Conferenza sulla disabilità: i diritti di 240.000 persone residenti in Toscana

Saccardi: "Con nuova legge passati da assistenza a un progetto di vita complessivo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 2019 23:30
Conferenza sulla disabilità: i diritti di 240.000 persone residenti in Toscana

CAMPI BISENZIO- "In quattro anni siamo passati dal progetto assistenziale per le persone con disabilità a un progetto complessivo di vita, nel quale possono trovare spazio anche i tanti altri ambiti in cui una persona con disabilità può realizzarsi appieno, e quindi anche ambiti come il lavoro, la mobilità, l'istruzione, lo sport. Il progetto di vita ora è in una legge, la 60 del 2017, e stiamo cominciando a declinarlo in tutte le politiche". Così l'assessore regionale alle politiche sociali Stefania Saccardi ha sintetizzato il motivo di fondo della quarta conferenza regionale sui diritti delle persone con disabilità in corso oggi a Spazio Reale (Campi Bisenzio). La conferenza è stata infatti dedicata in gran parte all'inizio del percorso di attuazione della legge 60 su alcuni dei suoi principali terreni: il diritto allo studio, al lavoro, all'accessibilità e la possibilità, per ciascuno di questi ambiti, di prevedere una partecipazione dei diretti interessati alla formazione delle azioni e delle politiche. Su quest'ultimo punto oggi è stata ufficialmente insediato il Forum per la disabilità, anche questo previsto dalla recente normativa.

Al forum hanno aderito un centinaio di associazioni. "Il forum – ha spiegato Stefania Saccardi, che ha presieduto questa prima riunione – sarà un punto di contatto tra le associazioni legate al mondo della disabilità e la Regione: servirà a recepire le istanze che arrivano dai territori, a garantire un confronto continuo per costruire le politiche e infine anche a trasmettere alcune richieste a livello nazionale". Di fatto il nuovo organismo, che presto si doterà di uno strumento esecutivo (la Consulta) renderà stabile il percorso con le associazioni, gli operatori, i cittadini attivato con le conferenza regionale grazie al quale si sono instaurati preziosi terreni di collaborazione.

"In questi anni – ha evidenziato l'assessore - abbiamo sperimentato continuamente il valore del lavorare insieme, basti pensare che per gran parte dei fondi destinati al sociale abbiamo reso obbligatoria la coprogettazione".

L'assessore, incontrando i giornalisti a margine dei lavori, si è poi soffermata su un tema sempre centrale, quando si parla di sociale: quello delle risorse. "Per un settore come questo, che coinvolge una platea di persone larghissima e con bisogni molto importanti, la coperta è sempre troppo corta. Ma noi ci siamo impegnati a allargarla al massimo ricorrendo il più possibile alle risorse regionali in aggiunta a quelle nazionali. Qualche esempio? Abbiamo finanziato con 89 milioni il fondo per la non autosufficienza che a livello nazionale prevede uno stanziamento di 450 milioni.

Per il progetto di "Vita indipendente" in Toscana abbiamo messo a bilancio 9 milioni, quando l'intero intervento per tutto il Paese è di 15 milioni. E ancora abbiamo raddoppiato con fondi regionali il finanziamento per il "Dopo di noi", passando dai 5,5 milioni stanziati dallo Stato a 11 milioni. Infine siamo entrati nella progettualità dei fondi europei, ottenendo di finanziare con 14,5 milioni del Por-Fse l'accompagnamento al lavoro: una misura che ha permesso di ottenere sin qui ben 1.000 inserimenti.

Con questi e tutti gli altri interventi previsti il progetto di vita, di una vita completa, piena, oltreché sulla carta, per le persone con disabilità ha cominciato a concretizzarsi. Continuare questo percorso, disegnato dalla legge 60, sarà l'obiettivo dei prossimi anni".

Favorire l'autonomia, l'accesso ai servizi, l'esercizio del diritto allo studio o al lavoro delle persone con disabilità. Sono questi i grandi obiettivi al centro della conferenza regionale del settore che si è svolta oggi a Spazio Reale (Campi Bisenzio). Organizzata dal Centro regionale per l'accessibilità, la conferenza ha permesso un ampio confronto tra operatori, associazioni, amministratori, cittadini sull'efficacia delle azioni messi in atto dalla Regione per le circa 240.000 persone con disabilità residenti in Toscana.

Questa quarta edizione, in particolare, si è concentrata sulla prima fase di applicazione della legge regionale 60 del 2017, dedicata ai diritti delle persone con disabilità e sul varo del forum della disabilità. Il forum è l'organismo regionale di consultazione e di partecipazione su tutte le tematiche della disabilità. Alla sua seduta istitutiva di oggi hanno partecipato circa 100 associazioni del settore. In parallelo all'avvio del forum si sono sviluppati i lavori, articolati su quattro aree tematiche: lavoro, studio, percorso di vita e accessibilità urbana.

Accompagnamento al lavoro

Sono circa 45.000 le persone con disabilità iscritte al Collocamento mirato in Toscana. Un importante incentivo all'accesso al lavoro è stato dato da una misura del Fondo sociale europeo, asse B – inclusione sociale, su cui ci si è confrontati stamani. La misura ha sin qui consentito, grazie a uno stanziamento di 14,5 milioni di euro, di finanziare ben 31 progetti di sostegno all'inserimento socio-lavorativo grazie ai quali sono avvenuti sin qui circa 1.000 inserimenti.

