Coronavirus: 85 nuovi casi con età media di 41 anni e un decesso

45 nuovi casi positivi in Asl Toscana nord ovest. Verrà da Siena il nuovo farmaco per curare il Covid. Stamani il Presidente della Regione e il ministro della Sanità a Toscana Life Sciences

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2020 17:53
Coronavirus: 85 nuovi casi con età media di 41 anni e un decesso

In Toscana sono 12.499 i casi di positività al Coronavirus, 85 in più rispetto a ieri (27 identificati in corso di tracciamento e 58 da attività di screening). I nuovi casi sono lo 0,7% in più rispetto al totale del giorno precedente. L'età media degli 85 casi odierni è di 41 anni circa (il 28% ha meno di 26 anni, il 18% tra 26 e 40 anni, il 40% tra 41 e 65 anni, il 14% ha più di 65 anni) e, per quanto riguarda gli stati clinici, il 77% è risultato asintomatico, il 16% pauci-sintomatico, l’8% lieve. Delle 85 positività odierne, 13 casi sono ricollegabili a rientri dall'estero, di cui 2 per motivi di vacanza (Spagna).

3 casi sono ricollegabili a rientri da altre regioni italiane (Sardegna). 6 casi individuati grazie ai controlli attivati nei porti e stazioni con l'ordinanza n.80 della Regione Toscana, di cui 4 riferibili a cittadini residenti fuori regione. Il 34% della casistica è un contatto collegato a un precedente caso. I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 9.285 (74,3% dei casi totali).

I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 589.018, 5.095 in più rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono oggi 2.070, +3,8% rispetto a ieri. I ricoverati sono 86 (+1 rispetto a ieri), di cui 9 in terapia intensiva (+1). Oggi si registra un nuovo decesso: un uomo di 90 anni, a Livorno.

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 3.813 i casi complessivi ad oggi a Firenze (13 in più rispetto a ieri), 671 a Prato (3 in più), 865 a Pistoia (3 in più), 1.339 a Massa (18 in più), 1.589 a Lucca (6 in più), 1.151 a Pisa (22 in più), 593 a Livorno (2 in più), 900 ad Arezzo (8 in più), 530 a Siena (6 in più), 516 a Grosseto. Sono 532 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni (4 in più). Sono 19, quindi, i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 48 nella Nord Ovest, 14 nella Sud est. La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 335 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 460 x100.000, dato di ieri).

Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 687 casi x100.000 abitanti, Lucca con 410, Firenze con 377, la più bassa Livorno con 177.

Complessivamente, 1.984 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (75 in più rispetto a ieri, più 3,9%). Sono 4.133 (171 in meno rispetto a ieri, meno 4%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 1.717, Nord Ovest 1.547, Sud Est 869).

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 86 (1 in più rispetto a ieri, più 1,2%), 9 in terapia intensiva (1 in più rispetto a ieri, più 12,5%).

Le persone complessivamente guarite sono 9.285 (8 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 193 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 9.092 (8 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Oggi si registra un nuovo decesso: un uomo di 90 anni. Relativamente alla provincia di notifica, la persona deceduta è a Livorno. Sono 1.144 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 418 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 175 a Massa Carrara, 147 a Lucca, 91 a Pisa, 64 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 25 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione. Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 30,7 x100.000 residenti contro il 58,9 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (89,8 x100.000), Firenze (41,3 x100.000) e Lucca (37,9 x100.000), il più basso a Grosseto (11,3 x100.000).

Verrà da Siena il nuovo farmaco che permetterà di curare il Covid

Ne è convinto il presidente della Regione Toscana, dopo la visita che ha effettuato questa mattina insieme al ministro della sanità alla sede di Toscana Life Sciences, il polo tecnologico e della ricerca senese, voluto e finanziato nel 2005 dalla Regione Toscana.

Il presidente ha parlato della presenza del ministro come di un riconoscimento importantissimo per tutto il Sistema sanitario regionale e lo ha ringraziato per il doppio investimento (80 più 300 milioni di euro) che il Governo ha deciso di fare a Siena. Secondo il presidente ciò è potuto accadere perché il sistema sanitario regionale è ottimo, con un altissimo livello di ricerca e perché riesce a fare sistema grazie ad un'istituzione come TLS, una struttura che era destinata a chiudere e che oggi impiega 400 ricercatori ed è diventata un riferimento mondiale per la ricerca in campo farmacologico.

Del resto tutto ciò avviene nella Toscana dove si produce il 17% dei farmaci realizzati in Italia e che esporta il 70% di questa produzione. È qui che si fabbrica il 90% dei vaccini mondiali antimeningite e dove hanno sede i centri di ricerca delle grandi aziende italiane come Menarini, Kedrion, Aboca e Molteni. Secondo il presidente TLS è l'unico centro in Italia che può vantare centinaia di brevetti farmaceutici e che può competere a livello mondiale con tutti i Paesi che stanno combattendo contro il Covid. Quella che arriva da Siena è quindi una notizia meravigliosa per tutti i cittadini che potranno avere una risposta scientifica e seria al loro bisogno di cure e di salute.

Da parte sua il ministro si è detto orgoglioso e ha espresso grandissimo apprezzamento per il lavoro che viene svolto dai ricercatori di TLS e che fa parte del contributo che l'Italia sta dando alla sfida mondiale contro la pandemia. Ha aggiunto che i dati relativi agli anticorpi monoclonali sono interessanti. La strada aperta è però quella che può portare ad un risultato positivo, ed è quindi un orgoglio che questi ricercatori operino su questo territorio. A suo giudizio la logica che anima TLS è quella giusta, in equilibrio tra impresa, ricerca e logistica e capace di tenere insieme tutti questi ambiti.

Ha poi ribadito che Il Governo ha stanziato 80 milioni di euro nel 2020 per finanziare le ricerche presso il polo senese e 300 milioni per il 2021, che continuerà a farlo con convinzione perché qui si gioca un pezzo importante della sfida contro il virus e che la sua presenza a Siena intende testimoniare la gratitudine per un lavoro che è ancora in corso. Del resto il Covid continua ad avere numeri significativi e quindi non si deve abbassare la guardia, ma continuare ad usare le mascherine e il distanziamento sociale. L'invito del ministro è stato quello di resistere, in vista dell'arrivo di un vaccino sicuro e di cure sicure, che si è augurato possano arrivare da TLS.

Si è poi detto convinto che la sfida sarà vinta se continueremo a mettere in campo tutte le energie di cui disponiamo. Ha poi parlato del rischio che si sta per assumere con la riapertura delle scuole: un rischio controllato e governato. Infine ha voluto sottolineare come negli ultimi 5 mesi il Governo ha investito nel sistema sanitario molto di più di quanto sia stato investito negli ultimi 5 anni affermando che occorre insistere su questa strada, chiudendo la stagione dei tagli alla sanità per aprire quella degli investimenti, perché quando si parla della salute dei cittadini deve essere questa a dettare i numeri delle tabelle excel degli stanziamenti.

Il presidente di Fondazione Toscana Life Sciences, da parte sua, si è detto onorato della visita del ministro della salute e del presidente della Regione, arrivata in un momento cruciale per lo sviluppo di TLS e dell'ecosistema territoriale delle scienze della vita e per l'evoluzione del progetto di ricerca su anticorpi monoclonali per la cura del Covid-19. L'incontro di oggi si è infatti concentrato, ha sottolineato, principalmente su questi temi, compresa la visita all'edificio candidato per la realizzazione dell'impianto di produzione di riferimento nazionale antipandemico, potenzialmente un asset strategico per l'intero Paese su cui la Fondazione TLS punta molto.

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