Coronavirus: Firenze chiama l'Italia all'unità

Il sindaco Nardella in consiglio comunale: "Il nostro Paese si presenti compatto al mondo, orgoglioso e capace di rialzarsi. Noi colpiti il doppio delle altre città". Dibattito e proposte in aula. Renzi: "Per l'economia della nostra città è peggio dell'11 settembre"

Redazione Nove da Firenze
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02 marzo 2020 19:05
Coronavirus: Firenze chiama l'Italia all'unità
foto Agenzia Dire

(DIRE) Firenze, 2 mar. - Firenze "da sola non può risalire la china: con le nostre poche energie a disposizione non possiamo far fronte ad una congiuntura economica devastante" legata all'emergenza sul Coronavirus. Il sindaco Dario Nardella sceglie parole nette nella comunicazione in Consiglio comunale. Parole che aprono la strada ad un appello rivolto al Paese: ora "è necessario un piano nazionale di promozione a livello globale sul turismo. Non vorrei, invece, che sperimentassimo la stessa strategia" seguita "sull'emergenza sanitaria, che ogni Regione cioè si faccia la sua promozione turistica. No, l'Italia una sola, si presenti compatta al mondo come un Paese forte, orgoglioso e capace di rialzarsi con una sola voce, almeno questa volta". 

Oltre a questo Nardella rivela di aver già attivato canali di lavoro con diverse città, soprattutto con Milano e Venezia "per fare fronte comune. Ho sentito più volte il sindaco Sala e ho apprezzato che Milano stia cercando di rialzarsi riaprendo i luoghi della socialità, seppur con la gradualità necessaria". Bene poi "Ferdelegno, con il presidente Orsini, che ha dato la sua disponibilità a lavorare insieme per Pitti Immagine e il Salone del Mobile, che coincideranno a giugno". Oltre a Giuseppe Sala, "ho contatto il sindaco di Venezia Brugnaro".

Il punto è che per Nardella è vano pensare "che il sistema Firenze possa rispondere ad una crisi che arriva con una portata mai vista fino ad ora. Le stime negative che si sentono già ora sulla crescita economica e sulla riduzione del turismo in Italia, a Firenze infatti arriveranno con effetto moltiplicatore: ciò che danneggia l'Italia danneggerà il doppio la nostra città. E noi faremo tutto il possibile, anche per recuperare l'immagine oggi pesantemente colpita" con gli Stati Uniti: "Oggi stesso ho scritto una lettera all'ambasciatore degli Usa a Roma per chiedergli un incontro".

Nardella, dunque, rilancia le sue quattro proposte, annunciate nei giorni scorsi: "La costituzione di un fondo di garanzia delle banche, la sospensione delle rate dei mutui sugli investimenti in corso, la cassa integrazione in deroga per le piccole aziende e imprese sociali come avvenne nella crisi del 2008, non ultimo la deroga al patto di stabilità europeo del 2020 per l'Italia e gli altri Paesi colpiti". Infine si getta in un appello "non di forma o rituale a tutta l'unità delle forze politiche.

Questo non e' il tempo delle divisioni e delle polemiche". E chiude sottolineando come con "i ministri Franceschini e Speranza il contatto sia costante, e ho avuto occasione di portare il mio punto di vista al premier Conte. Noto che c'è un'attenzione, credo obiettiva, verso la nostra città da parte delle autorità nazionali". (Dire)

GLI INTERVENTI IN CONSIGLIO COMUNALE

Masi e De Blasi (Movimento 5 Stelle): “Imprese in difficoltà, una proposta concreta”

“Il sindaco e gli assessore al bilancio ed al commercio hanno deciso di rinviare per tutte le attività del Comune di Firenze il pagamento della prima rata del Cosap, in scadenza il prossimo 16 marzo, per sedie tavolini e dehores.

