in questi ultimi 10 giorni si sono recati a domicilio i team fiorentini delle Unità speciali, hanno quindi potuto beneficiare delle attrezzature portatili per l’ossigenoterapia, oltre alla consueta strumentazione necessaria di cui sono dotate le Usca per inquadrare lo stato clinico del paziente.

Al termine di un'emogasanalisi chi vi si è sottoposto può sapere quanto ossigeno e anidride carbonica circolano nel suo sangue e quale è il valore del pH sanguigno. I medici ricorrono all'emogasanalisi per capire quale è l'efficienza nella persona esaminata dello scambio di gas che coinvolge il sangue e l'aria inspirata e che avviene negli alveoli polmonari. Grazie a queste caratteristiche le attrezzature portatili rappresentano uno strumento utilissimo per valutare al meglio le condizioni al domicilio dei pazienti Covid che non hanno necessità di ricovero in ospedale. L’iniziativa è stata realizzata in accordo con il dipartimento delle specialistiche mediche diretto da Giancarlo Landini e con la Fisiopatologia e riabilitazione respiratoria del Palagi diretta dal dottor Walter Castellani a cui è stata affidata la lettura dei dati dell’emogasanalisi, con la Medicina di Laboratorio diretta da Patrizia Casprini che ha curato la certificazione del percorso di analisi, con il coordinatore sanitario dei servizi territoriali zona Firenze, Lorenzo Baggiani, con il direttore della Società della Salute di Firenze, Marco Nerattini e per la parte infermieristica con il coordinamento del direttore del Dipartimento, Paolo Zoppi.

Sono arrivate all'aeroporto di Roma da poche ore e sono pronte per essere spedite al Nuovo Ospedale Apuano per garantire agli operatori sanitari di lavorare in sicurezza durante emergenza Covid. Si tratta di 5 mila tute protettive top di gamma e 500 visiere acquistate dalla Cina grazia alla raccolta fondi promossa dalla Fondazione Marmo Onlus . “Un'operazione resa possibile – spiega la Fondazione - grazie all'insostituibile aiuto fornito da rappresentanti e clienti del mondo del marmo che lavorano in Cina e che ci stanno permettendo – ormai da oltre un mese - di essere tempestivi nel recuperare materiale prezioso per sostenere il nostro sistema sanitario.” Oltre a tute e visiere che saranno destinate al Comprensorio di Massa Carrara compresi i territori di Lucca e Pontremoli, in arrivo anche un ecografo portatile e 6 telemetri che sono già stati acquistati.

“Si tratta di strumenti performanti in grado di aiutare concretamente i medici a prendersi cura dei pazienti Covid. In questo ore – spiega la Fondazione – ci stiamo adoperando per poter aiutare le famiglie in difficoltà. Stiamo collaborando con la caritas diocesana che ha messo le sue conoscenze del territorio, e le sue competenze umane, lo spirito di servizio e il coraggio nell'affrontare le difficoltà dei soci della sezione CAI di Carrara e la presenza tra la gente di uomini come don Piero, parroco di Bonascola, nel comune di Carrara. Con queste collaborazioni predisporremo i primi 500 pacchi da distribuire a domicilio che contengono beni di prima necessità con cui copriremo i territori montani, i più isolati, nelle zone di Massa e Carrara.”

“Continuiamo a lavorare per dare una mano e siamo onorati di poterlo fare all'interno di una Comunità che ad oggi si sta mobilitando ad ogni livello per resistere e superare questa momento drammatico. Tutti si stanno aiutando a vicenda, facendo emergere un spirito di fratellanza e amicizia che sarà importante valorizzare per il prossimo futuro. Il nostro grazie a tutti gli operatori sanitari, associazioni, volontari, forze dell'ordine, l'Arma dei Carabinieri, che con sacrificio restano in prima linea nel permetterci di andare avanti.” Conclude la Fondazione.

Chi volesse contribuire alla raccolta fondi promossa dalla Fondazione Marmo Onlus può farlo versando direttamente sul conto corrente IT61R0306909606100000172060 - Intesa Sanpaolo - Emergenza Covid-19. 

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