Consolato onorario di Israele: convegno in Palazzo Strozzi

Anche la Lega saluta con piacere l'apertura della sede fiorentina e fa i migliori auguri al Console Marco Carrai. Presente il leader del Carroccio Salvini, "un amico di Israele"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2019 19:26
Consolato onorario di Israele: convegno in Palazzo Strozzi

Il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai, nuovo console onorario di Israele in Lombardia, Toscana e Emilia-Romagna, è stato l'artefice del convegno di oggi in Palazzo Strozzi sui rapporti tra Italia e Israele, alla presenza tra gli altri di Fiamma Nirenstein.

Questo convegno ha in sostanza suggellato l'apertura del Consolato che viene salutata con piacere anche dalla Lega: “L’apertura del Consolato d’Israele a Firenze – spiega il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – è un arricchimento importante per la Città. Israele non è soltanto l’ultimo baluardo dell’Occidente in medio oriente, ma il nostro 'migliore e coraggioso alleato'. Credo che dobbiamo intensificare i rapporti di vicinanza e solidarietà con Israele e a tal fine presenterò una risoluzione per far sì che Firenze si faccia promotrice, presso il Governo italiano, del riconoscimento di Gerusalemme come capitale dello Stato d’Israele. È un giorno importante anche per onorare la memoria di Oriana Fallaci che fu fra i primi, a capire l’importanza della difesa senza se e senza ma di Israele. I migliori auguri di buon lavoro al neo Console Marco Carrai”.

Come riportato dall'Agenzia Dire, Carrai, si è soffermato sulla presenza all'inaugurazione del leader della Lega, Matteo Salvini: "Ringrazio particolarmente il senatore Salvini, per me è un onore. Matteo è un amico, ma prima di tutto è un amico di Israele. Siamo onorati che lei sia qui oggi, perché questi momenti devono pacificare, e chi pensa di additare gli avversari non pacifica, quindi la ringrazio veramente della sua presenza". 

La carica di console, aggiunge Carrai che è anche presidente di Toscana Aeroporti e imprenditore nel campo della cybersecurity, "non la considero onorifica, ma qualcosa che mi impegna a far capire sempre più cosa sia Israele e il popolo ebraico: e le due cose coincidono, chi immagina che siano qualcosa di diverso non ha capito niente del popolo ebraico e della storia dell'umanità".

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