L’attuale posticipazione del canone al 30 giugno – sottolinea il consigliere del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi – comporterà solo lo slittamento del problema perché così l’attività che avrà suddiviso il canone annuale in tre rate, avrà la seconda rata che coinciderà all’incirca con la prima e quindi dovrà pagare due rate contemporaneamente.

Chiediamo quindi di intervenire sul regolamento Cosap, o con altra misura adeguata, al fine di ridurre le penalità – aggiunge Lorenzo Masi – proponendo l’abbassamento della penalità agevolata del canone dal 4% di quello attuale per ritardato pagamento dal 31gg. al 365gg. al 2% e del 10% oltre i 365gg. rispetto al 20% di quello attuale”.

“Riducendo la penalità sul canone Cosap – conclude Roberto De Blasi – daremo dimostrazione di vicinanza alle attività e il canone per il Comune rimarrà comunque garantito”.

Fratelli d'Italia: "Provvedimenti urgenti per la difesa dei lavoratori dei front office in città"

"Sensibilizzare i responsabili della prevenzione e della sicurezza sul lavoro delle pubbliche amministrazioni e delle maggiori aziende private della città, affinché prendano urgenti provvedimenti per la difesa e la salvaguardia dei loro dipendenti al front office contro il rischio di contagio del corona virus". Lo chiede con un ordine del giorno presentato oggi in Consiglio comunale, collegato alla comunicazione del sindaco dario Nardella, il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi."La giunta ha accusato la destra di allarmismo e di strumentalizzare la psicosi da Coronavirus, poi alla chitichella fa montare un tendone di fronte all'ospedale di Santa Maria Nuova senza darci comunicazione – afferma Draghi –.

Perché del norvegese contagiato ce ne siamo accorti solamente dalle news del sito di Unifi? Perché Regione e Comune non hanno diffuso la notizia che c'era un contagiato dentro il plesso di Santa Teresa in centro a Sant'ambrogio? Il diritto alla verità e all'informazione deve sempre essere assicurata".

Palagi e Bundu (SPC): "La politica dovrebbe avere ambizioni maggiori delle risposte date dal Sindaco"

Questo l'intervento di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Siamo in parte delusi dalla comunicazione del Sindaco su COVID-19 (Nuovo Coronavirus). La nostra mozione approvata su questo tema, di inizio febbraio, che guardava proprio alla difficile situazione a cui saremmo andati incontro, non è stata neanche citata...

Pesano sicuramente i limiti in linea con l'attuale situazione nazionale. La risposta necessaria passa solo marginalmente dalla comunicazione, ma richiede capacità di stare insieme, la capacità delle istituzioni di rispondere a una situazione straordinaria e della politica di saper reagire in modo responsabile. Non ricercare consenso nelle difficoltà, ma confrontarsi sulle soluzioni, sapendo guardare alla cittadinanza, alle persone. Invece quasi tutte le forze sembrano preoccuparsi di accorrere a tutela dell'economia. Così sembra voler fare anche chi ci governa. Il Paese dipende unicamente da turismo ed esportazioni? Viviamo per questo? Il nostro Paese è stato ricostruito dalle grandi aziende o dalla classe lavoratrice all'indomani della seconda guerra mondiale?

I morti colpiti dalla nuova malattia sono ridotti a numeri, le fragilità sociali si minimizzano, la popolazione scambiata per un insieme di consumatrici e consumatori. Questo nella cornice nazionale, non contrastata a livello locale.

La fragilità del tessuto economico fiorentino, sempre più schiacciato sull'overtourism, dovrebbe essere occasione di riflessione. Le fasce di lavoratrici e lavoratori condannati alla precarietà, oppure quelle obbligate alle ferie o alla cassa integrazione, da chi possono sentirsi rappresentate? Le persone anziane e quelle non autosufficienti, chi presenta difficoltà quotidiane trova troppo spesso un'unica risposta nell'associazionismo o in un settore pubblico colpito dai tagli. Si parla di infermiere e infermieri assunti attraverso agenzie interinali, di dispositivi di sicurezza individuale presenti in condizione di scarsità tra chi opera per tutelare la nostra salute, di tante lavoratrici e lavoratori costretti a orari straordinari e per questo talvolta stremati.

