Coronavirus: due nuovi casi e sei guarigioni

Sono 314 le persone ancora malate, 13 i ricoverati, ma oggi nessun decesso. Nuove regole per trasporto pubblico: più passeggeri su bus, treni e traghetti. Tracciamento, test e cure negli aeroporti per cittadini extra Ue. Attivi i primi due drive through dell’Asl Toscana Centro per richieste personali e a pagamento di tamponi per diagnosi di Covid-19

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2020 17:05
Coronavirus: due nuovi casi e sei guarigioni

Solo due nuovi casi, uno in provincia di Grosseto e l’altro a Prato, e nessun decesso. E’ la sintesi del bollettino quotidiano sull’andamento dell’epidemia Covid-19 in Toscana, dove dall’inizio dell’emergenza sanitaria i cittadini risultati complessivamente positivi al coronavirus raggiungono quota 10.358, con un aumento rispetto al giorno precedente pari allo 0,02 per cento. Crescono anche i guariti (dello 0,07%), l’86,1 per cento dei casi totali: sei in più rispetto a ieri tra chi (cinque) è risultato negativo al doppio tampone a distanza, guarito a tutti gli effetti, e chi (un caso) è divenuto asintomatico dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione.

Le persone complessivamente guarite ad oggi, dall’inizio dell’emergenza, sono dunque 8.915: 148 persone “clinicamente guarite” (più 0,7%), senza più sintomi, e 8.767 (più 0,06%), dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali. Le persone al momento dunque ancora malate sono 314, meno 1,3 per cento rispetto a ieri.

Stabile il numero dei ricoverati: 13 in tutto nell’intera Toscana nei posti letto dedicati ai pazienti Covid, di cui solo uno (come ieri) in terapia intensiva. Sono 1.129 invece i deceduti dall’inizio dell’epidemia, ma nessuno nel bollettino di oggi. Si ricorda che a partire dal 24 giugno il Ministero della Salute ha modificato il sistema di rilevazione dei dati sulla diffusione del Covid-19. I casi positivi non sono più indicati secondo la provincia di notifica bensì in base alla provincia di residenza o domicilio. La ripartizione odierna vede dunque 3.226 casi complessivi ad oggi nell’area della città metropolitana fiorentina, 549 a Prato (1 in più rispetto a ieri), 749 a Pistoia, 1.055 a Massa, 1.367 a Lucca, 942 a Pisa, 481 a Livorno, 684 ad Arezzo, 429 a Siena, 405 a Grosseto (1 in più).

Sono 471 i casi positivi notificati in Toscana ma residenti in altre regioni. La Toscana si conferma al decimo posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 278 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 404 per 100 mila, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 541 casi per 100 mila abitanti, Lucca con 352, Firenze con 319, la più bassa Livorno con 144.

Complessivamente sono 301, quattro in meno rispetto a ieri, meno 1,31%), le persone in isolamento a casa, perché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o perché risultano prive di sintomi. Sono 761 (più 28 rispetto a ieri, più 3,8%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 471, Nord Ovest 229, Sud Est 61).

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 30,3 per 100.000 residenti contro il 58 per100.000 della media italiana. La Toscana è undicesima. Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (88,8 per 100.000), seguita da Firenze (40,9 per 100.000) e Lucca (36,9 per 100.000), il più basso a Grosseto (10,8 per 100.000). Dei 1129 deceduti dall’inizio dell’epidemia 414 interessano la città metropolitana fiorentina, 52 Prato, 81 Pistoia, 173 Massa Carrara, 143 Lucca, 90 Pisa, 61 Livorno, 50 Arezzo, 33 Siena e 24 Grosseto. Otto persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Su bus extraurbani e su tutti i treni, ma anche sui veicoli a noleggio con conducente e sui taxi, su navi e traghetti e nel trasporto pubblico non di linea, si potrà tornare a viaggiare a ‘pieno carico’: quantomeno limitatamente ai posti a sedere. Sui bus urbani e in tranvia si potrà invece derogare dal rispetto della distanza di un metro tra un passeggero e l’altro, senza però andare oltre il 60 per cento dei posti autorizzati, considerando nel conto tanto sia quelli a sedere sia quelli in piedi, dove dovranno comunque essere evitati assembramenti. Lo dispone una nuova ordinanza, la numero 74, firmata dal presidente della Toscana, che contestualmente revoca la numero 47 in cui si indicavano i limiti di capienza dei vari mezzi.

