Coronavirus: fermatelo sulla linea Gotica

Mentre sul Nord Italia scende una cortina di ferro, la Toscana si prepara all'impatto. Al momento negativi i test diagnostici su Covid-19. Tutte le misure precauzionali emanate a tutela e protezione delle persone dalla task-force in Regione. Speciali kit per le ambulanze distribuiti dalle centrali operative 118. Aperte le scuole, ma sospesi i viaggi di istruzione. A Prato la comunità cinese ricerca immobili dove effettuare l'isolamento per chi rientra dalla Cina. Enrico Rossi: «Non predisporremo alloggi temporanei»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 febbraio 2020 17:24
Coronavirus: fermatelo sulla linea Gotica

Dopo i casi in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, si alza ulteriormente il livello di attenzione. Le regioni dell'Italia settentrionale sono ormai l'epicentro della diffusione europea del nuovo virus. Persino la cosa più cara agli italiani, il campionato di calcio ha rinviato le partite di Serie A in calendario nel Nord. 

Scuole, università, uffici pubblici rimarranno chiusi al pubblico a partire da domani. Ma misure precauzionali a tutela e protezione delle persone vengono prese in queste ore anche da imprese private, sopratutto grandi aziende nazionali e multinazionali con sede legale a Milano. I fatti si evolvono giorno per giorno e ora per ora ed è necessaria molta attenzione ai falsi allarmismi e alle fakenews che, purtroppo, anche in casi delicati come l'attuale non mancano. Al momento, non esiste né un vaccinoantivirali specifici per curare l'infezione.

Il virus ha un’incubazione lunga e il portatore può essere anche asintomatico nonché non è da escludere l'ipotesi che il virus si «annidi» nell'organismo senza generare sintomi. Ciò equivale a dire che, al momento, anche una persona senza le manifestazioni dell'infezione potrebbe veicolarlo.

E in Toscana? Al momento non si registrano casi, ma la task force regionale sta lavorando per mettere in atto tutti i provvedimenti necessari dopo il decreto legge varato questa notte dal Governo. In particolare gli esperti stanno definendo provvedimenti specifici riguardo la gestione dei diversi casi e sintomatologie, il ruolo dei medici, i consigli e gli eventuali provvedimenti sulla salute pubblica.

Bisogna comunque precisare che d'ora in poi su Covid-19 informerà l'opinione pubblica soltanto il capo della Protezione civile nazionale, commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus. Né la Regione né le aziende sanitarie pubblicheranno dati sui risultati negativi dei test diagnostici eseguiti nei tre laboratori di microbiologia e virologia delle aziende ospedaliero universitarie di Careggi, Pisa e Siena.

E' la conseguenza di una integrazione alla circolare emanata stamani dal Ministero della salute che sollecita le Regioni a comunicare alla Protezione civile, a fine mattinata e a metà pomeriggio, il numero di casi positivi che si sono verificati entro i propri confini. Sarà il capo della Protezione civile Angelo Borrelli a dare comunicazione unificata, nei due punti stampa istituzionali delle ore 13 e 18, di tutti i casi positivi che si sono verificati a livello nazionale e territoriale.

Obbligo per i viaggiatori di segnalare il rientro, oltre che dalle aree a rischio della Cina, anche da Paesi in cui la trasmissione dell'infezione è significativa secondo le indicazioni Oms; in questa disposizione rientrano anche i comuni italiani soggetti a misure di quarantena disposte dall'autorità (Regione/Governo). La raccomandazione a tutte le persone che manifestano febbre, tosse e altri sintomi influenzali di rimanere a casa e chiamare il medico. Le indicazioni per i medici di famiglia su cosa fare in presenza di un caso sospetto. La disposizione per medici di famiglia e pediatri di assicurare la contattabilità telefonica dalle 8 alle 20 nei giorni feriali e festivi.

Per quanto riguarda gli ospedali, l'indicazione di limitare per quanto possibile gli ingressi/varchi ai presidi, per ridurre l'accesso privo di sorveglianza; istituire check point e sensibilizzare i visitatori all'utilizzo dei disinfettanti per le mani; invitare a ridurre il numero degli accompagnatori e/o visitatori. Raccomandazioni specifiche per le situazioni di isolamento. Infine, la sospensione (per i 180 giorni di emergenza proclamati con atto nazionale) della penalità per la mancata presentazione, senza preavviso, agli appuntamenti specialisti. Sono le nuove misure varate oggi dal presidente della Regione Enrico Rossi, con un'ordinanza emanata e firmata a conclusione di un lungo incontro che si è tenuto in Palazzo Strozzi Sacrati tra presidente, assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, direttore dell'assessorato Carlo Tomassini, e la task force regionale sull'emergenza Covid-19, allargata alle direzioni delle aziende sanitarie e ospedaliero universitarie, presente anche il sindaco di Prato Matteo Biffoni, presidente Anci Toscana.