Il problema non è guardare alle minoranze più deboli, ma guardare alla maggioranza, a chi non è imprenditore, ma si trovava già schiacciato dal sistema economico nell'ordinarietà. Questa fase storica dovrebbe offrire l'opportunità alla politica di spiegare il suo ruolo. Per adesso non lo si sta cogliendo. Anzi si vuole insistere sulle stesse risposte di ieri: ricerchiamo i livelli "pre-crisi", come se prima fosse andato tutto bene.

Il nuovo Coronavirus non può essere visto come opportunità di visibilità, per quanto perverso appaia il rapporto nato tra esponenti politici e sistema di informazione. Come sempre - come Sinistra Progetto Comune - abbiamo voluto presentare degli ordini del giorno costruttivi, per contribuire alla discussione e al governo della città. Vedremo come andrà la discussione su questi".

 Razzanelli (Forza Italia): “Per il coronavirus un allarmismo mediatico che senza risolvere il problema del virus sta mettendo in ginocchio la nostra economia”

Il consigliere di Forza Italia a Palazzo Vecchio parla della vicenda del Coronavirus: “L’allarmismo creato per il Coronavirus si rivelerà un boomerang per la nostra economia. E’ stato fatto un grave errore in Italia nel far passare un certo tipo di messaggio. Non sarà facile tornare indietro rapidamente. Mio nonno morì per complicazioni polmonari di una influenza virale. Oggi sono arrivato da Milano col Frecciarossa delle 10,20; nella mia carrozza nemmeno un passeggero. Gli alberghi in Italia stanno subendo centinaia di migliaia di cancellazioni.

Il risultato finale sarà un PIL negativo per il 2020. Mi domando perché in Germania e Francia il Coronavirus non sarebbe a livello di quello italiano. Forse avremmo diritto ad avere delle risposte. Intanto dobbiamo reagire tutti continuando la nostra vita normale, poi dobbiamo pensare a rilanciare la nostra immagine nel resto del mondo. Solo il tempo riuscirà a sanare questa ferita. Un ringraziamento al nostro sistema sanitario che sta assistendo tutte le persone colpite da questo virus”.

Dardano (Lista Nardella): “No tempo di strumentalizzazioni, tempo dell’unità”

“Viviamo giornate complicate che ci devono vedere tutti dalla stessa parte. Non abbiamo bisogno di fughe in avanti ma di senso delle istituzioni, ha fatto bene a ricordarlo il sindaco. Mi ha fatto piacere sentire anche dalle opposizioni oggi la volontà di lavorare assieme, anche se qualche affermazione stonata mi ha lasciato ancora sconcertata. Perché in queste ultime settimane le polemiche non sono mancate e purtroppo sono arrivate in un momento di estrema criticità quando invece che attacchi c’era bisogno di responsabilità, da parte di tutti.

È stato come avere un grande binocolo puntato contro la Toscana, pronto a evidenziare le prime falle. Ci sono state, non in Toscana, ma non è l’ora di lanciare attacchi. Non era nemmeno l’ora della mascherina in diretta tv del governatore Fontana o dei ‘cinesi che mangiano topi vivi’ di cui ha parlato Zaia. Ma adesso non è tempo di strumentalizzazioni, è tempo dell’unità e lo diciamo a gran voce. È ora di provare a trovare le soluzioni migliori per risolvere una situazione drammatica che tocca tutti noi”.

Così Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella a Palazzo Vecchio, intervenuto in Consiglio comunale a margine della comunicazione del sindaco sul Coronavirus.