“Si tratta – spiega Rossi – di una misura che va nella direzione del graduale allentamento delle restrizioni, a seguito della ripresa delle attività economiche, turistiche e culturali”. “Bisognerà, naturalmente – avverte - mantenere la massima attenzione nell’adottare, in misura proporzionata al rischio, comportamenti prudenti, a cominciare dall’obbligo di usare la mascherina e dalla necessità di igienizzare le mani”. Mascherine e gel da usare prima e dopo l’utilizzo dei mezzi pubblici rimangono infatti nelle linee guida, con l’invito alle aziende ad installare opportuni dispenser a beneficio dei passeggeri.

Da oggi negli aeroporti di Pisa e di Firenze ci sono stazioni di accoglienza per cittadini provenienti con voli da aree extra Schengen. Lo ha stabilito l’ordinanza che ha firmato oggi il presidente Enrico Rossi e che resterà valida fino alla fine dello stato di emergenza sanitaria. Nelle stazioni di accoglienza vengono registrati tutti coloro che entrano in Italia dalle aree extra Schengen che devono effettuare il periodo di 14 giorni di isolamento fiduciario con sorveglianza attiva in base al DPCM 11 giugno 2020, articolo 4 comma 3 prorogato dal DPCM 14 luglio. Presso i punti di accoglienza anche la possibilità di fare i test sierologici e i test molecolari. Garantita la possibilità di isolamento presso alberghi sanitari per chi risulti positivo nonché per chi ha eventuali contatti stretti con i positivi.

Attivato nei giorni scorsi il primo punto drive through a Bagno a Ripoli presso il presidio della Fratellanza Popolare e Croce d’Oro di Grassina per eseguire tamponi naso-oro-faringei su richiesta del cittadino per esigenze personali, secondo quanto previsto dalla delibera regionale n.778 del 22 giugno. Il punto è aperto la mattina di lunedì mercoledì e venerdì dalle ore 11.15 alle ore 12,45, martedì dalle ore 12.15 alle ore 12.45, giovedì dalle ore 11.15 alle ore 12.45 e nel pomeriggio dalle ore 17.15 alle ore 18.45, sabato dalle ore 10 alle ore 11. E’ prevista l’apertura di altri punti sia in convenzione con altre associazioni di volontariato presenti sul territorio che a gestione diretta. L’azienda sta infatti procedendo per l’attivazione di 5 drive through a gestione diretta.

Il primo di questi è attivo da ieri all’interno del parco di San Salvi a Firenze con acceso dal cancello di Via San Salvi. Dal 21 luglio il servizio sarà svolto anche nei territori di Empoli (tensostruttura in via Cappuccini), Prato (presso il presidio socio sanitario in via Giovannini), Pistoia (presso il parcheggio del vecchio ospedale del Ceppo) e Valdinievole (Villa Ankuri, viale 1° Maggio 19 Massa e Cozzile). Il servizio funzionerà dal lunedì al sabato compreso dalle ore 8 alle ore 11, salvo in Valdinievole dove sarà attivo dalle ore 14.00 alle 16.30Coloro che richiedono il tampone a pagamento per motivi personali devono prenotarsi al CUP telefonando al numero 055 545454 tasto 3. Il costo della prestazione è di 86 euro. L’azienda sanitaria raccomanda di rispettare l’orario di prenotazione per evitare affollamenti. Resta attivo il servizio a domicilio per soggetti più fragili

Modalità di accesso drive through

Il cittadino raggiunge il punto prelievi drive through con la propria auto, nel giorno e nell’orario concordati, seguendo il percorso indicato da adeguata segnaletica. A seguito delle operazioni di identificazione gli Assistenti Sanitari ed Infermieri del Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie effettuano il tampone direttamente dal finestrino. Di supporto all’attività dei professionisti sanitari vi è il contributo di professionisti Tecnici della Prevenzione, confermando così la consueta sinergia e il lavoro di rete che ha permesso di svolgere fino ad oggi le attività in sicurezza. Al termine dell’operazione il paziente potrà tornare al proprio domicilio. Gli utenti potranno richiedere il referto del tampone dopo 48 ore dall’esecuzione recandosi presso i presidi ASL dove è attiva la consegna dei referti o eventualmente, su richiesta, a domicilio.

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