Consorzio Agrario di Siena, quale futuro?

A rischio un altro pezzo di storia "a causa di malcelata senesità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 maggio 2020 18:43
Consorzio Agrario di Siena, quale futuro?

“Come è già successo in un passato recente, Siena potrebbe trovarsi a dover fare i conti con la perdita di un pezzo di storia importante del territorio: dopo la Banca Monte dei Paschi, il Consorzio Agrario. Con tutte le ricadute economiche ed occupazionali conseguenti. Per un senso di fraintesa senesità si rischia di lasciare deperire una delle realtà economiche più belle delterritorio”.

Così Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana e delegato confederale di Coldiretti Siena, è intervenuto questa mattina insieme al presidente di Coldiretti Arezzo, Lidia Castellucci e al consigliere di amministrazione del consorzio, Leonardo Belperio.

“Il Consorzio Agrario è un asset strategico per la provincia di Siena: si tratta di un’azienda storica, esiste dal 1901, che svolge un ruolo di supporto economico ed organizzativo fondamentale per l’agricoltura locale che, ricordiamo, è un settore di assoluto valore del nostro territorio. Il Consorzio Agrario occupa direttamente quasi 100 persone oltre all’indotto.

Per continuare a garantire l’attività dell’azienda in favore delle imprese agricole e dei consumatori, Coldiretti ha suggerito di aderire alla Società Consortile Consorzi Agrari S.c.p.a., e con ciò al progetto di riorganizzazione dei consorzi agrari, che avrebbe altresì consentito al Consorzio di intraprendere un percorso di riorganizzazione aziendale in bonis, mettendo a comun denominatore esperienze diverse e molteplici sul territorio nazionale.

Il Consiglio di Amministrazione dello scorso 8 maggio ha fatto una scelta diversa e noi prendiamo atto della contrarietà di CIA e di Confagricoltura basata a nostro avviso su motivazioni politiche e non economiche.

Quanto approvato dall’organo amministrativo nella giornata ieri non ci appare risolutivo della crisi aziendale e non vorremmo che consista invece in un vero e proprio piano di liquidazione dell’Azienda, orientato alla dismissione di asset strategici. Coldiretti nei prossimi mesi vigilerà sull’operato degli organi a tutela delle imprese agricole e dell’economie del territorio.”

In evidenza