Gruppo Lega Salvini Firenze: “Pronti a collaborare, dobbiamo reagire e dobbiamo dire ai nostri concittadini ed al mondo tutto che l'Italia e, nella fattispecie Firenze, è sicura”

“Il nostro Comune, che è il cuore pulsante dell'economia Toscana, sta vivendo a seguito dell'emergenza socio-sanitaria, un momento di terribile crisi economica. Il comprensibile allarmismo che si è generato, in conseguenza della diffusione del Coronavirus nel nostro Paese – dichiarano congiuntamente il Vice Presidente del Consiglio Comunale Emanuele Cocollini, il Presidente della Commissione di Controllo Antonio Montelatici ed il consigliere Andrea Asciuti – sta provocando una recessione che mette a rischio il futuro delle nostre famiglie e del tessuto imprenditoriale che ci ha resi grandi nel mondo.L'irresponsabilità e l'incapacità dimostrata dal Governo nella gestione dell'emergenza sanitaria ha, infatti, gettato il Paese in preda al panico.Panico acuito dal fatto che anche la Regione Toscana ha dimostrato di non avere un piano adeguato all'emergenza in atto.

Tutto è lasciato alla buona volontà di pochi ed all'improvvisazione giornaliera dei più. Troppo poco per fronteggiare un'emergenza dal doppio volto: socio sanitaria e socio economica.L'immagine dell'Italia e delle sue splendide città è oggi crollata nel mondo, che guarda gli italiani come untori d'Europa. E questo non possiamo permetterlo.Dobbiamo assolutamente reagire! Chiedendo al Governo d'intervenire con forza ma anche cominciando da noi, dalle nostre città, dalle nostre amministrazioni locali.Abbiamo, in attesa delle misure del Governo che speriamo arrivino quanto prima, sufficienti professionalità e cultura del lavoro.

Dai banchi della Lega proporremo una serie di misure che, se adottate, potranno portare un contributo per contenere i danni della crisi e creare condizioni di rilancio economico.Se davvero abbiamo a cuore il futuro della nostra comunità, questo è il momento di dimostrarlo. Noi ci assumiamo le nostre responsabilità dai banchi dell'opposizione – concludono Cocollini, Montelatici e Asciuti – richiamando tutti ad essere guidati da un profondo senso di responsabilità altrimenti passeremo il resto dei nostri giorni a commentare il nostro fallimento, ricordando i bei tempi antichi.

È l'ora delle scelte. A ognuno la sua”.“Riteniamo urgente – aggiunge il consigliere Asciuti – che l’amministrazione si attivi da subito per fornire gli istituti scolastici pubblici di ogni ordine e grado del Comune di Firenze di periodiche e profonde sanificazioni e disinfezioni in grado di prevenire i contagi da Coronavirus. È una nostra proposta – conclude Asciuti – volta a non rimanere inermi dinanzi a questa emergenza”.

Federico Bussolin (Capogruppo Lega Salvini Firenze): “La chiamata all’unità politica non può esimere Nardella ed il PD dalle oggettive responsabilità politiche nella gestione dell’emergenza”

“Abbiamo ascoltato con attenzione – dichiara il Capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio, Federico Bussolin – la relazione del Sindaco Nardella in merito al Coronavirus. La Lega è responsabile e orgogliosa di Firenze. Ma la chiamata all’unità politica non può esimere Nardella ed il PD dalle oggettive responsabilità politiche nella gestione dell’emergenza del Coronavirus. Si è preferito attaccare politicamente i governatori del Nord con la campagna del “abbracciamo un cinese” anziché fronteggiare da subito l’emergenza senza retoriche.

Nardella oggi arriva in ritardo, col compito di mettere le pezze al buco. L’Europa latita, il Governo del PD ancora non dà risposte alle richieste economiche invocate da Nardella: un disastro. Restiamo convinti del fatto che la condivisione delle proposte presentate – conclude Bussolin – sia sul piano economico che sociale, come discusso dalla Lega in conferenza stampa, saprà risollevare Firenze dall’impreparazione di questo Governo”.

