Coronavirus, gli ingegneri alle ditte: "No alle mascherine fai-da-te"

L'Ordine fiorentino disposto a dare una mano a chi vuole aiutare la collettività in questo momento di emergenza ma non ha sufficianti conoscenze tecniche sull'argomento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 aprile 2020 16:36
Coronavirus, gli ingegneri alle ditte:

(DIRE) Firenze, 6 apr. - No al fai da te e stop alla confusione tra dispositivi di protezione individuali e mascherine chirurgiche. A chiederlo è l'Ordine degli ingegneri di Firenze che, di fronte all'ondata di solidarietà che corre parallela all'avanzata del coronavirus, si è messo a disposizione per dare una mano a quelle ditte che stanno decidendo di produrle. "Riceviamo continuamente richieste da parte di vari fabbricanti che, meritoriamente, stanno riconvertendo la loro produzione". Tuttavia "in alcuni casi con molta confusione tra dispositivi di protezione individuale e medici".

Per questo, spiega all'agenzia Dire Ernesto Iadanza, membro della commissione biomedica degli ingegneri, "l'ordine è l'ente al quale rivolgersi: le competenze ci sono tutte e se si parte con un'accurata progettazione, si arriva poi ad un risultato che fa bene a coloro che questi dispositivi li devono effettivamente indossare". In questa fase, aggiunge, "bisogna stare molto attenti, soprattutto a quello che circola sui social network: non si può pensare di fare un respiratore polmonare usando il filtro di un aspirapolvere o una mascherina chirurgica con la fodera di una divano.

Vanno bene le semplificazioni burocratiche concesse per agevolare la produzione di dispositivi in tempi di emergenza, ma bisogna stare molto attenti a ciò che si fa", ricordandoci "che per garantire la salute e la protezione delle persone servono le giuste competenze". (Dig/ Dire)

In evidenza