Concordia lascia l'Isola del Giglio - Video

Era il 13 gennaio 2012 quando la nave è naufragata nella notte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 luglio 2014 12:36
Concordia lascia l'Isola del Giglio - Video

  Trentadue i morti sulla nave, a cui si aggiunge il subacqueo spagnolo che ha perso la vita durante le operazioni di rimozione del relitto.VIDEO - La nave lascia l'Isola del Giglio Trenta i cassoni attorno: ha iniziato a ruotare e si è allontanata dalla costa, ed ha preso posizione al centro del convoglio dei quattordici mezzi che l'accompagneranno fino a Genova. 

Un 'galleggiante' di oltre 70 mila tonnellate trainato da due rimorchiatori, un naviglio lungo 290 metri e largo più di 62, cinquanta metri fuori acqua ed altri diciotto sotto, più basso ed affondato di quasi dieci metri rispetto a quando la Concordia navigava ma con il 'naso' fuori dal mare.

Se ne va la Concordia ma non la storia di quel naufragio, l'ambiente marino che dovrà essere ripristinato e per cui si prevedono lavori per altri due anni.   Rimane di quei trentatre morti l'ultimo corpo da cercare, Russel Rebello, il cameriere indiano che si è sacrificato per salvare altri passeggeri. Le ricerche riprenderanno venerdì sul fondale dove era adagiata la nave e poi a Genova, al suo interno.Tanti i gigliesi, si sono radunati sul molo verde per vedere la nave partire. Stamani il convoglio, prima della partenza, è stato benedetto da don Lorenzo, parroco di Giglio Porto.Il distacco è iniziato dopo le dieci, alle undici la partenza vera e propria salutato dalla sirene e le campane del porto. A mezzogiorno raggiunge le sei miglia.

 Ieri si era conclusa la fase di rigalleggiamento, è stata issata la bandiera blu per il "pronti si parte" e stamani alle sei e mezzo sono iniziate le operazioni preliminari all'allontanamento del relitto. Sono stati sganciati i cinque cavi che la tenevano ancorata all'isola. Quindi la nave è stata ruotata di novanta gradi, con la prua verso l'Argentario, e poi di altri novanta verso nord, che è la rotta alla fine scelta. Alle 8.30, con l'arrivo del primo traghetto da Porto Santo Stefano, sono stati interrotti i collegamenti con la terraferma che sono ripresi appena la Concordia si è allontanata dall'isola.

Il relitto marcerà ad un velocità di appena due nodi all'ora. Nella cabina di controllo poggiata sul ponte più alto si alterneranno, su più turni, fino ad una dozzina di tecnici al giorno, che dormiranno su una nave di appoggio. La Concordia, su cui è stata issata stamani a poppa la bandiera italiana, dovrà percorrere circa duecento miglia marine per arrivare al porto di Genova, dove sarà parcheggiata e successivamente smantellata. L'arrivo è previsto per sabato sera a tappe di cinquanta miglia al giorno, come è stato confermato oggi, mentre l'ingresso in porto è atteso per domenica mattina.

 A poppa del convoglio e attorno ai primi ponti è stata calata in acqua una rete che servirà a raccogliere e imbrigliare eventuali oggetti che potessero cadere in mare dal relitto.

"La Regione Toscana – ha sottolineato Maria Sargentini, presidente dell'Osservatorio per la rimozione della Concordia - ha contribuito con un gran lavoro e con un grande impegno e collaborazione alla gestione di un cantiere e un sistema sicuramente complesso". "Sono arrivata sull'isola, quella notte, da capo della Protezione civile regionale – ricorda – e mi permetto di dire che se quella notte non ci fosse stata la popolazione del Giglio, che subito ha soccorso i naufraghi, la Provincia di Grosseto che subito si è allertata e la protezione civile regionale, forse qualcosa poteva andare anche peggio".

 Le parole del Presidente Enrico Rossi nel giorno della partenza: "È stato un incubo con 32 morti innocenti, ma il recupero del relitto è stata una prova straordinaria. Venerdì mattina sarò al Giglio: comincia l’opera di bonifica ambientale e rilancio turistico. Ai tecnici e a tutti i lavoratori, al sub che ha perso la vita durante le operazioni di recupero, va il mio ringraziamento e la mia ammirazione. Ai naviganti auguro mare calmo e vento debole.

Continuerò, insieme al Governo, a lavorare su Piombino per destinare al porto le risorse necessarie per smantellare le navi militari. Venerdì sarò al Giglio per incontrare sindaco e cittadini, e contribuire alla fase del ripristino ambientale e al rilancio turistico dell'isola".Il presidente Marras: "Rimangono ricordi, dolore, emozioni. L'Isola del Giglio non sarà più come prima, noi siamo impegnati a farla diventare più bella di prima. Venerdì mattina sarò al Giglio con il presidente della Regione per programmare le bonifiche ambientali e il rilancio turistico"

“Da oggi al Giglio della Costa Concordia resterà solo il ricordo, un ricordo tragico di un incidente che non doveva avvenire per la perdita di 32 vite umane spezzate e per i danni all'ambiente marino e costiero e all'immagine dell'Isola del Giglio: un ricordo che deve essere cancellato smantellando il cantiere, ripristinando lo stato dei luoghi, garantendo giustizia a tutte le persone lese e procedendo al risarcimento del danno ambientale lo dice il presidente del WWF Italia Donatella Bianchi, che si augura nei 4-5 giorni che serviranno per far arrivare il relitto a Genova sia garantito un dispositivo navale e aereo efficiente di risposta allo spill di sostanze inquinanti (sono 169.000 metri cubi di acque potenzialmente contaminate e 9.000 metri cubi di acque miste ad olio, mentre sono 163 i mc di carburante “confinati” nel motore”) sia durante la traversata di circa 200 miglia marine sia all’interno del Porto di Genova dove si procederà allo stoccaggio, demolizione e riciclaggio di una grande nave da crociera di ben 114 mila tonnellate di stazza lorda.

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