Coronavirus: € 3 milioni per il servizio spesa a domicilio

Dalla Giunta Regionale a sostegno di anziani fragili. A Firenze 12 i Centri commerciali naturali che aderiscono con consegne gratuite

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2020 18:46
Coronavirus: € 3 milioni per il servizio spesa a domicilio

Tre milioni di euro sono stati assegnati dalla Regione alle Zone distretto e Società della salute per l’attivazione del servizio spesa a domicilio, a sostegno di anziani fragili e con temporanea limitazione di autonomia in seguito alle misure restrittive predisposte dal Governo, per contrastare la diffusione del Coronavirus. I beneficiari di questo atto, deliberato dalla Giunta nel pomeriggio, sono, dunque, persone anziane che vivono situazioni di solitudine e di fragilità, con problematiche di salute tali da non potere provvedere autonomamente al reperimento di generi alimentari, o che non possono contare sull’aiuto di familiari, e la cui condizione è aggravata dalle misure restrittive precauzionali, previste dai decreti governativi, che invitano a non uscire dalla propria abitazione. Le risorse, deliberate nell’ambito delle “Misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”, saranno assegnate alle Asl, che provvederanno a trasferirle nell’immediato alle Zone distretto e Società della salute di loro competenza territoriale.

I tre milioni di euro saranno così distribuiti: 1.281.628,00 euro alla Asl centro, 1.022.947,00 euro alla Asl nord ovest, 695.425,00 euro alla Asl sud est. Saranno le Zone distretto e le Società della salute, in collaborazione con le istituzioni, i soggetti del terzo settore e il volontariato e con il coinvolgimento di Anci toscana, a predisporre tutte le azioni necessarie per fornire il migliore supporto possibile alle persone anziane in difficoltà, conosciute dai servizi socio sanitari territoriali o individuate in seguito a nuove segnalazioni di bisogno.

Dopo la partenza del centro commerciale naturale di Peretola, si stanno moltiplicando le adesioni dei centri commerciali naturali della città al servizio di consegna gratuita a domicilio PMI sostenuto e promosso da Confesercenti città di Firenze ed assessorato al Commercio di Palazzo Vecchio. Sono già 12 i centri commerciali naturali che hanno aderito al servizio di consegna gratuita a domicilio per i negozi di vicinato. Si tratta, oltre al Ccn Peretola già attivo dai giorni scorsi, del Ccn Lo Scarabeo (Via di Ripoli), Ccn Pier Vettori (Piazza Pier Vettori, Via del Ponte Sospeso, Via Pisana limitrofa), Ccn Via de’Calzaioli, Ccn Carlo del Prete, Ccn Le Botteghe del Varlungo (Via Aretina, Ccn Boboli Via Romana, Ccn Via Cavour, Ccn Punti d’Incontro (Via Datini), Ccn Via de’ Neri, Ccn Sdrucciolo (Sdrucciolo de’ Pitti), Ccn Parterre (Piazza della Libertà – Ponte Rosso) e Ccn Novoli.

Tutti questi hanno aderito al servizio, che è possibile prenotare chiamando i numeri indicati nel volantino allegato. Grazie a questa crescita di adesioni dovuta, in parte, all’emergenza Coronavirus viene garantita la fruizione del servizio nel rispetto delle restrizioni in essere e della tutela della saluta pubblica.

“L’importanza delle nostre botteghe di vicinato emerge con chiarezza anche in questo momento – ha detto l’assessore al commercio e alle attività produttive Federico Gianassi –. La consegna gratuita a domicilio va incontro, in questa emergenza, alla necessità di uscire il meno possibile da casa e ai commercianti che così possono continuare a lavorare in questo momento anche di grave difficoltà economica".

Se i ristoranti sono chiusi ai clienti ma possono cucinare per le consegne a domicilio? “Possono farlo. Non si possono vendere cibi da asporto, take away, ma possono fare consegne a domicilio, anche dopo le 18”. A parlare, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, è il sindaco di Firenze Dario Nardella, che oggi è intervenuto al programma condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, invece, ha vietato il food delivery nella sua regione. Lei cosa ne pensa? “Secondo me sarebbe meglio fare tutti la stessa cosa, altrimenti si crea del disorientamento”.

Anche a Cortona l’amministrazione comunale ha richiesto alle attività di distribuzione alimentare presenti sul territorio di consegnare la spesa a domicilio, ove ci sia espressa domanda. Nell’arco di poche ore, hanno aderito almeno quindici esercizi commerciali della zona.

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