Con quest'ultimo è stato deciso di organizzare un incontro con i sindaci della Toscana e la task force regionale, sui temi della prevenzione del Covid-19.

Nei prossimi giorni si terranno inoltre gli incontri con le rappresentanze sindacali dei medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia. Molte le altre attività della Regione Toscana, previste per i prossimi giorni, rinviate a data da destinarsi.

Ai numeri istituiti ieri dalle aziende sanitarie solo per la segnalazione obbligatoria di contatti con eventuali casi confermati di Covid-19 e rientri dalle aree a rischio negli ultimi 14 giorni, continuano ad arrivare centinaia di chiamate improprie, di persone che chiedono solo informazioni e chiarimenti. Queste chiamate intasano le linee telefoniche, impedendo di trovare libero a chi deve obbligatoriamente telefonare per le segnalazioni. Per le informazioni è in funzione il numero verde istituito dalla Regione: 800.556060, opzione 1, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 15.

A questo numero rispondono operatori adeguatamente formati. Il servizio fornisce orientamento e indicazioni sui percorsi e le iniziative individuate dalla Regione sul tema del Coronavirus. Sempre per avere informazioni, i cittadini possono rivolgersi al numero verde istituito dal Ministero: 1500, attivo 24 ore su 24. A questo numero rispondono anche mediatori culturali che dialogano con i cittadini cinesi che si rivolgono al servizio. Ai numeri aziendali, dovranno rivolgersi soltanto: i soggetti che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di Covid-19; e tutte le persone che negli ultimi 14 giorni abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall'epidemia.

Per i soggetti che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati, la Asl disporrà la misura della quarantena con sorveglianza attiva. Per chi è rientrato dalle aree a rischio, la Asl adotterà la misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva. Le persone che chiameranno il numero aziendale dovranno comunicare i propri dati personali: nome, cognome, indirizzo, domicilio e numero di telefono. Questi i numeri delle tre aziende sanitarie:

  • Asl Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli): 055 5454777.
  • Asl Toscana nord ovest (Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Viareggio): 050 954444.
  • Asl Toscana sud est (Arezzo, Grosseto, Siena): 800 579579.

Molte (oltre 100 al giorno) le telefonate arrivate al numero attivato dalla Asl Toscana nord ovest, a cui rispondono medici della sanità pubblica. L'Asl Toscana nord ovest ha comunque attivato anche una casella di posta elettronica per le segnalazioni: rientrocina@uslnordovest.toscana.it.

«I kit per gli equipaggi delle ambulanze toscane saranno distribuiti nelle centrali operative di tutta la Toscana; solo dopo aver indossato i presidi necessari gli equipaggi potranno intervenire sui casi sospetti». Il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini, il direttore regionale della Cri, Pasquale Morano, e il presidente delle Misericordie Toscane, Alberto Corsinovi, hanno informato i volontari impegnati nel sistema dell’emergenza sanitaria sulle modalità di gestione dei servizi. Il trasporto verso l’ospedale di pazienti per i quali si sospetta il contagio dovrà avvenire secondo le seguenti modalità: dopo l’attivazione da parte del 118 delle ambulanze che dovranno eseguire il servizio, gli equipaggi dovranno recarsi presso la centrale operativa per indossare il kit di auto protezione; successivamente sarà effettuato il trasporto. Intanto con una nuova ordinanza che integra la precedente, la Regione ha fornito ulteriori elementi per quanto riguarda la profilassi: obbligo di mascherina all’ingresso del pronto soccorso per tutti coloro che manifestano tosse, febbre o sintomi influenzali fin dalla presentazione al triage, ossia dall’arrivo con il mezzo di soccorso.

Va ribadito che saranno inviate in casi sospetti solo ambulanze attrezzate con i presidi necessari. I mezzi comunque al termine di ogni trasporto saranno sottoposti alla disinfezione così come prevede il protocollo per i servizi su malattie infettive. Ma l’altro obiettivo, sul quale anche il volontariato è coinvolto, è quello della profilassi personale e delle azioni a tutela dell’igiene come metodo per ridurre il rischio di contagio. Nella nuova ordinanza la Regione ha deciso di affiggere una cartellonistica apposita per sensibilizzare i cittadini all’igiene delle mani.

«Il volontariato è in prima linea per aiutare i cittadini – dicono Bettini, Corsinovi e Morano – siamo presenti negli aeroporti per i controlli sulla temperatura, siamo in servizio sulle ambulanze per fronteggiare questa emergenza. L’uso dei dispositivi di protezione individuale è da sempre una delle abitudini irrinunciabili nella nostra attività quotidiana di soccorso. Ma ora siamo impegnati anche diffondere queste buone pratiche nella cittadinanza. Lavarsi le mani in primis, visto che è una importante forma di autodifesa contro il contagio». L’igiene profonda e ripetuta delle mani con sapone o gel igienizzante a base alcolica è una pratica consigliata per tutti i cittadini.

