Le accuse, forti e dirette, rivolte sabato pomeriggio alla leadership democratica da Massimo D'Alema (classe 1949, già Presidente del Consiglio dei ministri) infiammano la platea dell'assemblea dalla sinistra Pd a Roma: "Se stiamo al numero degli iscritti al Pd -premette D'Alema- non è un grande partito, i Ds avevano 600mila iscritti. Una componente minoritaria – momentaneamente - in un partito a forte conduzione personale e con un certo carico di arroganza. ". Divisi praticamente su tutto, ma d'accordo almeno su una cosa: al momento non esiste nessun rischio scissione.
Ma è un affondo di quelli destinati a lasciare il segno, anche se non del tutto inedito all'indirizzo di Matteo Renzi."D'Alema facce' Tarzan", così Dario Parrini, deputato e segretario regionale del Pd toscano intitola un post su Facebook nel quale commenta le parole dell'ex premier su Matteo Renzi. "Forte il sospetto - scrive Parrini su Facebook - che D'Alema la butti in caciara contro Renzi perché da tempo Tg e giornali lo citano solo se insulta il presidente del consiglio.
D'Alema - conclude ironicamente Parrini - ricorda un po' Alberto Sordi alias Nando Mericoni in 'Un giorno in pretura' di Steno, quando i bambini gli gridano "America' facce Tarzan". Ormai ci sono riunioni con un pezzetto di pubblico che vuole solo che D'Alema faccia Tarzan. E lui fa Tarzan. Spettacolo deprimente, che la comunità Pd non merita."
L'on. Federico Gelli su Facebook risponde: "E menomale che è arrivato D'Alema a darci lezioni di arroganza. Lui che dell'arroganza ne ha fatto un modus operandi per anni portando la sinistra e il Partito laddove noi tutti sappiamo. Difficile accettare lezioni proprio da chi ha permesso e agevolato lo stallo del nostro Paese da oltre 20 anni. Da chi si oppone ad un Governo solo perché forse non ha avuto niente in cambio per appoggiarlo. Con D'Alema il Parito era al 25%. Non al 40%. Buona domenica a tutti".
