"Fare uscire i bambini mezz'ora al giorno? Adesso no"

Coronavirus, il consigliere regionale Pd Ciolini interviene sulla proposta di alcune mamme fiorentine: "In questo momento non serve confusione. Per quanto riguarda i ragazzi disabili e affetti da disturbi dello spettro autistico è già prevista dal governo la possibilità di uscire, per il resto è necessario che siano scrupolosamente rispettate le disposizioni"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 marzo 2020 15:44

Nicola Ciolini, consigliere regionale Pd, interviene sulla proposta di alcuni genitori fiorentini di consentire ai ragazzi disabili e con disturbi dello spettro autistico e ai bambini in generale di poter uscire per almeno mezzora al giorno.

“Non serve - sostiene Ciolini - creare ulteriore confusione in un momento delicato come questo. Occorre fare alcune precisazioni sulla richiesta, avanzata da parte di genitori e altri, di dare la possibilità a bambini e disabili di uscire per necessità almeno mezzora al giorno. Per quanto riguarda i ragazzi disabili e affetti da disturbi dello spettro autistico è già prevista dal governo la possibilità di uscire, naturalmente seguendo quelle che sono le norme generali imposte dai decreti ministeriali, e da almeno 20 giorni i nostri specialisti rilasciano le apposite attestazione di necessità da allegare all’autocertificazione.

Per quanto riguarda i bambini vorrei far presente che è necessario cercare di non rendere vani i sacrifici fatti fino ad ora. Capisco le difficoltà, ma è necessario che siano scrupolosamente rispettate le restrizioni del governo, per non rischiare di prolungare il periodo di quarantena imposta. Non può essere il sindaco, aggiungo, a fare un’ordinanza del genere, ma solo l’autorità competente che ha emesso le ordinanze fino ad oggi, cioè il Consiglio dei Ministri. Non penso comunque sia il momento di fare provvedimenti del genere e di dar seguito alla presentazione di raccolte firme che sono perlopiù dettate dalle importanti restrizioni del periodo.

Proprio ora che si cominciano a vedere segnali incoraggianti, non ci esponiamo a rischi inutili e controproducenti”, conclude Ciolini.

Ieri la Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Toscana Camilla Bianchi aveva sostenuto l'appello alla "ragionevolezza nell'applicazione delle misure restrittive" di un gruppo di genitori che scrivono al sindaco di Firenze, Dario Nardella"Le richieste avanzate di risposte chiare rispetto ad un'applicazione ragionevole ancorchè necessaria dei provvedimenti emergenziali, sono ancor più condivisibili dato il probabile prolungarsi dell'emergenza, nonchè l'assenza negli ultimi decreti di un preciso riferimento verso chi, bambine e bambini, in oggi è quanto mai a repentaglio".

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