Cooperativa Emilio Sereni, stalla e vitellaia per i 40 anni dell’azienda

Taglio del nastro con il sindaco Paolo Omoboni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 aprile 2018 12:08
Cooperativa Emilio Sereni, stalla e vitellaia per i 40 anni dell’azienda

Ampliata la vecchia stalla per poter ospitare 200 vacche in lattazione e costruita una nuova “vitellaia” con uno spazio più che raddoppiatoaL

Tglio del nastro con il sindaco Paolo Omoboni, Massimo Bellandi e Riccardo Nencini. L'obiettivo è aumentare la produzione di latte fino a raggiungere oltre 2 milioni di chili all'anno.

“Si compie uno degli ultimi atti del processo di innovazione dell’agricoltura biologica mugellana”Borgo San Lorenzo (FI), 26 aprile 2018 – L’ampliamento della vecchia stalla con nuovi “posti a tavola e a letto” per le vacche, ovvero con una nuova corsia di alimentazione coperta e una tettoia per ospitare le “cuccette”, in modo da poter arrivare a 200 vacche lattifere (al posto delle precedenti 165), e la costruzione di una nuova “vitellaia”, una stalla per il giovane bestiame.Sono queste le nuove, importanti strutture zootecniche inaugurate ieri, mercoledì 25 aprile, dalla “Emilio Sereni Società Cooperativa Agricola”, cooperativa nata nel 1978 – che quest'anno festeggia i suoi quarant'anni – situata nella vallata del Mugello, nel comune di Borgo San Lorenzo, aderente a Legacoop Toscana.

Novità rilevanti per un'azienda che oggi alleva una mandria di circa 360 capi di bovini da latte producendo annualmente circa 1.700.000 chili di latte, ovvero intorno a 4.650 chili al giorno per una media giornaliera a capo pari a circa 30 kg. L'obiettivo delle nuove strutture, al cui taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Borgo San Lorenzo e presidente dell'Unione Montana dei Comuni del Mugello Paolo Omoboni, il presidente della cooperativa “Emilio Sereni” Massimo Bellandi e Riccardo Nencini di Legacoop Toscana, è proprio quello di aumentare questi numeri, per arrivare a un importante incremento della produzione di latte, che viene interamente conferito a “Mukki Latte”.“I consumatori stanno diventando sempre più attenti alla qualità e alla provenienza di quello che mangiano, e la richiesta dei prodotti biologici è in costante crescita”, spiegano dalla cooperativa, che produce latte biologico.

Così, la “Emilio Sereni” ha realizzato questi importanti investimenti per circa 700mila euro, aderendo a un Progetto Integrato di Filiera chiamato “Biologico Mugello”.Per aumentare la sua produzione, la cooperativa doveva incrementare il numero delle vacche in lattazione, e per farlo era necessario avere più spazio a disposizione. Così, “la realizzazione di queste nuove strutture consentirà alla cooperativa di poter aumentare il numero medio delle vacche in lattazione. Se presumibilmente resteranno invariate le medie produttive a capo, la cooperativa aumenterà la sua produzione arrivando a conferire circa 2.200.000 chili di latte”, viene spiegato ancora.I lavori di realizzazione delle nuove strutture sono iniziati nel gennaio del 2017: ieri le bovine hanno potuto dormire per la prima volta negli spazi ampliati.

La stalla, risalente agli anni '80, era arrivata al massimo della sua capienza: ora sono state aggiunte la corsia di alimentazione coperta e una tettoia per le “cuccette”, ovvero il letto delle vacche. La vecchia “vitellaia” era invece stata costruita negli anni '60 e aveva una superficie di circa 400 metri quadrati: verrà abbattuta entro pochi giorni, e ha lasciato il posto a una nuova struttura di circa 900 metri quadrati, con uno spazio quindi più che raddoppiato e con l'obiettivo di aumentare il numero degli animali della cooperativa senza dover comprare capi di bestiame da aziende esterne.

Quando le strutture saranno a regime, la mandria si aggirerà intorno a 500 capi di bestiame dei quali, mediamente, saranno circa 200 le vacche in lattazione.“Ringrazio chi continua a credere nelle nostre filiere, nella nostra terra e nelle produzioni di qualità che da sempre ci caratterizzano. Non posso che esprimere piena soddisfazione per quanto inauguriamo all’Emilio Sereni e per la capacità delle nostre aziende di saper intercettare risorse, come quelle del Piano Integrato di Filiera, che rappresentano linfa vitale per le produzioni.

Qui si produce latte di qualità, ma si contribuisce anche al mantenimento del territorio, si dà lavoro, si crea sviluppo. Pochi giorni fa abbiamo appreso la notizia dell’azienda che ha deciso di avviare la cessazione della produzione di latte, il nostro latte, non possiamo permettere che questo si ripeta. Governo e Regione devono sostenere e tutelare le produzioni agricole perché sono la nostra storia, il nostro presente e il nostro futuro. Noi saremo a fianco di allevatori e agricoltori perché profondamente convinti che il domani del Mugello non possa fare a meno della crescita di questi settori”, ha detto il sindaco Paolo Omoboni.“Sono fiero e anche un po’ emozionato di aver inaugurato le nuove strutture – sono state le parole di Massimo Bellandi – vorrei ringraziare tutte le ditte che hanno collaborato, ma in particolar modo il ringraziamento più caloroso va ai soci della cooperativa, che hanno messo in queste opere tanto cuore, passione e sudore.

Quest’anno la Emilio Sereni compie quarant'anni, un bel traguardo per un’azienda. Le nuove strutture sono senza dubbio un prezioso anello di congiunzione tra i 40 anni appena trascorsi e il futuro, al quale guardiamo con dinamismo, voglia di lavorare e crescere ancora.”“Con l’inaugurazione delle nuove strutture si compie uno degli ultimi atti del processo di innovazione dell’agricoltura biologica mugellana previsto dal piano integrato di filiera Biologico Mugello. È una grande soddisfazione essere qui avendo partecipato alla fase di impostazione del progetto e poterne vedere la totalità degli esiti”, ha commentato Riccardo Nencini della presidenza di Legacoop Toscana.LA COOPERATIVANata nel 1978 dalla volontà di un gruppo di ragazzi di lavorare nel mondo dell’agricoltura, dal 1982 la “Emilio Sereni Società Cooperativa Agricola” ha intrapreso l’allevamento di bovini da latte.

A partire dal 1993 ha convertito sia l’allevamento che la coltivazione dei terreni al metodo del biologico. L’azienda possiede circa 150 ettari di terreno e, considerando i terreni in affitto, viene coltivata a foraggi e cereali una superficie di circa 250 ettari. L'organico della cooperativa è oggi composto da 16 lavoratori dipendenti, di cui 14 soci. La “Emilio Sereni” è inoltre storicamente un punto di riferimento per piccoli agricoltori, associazioni di categoria e scuole.

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