Forza Italia: "E' il momento della concretezza. Il Comune agisca e solleciti Regione e Governo per aiutare le imprese"

"Ciò che sta accadendo in seguito al diffondersi dell'epidemia del nuovo coronavirus è non solo un'emergenza sanitaria, ma anche lo scatenarsi di una gravissima crisi economica che dobbiamo cominciare ad affrontare con grande concretezza e unità di intenti. La zona rossa non è solo rappresentata dai territori contagiati dal virus, ma anche da tutto il comparto del turismo in ginocchio per la pioggia di cancellazioni". Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai nel dibattito in Consiglio comunale dopo la comunicazione del sindaco Nardella.

"L'amministrazione comunale non dovrebbe limitarsi a spostare la scadenza della Cosap, ma sospendere il pagamento delle tariffe, anche della Tari, alla luce della fortissima contrazione del volume di affari delle imprese del commercio e del turismo in città – afferma il capogruppo azzurro –. Un ragionamento lo si può fare anche sull'Imu, in quei casi in cui i vantaggi vadano a chi paga l'affitto di un fondo o a chi eserciti in un fondo di proprietà. E siamo d'accordo col sindaco quando dice che Firenze da sola non può farcela; per questo lo sollecitiamo a intervenire con decisione sulla Regione per la parte fiscale a carico delle imprese e sul Governo, che fino ad oggi ha dato prova di non riuscire a coordinare l'operato delle regioni, con conseguenze imbarazzanti riguardo ai provvedimenti presi".

"Da questa situazione si esce solo con forte determinazione e concretezza, a tutti i livelli" conclude Cellai.

 Enrico Conti (Presidente Commissione Sviluppo economico): “Come prima misura emergenziale il comune di Firenze ha rinviato il pagamento di marzo della COSAP per gli esercenti”

“Ancora oggi nessuno è in grado di dire come evolverà l'emergenza sanitaria generata dall'epidemia Covid-19 né quanto profondo sarà il danno all’economia e con che velocità ne usciremo.Una cosa è certa però: l’effetto sanitario ed economico – sottolinea il presidente della Commissione Sviluppo economico Enrico Conti – è già oggi a scala globale e l’impatto certamente rilevante.La classe dirigente di questo paese, dalla politica ai mezzi di informazione, ha innanzitutto il dovere di non speculare enfatizzando, né nascondere i rischi e le difficoltà.Oggi c’è da lavorare tutti insieme e senza polemica abbassando i toni.

Dobbiamo mettere in campo a livello nazionale e locale una serie di misure per alleviare la sofferenza dei settori economici più esposti, dal turismo e commercio, alla logistica al sistema della manifattura nel suo complesso, distinguendo bene l’emergenza dalla gestione degli effetti di medio periodo.È quanto ha fatto e sta facendo il governo, che sta destinando circa 4.5 miliardi per le prime misure, ed è ciò che sta facendo l’amministrazione Nardella, che come prima misura emergenziale ha rinviato il pagamento di marzo della COSAP per gli esercenti.

Ma ovviamente non basteranno né le misure sui tributi locali, né le misure nazionali.Un compito cruciale lo ha e lo avrà l’Europa. Che oggi ha il dovere e l’occasione di manifestare chiaramente la sua funzione di “Casa comune” che protegge i propri cittadini dagli effetti di shock esogeni imprevedibili e gravi come questo.Dalle misure che verranno prese – conclude il presidente della Commissione Sviluppo economico Enrico Conti – dipenderà la capacità di recupero dell’economia italiana ma anche il futuro politico delle nostre istituzioni europee”.

Secondo l'ex premier, il senatore fiorentino ed ex sindaco della città Matteo Renzi, leader di Italia Viva, "stiamo vivendo una crisi da un punto di vista delle ricadute economiche che, a mio giudizio, è superiore per Firenze anche a quella dell'11 settembre. Quindi c'è proprio un tema complicato di gestione. In questo momento c'è bisogno di fare soltanto una cosa: stare insieme".

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