Studio universitarioSono oltre 14.500 gli studenti con disabilità iscritti alle scuole dell'infanzia primarie e secondarie. Ma il focus di oggi si è invece concentrato sui 1.164 che frequentano istituti universitari. A loro è stato dedicato il rapporto "Unidiversità" realizzato dall'Osservatorio sociale con un percorso di interviste alle università di Firenze, Pisa e Siena e ai centri per l'impiego. Il rapporto ha evidenziato dal punto di vista quantitativo una crescita di iscritti da dieci anni a questa parte, in controtendenza rispetto alle iscrizioni complessive, in netta diminuzione (+1,02 rispetto a -7,60%). Sotto il profilo qualitativo si è evidenziata una complessiva soddisfazione degli studenti verso i servizi di supporto e di relazione loro dedicati e dall'altra la necessità di rafforzare gli strumenti di orientamento e di consentire una maggior connessione tra università e mondo del lavoro attraverso i servizi per l'impiego.

Progetto di vitaUna sessione della conferenza è stata dedicata all'approfondimento del cosiddetto "Progetto di vita", varato dalla legge 60 per garantire alle persone con disabilità di avere certezze sul proprio percorso di vita. "Progetto di vita" nasce come risposta concreta della Regione alle istanze scaturite dalla Conferenza sulla disabilità del 2015 ed è il documento, che, a partire dal profilo della persona, dai suoi bisogni e dalle legittime aspettative, individua il ventaglio di possibilità, servizi, supporti e sostegni, istituzionali e non, che possono permettere alla persona di migliorare la qualità della propria vita, di sviluppare tutte le sue potenzialità, di partecipare alla vita sociale, di avere, se possibile, una vita indipendente e di vivere in condizioni di pari opportunità rispetto agli altri. Questo strumento presuppone un forte coordinamento e una piena integrazione tra tutti i soggetti coinvolti e prevede, per renderlo realizzabile, un "budget di salute" che definisce le risorse economiche, strumentali, professionali e umane, sia pubbliche che private, necessarie per la sua realizzazione.

Accessibilità urbanaUna componente significativa per la qualità di vita della persona con disabilità è quella che si lega ai fattori ambientali, fisici e sociali in cui l'individuo vive. In questa sessione si sono evidenziate le condizioni necessarie per rendere una città il più possibile accessibile ed è stato anche illustrato un progetto concreto: "Prato Autism Friendly". Si tratta di un progetto attraverso il quale una rete di negozi stanno adottando azioni concrete a misura di autismo per promuovere l'inserimento sociale e l'autonomia.

Con una vetrofania color blu sull'ingresso di negozi, bar, musei della città di Prato viene segnalato all'utente che il personale è adeguatamente formato per accogliere chi ha bisogni speciali. Accanto al lavoro in queste sessioni, la giornata della conferenza regionale è servita anche a una riflessione corale a dieci anni esatti (3 marzo 2009) dalla ratifica in Italia della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, documento fondamentale sui diritti delle persone disabili.

Alla conferenza ha partecipato Giampiero Griffo, uno dei protagonisti e degli artefici di quel percorso che portò alla stesura e approvazione della Convenzione. La giornata dedicata alle persone con disabilità è stata arricchita anche da momenti sportivi, a cura del Comitato italiano paralimpico Toscana, e da due spazi dedicati alla Scuola Nazionale Cani Guida della Regione Toscana, e alla stamperia Braille.

Un gioco intuitivo e divertente, inclusivo e socializzante, che fa bene al fisico alla mente: in una parola “Bocce”. Sono state proprio le bocce le protagoniste dello spazio sportivo alla IV° Conferenza Regionale sui Diritti delle Persone con Disabilità, gli Stati Generali convocati annualmente da Regione Toscana per fare il punto sui diritti e sulle politiche per l'autonomia e l'accessibilità delle persone con disabilità, chiusa dalla relazione dell'Assessore Regionale Stefania Saccardi.

Nella pausa tra i tavoli del mattino e l’assemblea plenaria del pomeriggio i partecipanti hanno potuto cimentarsi nelle bocce in uno spazio all’aperto allestito da Federbocce Toscana di concerto con il Comitato Paralimpico Toscana, che ha apprezzato le iniziative promozionali analoghe realizzate in giro per la regione per il Progetto “PortAperta”. A curarlo, coinvolgendo i partecipanti alla Conferenza, sono stati il Consigliere Regionale Simone Mocarelli, la Consigliera Prof.ssa Enza Lombardi, l’Educatore Sportivo Scolastico Claudio Costagli; ad assistere alle dimostrazioni c’era il Presidente di CIP Toscana Massimo Porciani.

A giocare sono state persone con disabilità intellettivo relazionale, persone con disabilità fisica, e, attraverso la boccia paralimpica, anche quelle con disabilità più gravi e conseguenti limitazioni funzionali e di movimento. Federazione Italiana Bocce Toscana ha promosso l'attività paralimpica a tutto tondo sperimentando anche quella dedicata alle persone non vedenti che hanno la possibilità di giocare grazie a qualche accorgimento. Anche nel prestigioso contesto della Conferenza Regionale sui Diritti delle Persone con Disabilità, le bocce hanno dimostrato che si può giocare tutti, tutti assieme.

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