Domani saranno aperte tutte le scuole toscane, ma i dirigenti scolastici sono stati invitati dal Consiglio dei Ministri, per motivi precauzionali, a sospendere tutte le uscite didattiche e i viaggi di istruzione. Per altro uno sciopero nazionale del trasporto aereo, ridurrà il numero dei voli in Toscana in partenza e arrivo dagli aeroporti di Firenze e Pisa il il 25 febbraio. I lavoratori del settore si asterranno dal lavoro per 24 ore, dalle ore 00.01 alle ore 24.00, lo sciopero interessa tutto il personale dipendente delle società/compagnie del settore.

Procedure particolari per garantire la gestione di situazioni riconducibili a possibili casi di COVID-2019 anche a bordo sia dei treni a media e lunga percorrenza (Frecce, InterCity, InterCity Notte) sia dei treni regionali a favore della massima sicurezza delle persone in viaggio e del personale di prima linea delle Società operative. In particolare, Trenitalia ha diffuso un protocollo al personale a contatto con i viaggiatori.

A Prato stamani Xu Qiulin -noto rappresentante della comunità cinese- ha confermato la ricerca di immobili in cui stare in isolamento in vista del rientro a Prato di 600 cittadini cinesi.

Ma l'assessore all'Immigrazione Simone Mangani, che stamani ha partecipato con il Sindaco alla riunione in Regione Toscana con i direttori sanitari per fare il punto della situazione, ribadisce il no dell'Amministrazione comunale a soluzioni "fai da te": «E' indispensabile rispettare le disposizioni governative quindi, in primo luogo, le persone devono rimandare il rientro dalla Cina - afferma Mangani - Abbiamo detto no alcune settimane fa e lo ribadiamo oggi: non esistono soluzioni fai da te, nessuna autorità sanitaria ci suggerisce ad oggi di individuare una soluzione che rischia di richiamare quella della famosa nave da crociera Diamond Princess ancorata al porto di Yokohama. In ogni caso, sulle ipotesi prospettate da Giulin, deve essere chiara la posizione del Consolato cinese, che a nostro avviso dovrebbe invitare tutti a rimanere in Cina fino a nuova disposizione.

Le preoccupazioni di carattere economico vengono dopo quelle per la salute pubblica. Sarebbe auspicabile per il futuro che Giulin o chiunque altro non invocasse soluzioni a mezzo stampa ma direttamente alle istituzioni. Peraltro, ad oggi, la collaborazione è stata data complessivamente da tutti i soggetti coinvolti».

«Noi non allestiremo strutture temporanee che risolvano problemi di domicilio per chi non ha un alloggio adeguato dentro cui auto isolarsi, come sembra ci venga richiesto dagli imprenditori cinesi di Prato che adesso annunciano di voler negare gli alloggi a chi rientrerà dalla Cina generando così situazioni di sfruttamento e illegalità in contraddizione con le leggi italiane. Le disposizioni del Ministero parlano con chiarezza di una quarantena a domicilio volontaria sotto sorveglianza attiva da parte degli operatori sanitari.

Solo in casi eccezionali di condizioni igieniche ambientali, ripete ancora l’ordinanza, le aziende sanitarie hanno l’obbligo di disporre soluzioni alternative equivalenti al domicilio quanto a efficacia di isolamento e di controlli. Sentiamo dire di alcune centinaia di persone che tornerebbero senza avere domicilio e che chiedono a noi di istituire centri di isolamento. Voglio essere chiaro, invito la comunità cinese e il console a garantire che coloro che sono senza domicilio adeguato non ritornino in Toscana.

La questione ha un evidente risvolto nazionale e pertanto chiederò che anche il governo intervenga nei confronti delle autorità cinesi» dichiara anche Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.

All'opposto diversi manifesti sono apparsi per le strade di Prato nelle zone a più alta densità di cittadini di origine cinese. Il messaggio è palesemente fuorviante: "E' solo un brutto raffreddore", "l'epidemia è solo temporanea".

"Questi cartelli sono evidentemente inopportuni, considerato che danno messaggi potenzialmente nocivi per la salute pubblica e stanno sollevando un enorme polemica nella città con la più grande città cinese d'italia" afferma Marco Curcio, Consigliere Comunale di Prato "Lega Salvini Premier".

Nel corso della serata di sabato 22 febbraio, Livorno ha tremato per due sospetti casi di Coronavirus, nel territorio comunale di Collesalvetti, che, per fortuna, non sono risultati positivi al test. Sindaco, Giunta, Comandante della Polizia Municipale, Direttore Generale del Comune e Dirigente del personale, si riuniranno domani, lunedì 24 febbraio in una giunta straordinaria, per prendere una decisione relativa all'istituzione di una Cabina di Regia cui affidare il compito di elaborare e rimettere un Piano Operativo Emergenziale entro 48 ore e dunque da approvare in Giunta martedì alle ore 15.

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