​Concessionarie autostradali, lavoratori in sciopero al Casello Firenze-Scandicci

In Toscana 200 posti di lavoro a rischio per via delle nuove norme nel Codice degli Appalti.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 luglio 2017 14:49
​Concessionarie autostradali, lavoratori in sciopero al Casello Firenze-Scandicci

Oggi i lavoratori delle concessionarie autostradali hanno scioperato (intera giornata) in tutta Italia in difesa del lavoro, con presidi nelle autostrade a Frosinone, Pescara, Tortona (Alessandria) e Firenze-Scandicci dove, nella piazzola di fronte al casello, si è ritrovata stamani in presidio una folta rappresentanza degli operai impegnati a Firenze, Arezzo, Piacenza e Bologna.  Motivo dell’agitazione: il problema creatosi con l’approvazione del nuovo Codice degli Appalti, che limita la possibilità per le concessionarie di eseguire direttamente manutenzioni e progettazione.

Se Istituzioni e Governo non daranno una soluzione al problema, migliaia di posti di lavoro saranno a rischio.“Il testo definitivo - dichiarano Giulia Bartoli, Ottavio De Luca e Ernesto D’Anna, segretari generali regionali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil - è sbagliato e dannoso ed avrà ripercussioni pesantissime sui livelli occupazionali, con ben 3.000 lavoratori a rischio a livello nazionale, di cui 200 nell'area toscana”. “Ci scusiamo per i disagi creati oggi agli utenti - aggiungono -, ma la vertenza dei lavoratori delle concessionarie autostradali è finalizzata non solo alla salvaguardia dell’occupazione ma anche alla qualità del lavoro e delle prestazioni effettuate nella manutenzione delle autostrade, e quindi, a garantire la sicurezza degli automobilisti stessi”.

“Un provvedimento del genere - proseguono - ha come conseguenza la perdita di lavoratori altamente qualificati e la destrutturazione di imprese specializzate”. “Ma c’è di più - concludono -, il rischio è che non siano più garantiti gli standard di sicurezza delle nostre strade ed autostrade, che mai come oggi hanno bisogno di manutenzione”.Per Rsu e sindacati è necessario dare risposte certe e rapide al problema e per questo hanno chiesto al Ministro Calenda di convocare con urgenza un tavolo che affronti la crisi delle aziende controllate dalle concessionarie, imprese che rappresentano, per il settore edile, il principale comparto industriale.

Il tavolo, dopo le pressioni e le mobilitazioni dei territori, è stato convocato per il 14 luglio prossimo, giorno in cui era in programma una nuova iniziativa di mobilitazione che - dopo il via libera all’incontro - è stata sospesa

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