Coronavirus: in Regione ricorso massiccio al lavoro da casa

Incontro Rossi - sindacati. Consiglio toscano chiuso fino al 18 marzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 marzo 2020 17:00
Coronavirus: in Regione ricorso massiccio al lavoro da casa

(DIRE) - La Regione Toscana si prepara a misure straordinarie per l'organizzazione del lavoro dei propri uffici. Da lunedì prossimo, in coerenza con quanto disposto dalla presidenza del Consiglio dei ministri, per alcune funzioni essenziali come la protezione civile viene sancito che l'operativitàsia garantita da un presidio di dipendenti negli uffici e da altri impiegati col telelavoro. 

Per tutte le altre attività, invece, fino al 25 marzo è già previsto che i dipendenti lavorino in via esclusiva da casa. "Il nostro obiettivo - spiega l'assessore regionale al Personale Vittorio Bugli - è quello di tutelare al massimo la salute dei lavoratori mantenendo però l'operatività e l'efficienza degli uffici. Sono convinto che con l'adozione di queste modalità, per la cui definizione è stato positivo ed importante il confronto con le rappresentanze sindacali, riusciremo a centrarlo".

Bugli ringrazia fin da ora i dipendenti della Regione "per l'impegno che, come sempre, metteranno nello svolgimento dei loro compiti, ancora più necessario nella situazione di grande delicatezza in cui il paese e la Toscana si trovano".

Intanto il Consiglio regionale della Toscana resta ancora chiuso. A seguito di una riunione con la dirigenza il presidente dell'assemblea regionale, Eugenio Giani, decide di posticipare la riapertura di palazzo del Pegaso al 18 marzo. Lo annuncia Giani in una nota: "Sono necessari ulteriori due giorni per portare a termine la sanificazione del Palazzo del Pegaso che quindi che verra' riaperto mercoledi' prossimo- afferma- e stiamo predisponendo tutte le misure di lavoro agile come telelavoro e smart working per i dipendenti, fatta eccezione per i servizi essenziali che richiedono la presenza fisica". Palazzo del Pegaso e' ormai chiuso da giorni a seguito del caso di Coronavirus che ha colpito il presidente della commissione Sanita', Stefano Scaramelli di Italia Viva.

Tutto questo mentre iIl presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha incontrato oggi i segretari generali di CGIL, CISL e UIL della Toscana per valutare la situazione del lavoro in rapporto alle ordinanze nazionali e regionali per il contenimento della diffusione del virus Covid-19. Al termine del confronto con Dalida Angelini (CGIL), Riccardo Cerza (CISL) e Annalisa Nocentini (UIL), la Regione Toscana e i sindacati hanno diffuso la seguente nota congiunta.

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"La prosecuzione del lavoro, nelle forme e nei modi possibili, insieme alla tutela del bene fondamentale della salute dei lavoratori, è essenziale per combattere questa epidemia e per favorire e mantenere le condizioni minime di vita anche delle imprese per la futura ripresa.

A tutti – imprenditori e lavoratori, RLS e RSU, dirigenti delle aziende private e pubbliche, piccole e grandi, responsabili ad ogni livello delle varie situazioni lavorative in questa regione – rivolgiamo un appello al senso di responsabilità e alla collaborazione.

L'obiettivo deve essere quello di adottare sui luoghi di lavoro tutti gli accorgimenti e tutte le precauzioni che tutelano la sicurezza e la salute dei lavoratori. In particolare chiediamo che in ogni luogo di lavoro si raggiungano intese con le RLS e le RSU che rispondono a quanto previsto nei DPCM in attesa delle linee guida che usciranno oggi dal tavolo nazionale.

RACCOMANDAZIONI

  1. In presenza di sintomi simil-influenzali è fatto obbligo di restare nel proprio domicilio e contattare telefonicamente il proprio medico di medicina generale (reperibile dalle ore 8 alle ore 20, festivi compresi);
  2. Le aziende devono favorire le forme di lavoro agile, telelavoro e smart working;
  3. Devono essere evitate situazioni di sovraffollamento, anche attraverso la riorganizzazione in turni dell’attività lavorativa e dei servizi collegati;
  4. I lavoratori devono tenere la distanza di almeno 1 metro dai colleghi e dai clienti;
  5. Devono essere facilmente disponibili e usati con frequenza dispositivi per la disinfezione e l’igiene personale;
  6. Devono essere attuati sistematici e frequenti interventi di pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro;
  7. Laddove necessario, devono essere assicurati idonei dispositivi di protezione individuale, oltre alle misure indicate dal medico competente.

Firenze, 13 marzo 2020

Enrico Rossi, presidente della Regione ToscanaDalida Angelini, segretario generale della CGIL ToscanaRiccardo Cerza, segretario generale della CISL ToscanaAnnalisa Nocentini, segretario generale della UIL Toscana"

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