Coronavirus, didattica a distanza attiva in Toscana nell'84% delle scuole

L'onorevole Toccafondi (IV) elogia il corpo docente: "Slancio autonomo da parte di tanti insegnanti, che ancor prima di circolari direttive o nullaosta si sono messi subito in moto per non lasciare soli i propri studenti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2020 13:54
Coronavirus, didattica a distanza attiva in Toscana nell'84% delle scuole

 “C'è tanto ancora da fare, ma i dati USR ci dicono che le scuole toscane si stanno muovendo e stanno organizzando veri percorsi di didattica a distanza. L'84% ha attivato o sta attivando una piattaforma on line. Adesso tutti i docenti partano con lezioni da casa. I ragazzi hanno bisogno di voi”. Così l'onorevole Gabriele Toccafondi (Italia Viva), ex sottosegretario all'Istruzione, che prosegue: "Le scuole sono chiuse da due settimane anche in Toscana.

I dati dell’Ufficio scolastico regionale sulla didattica a distanza dimostrano che se nei primi giorni c’è stato un grande slancio autonomo da parte di tanti insegnanti, che ancor prima di circolari direttive o nullaosta si sono messi subito in moto per non lasciare soli i propri studenti. Adesso sono le scuole a muoversi strutturalmente per organizzare veri e propri percorsi e strumenti di didattica online e a distanza. Adesso tutti i docenti partano con lezioni da casa. I ragazzi hanno bisogno di voi - prosegue Toccafondi - . Gli strumenti che stanno utilizzando - specifica - sono numerosi: il registro elettronico, ormai presente nella quasi totalità delle classi, ma anche altri più complessi e articolati: i servizi di Google Suite for Education sono infatti già attivi o in attivazione nel 62% delle scuole toscane, quelli di Microsoft Office Education nel 21%, quelli di RAI per la didattica nel 27% e quelli di avanguardie educative (piattaforma INDIRE) nel 20%. Ieri il Governo ha stanziato 85 milioni di euro per potenziare questi strumenti.

Adesso è fondamentale che tutti gli insegnanti si attivino perché i ragazzi hanno bisogno dei loro maestri e insegnanti, perché - conclude il deputato fiorentino di Italia Viva - la scuola non è solo sedersi ad un banco e immagazzinare informazioni, ma è un percorso educativo, una strada fatta di relazioni che non si interrompono neanche con la scuola fisicamente chiusa”.

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